Migranti italiani
Moderatori: Collaboratori, Staff
- Luca.p
- Amministratore
- Messaggi: 8403
- Iscritto il: domenica 13 novembre 2005, 20:14
- Località: Terni
Migranti italiani
L'avete visto il programma di Alberto Angela sugli italiani e "La Merica"?
Che ne pensate?
Luca
Che ne pensate?
Luca
Ho visto la puntata, quando posso seguo sempre le trasmissioni degli Angela, sono sempre molto interessanti e ben spiegate.
Sto diventando un sentimentalone e mi ha commosso vedere i posti dove i nostri antenati sono approdati carichi solo dei loro poveri stracci, la loro valigia di cartone e tanta, tanta speranza.
In qualche modo l'hanno detto ma non rende l'idea effettiva di come sono stati trattati i nostri connazionali quando arrivavano in America, Africani e Italiani sono stati considerati alla pari di animali da lavoro e hanno fatto di tutto per scoraggiarne lo sbarco ed infatti una buona metà se ne ritornò in Italia. Nove milioni di Italiani partirono per le Americhe, quasi un terzo dell'allora Popolo Italiano.
"La Merica" era solo un'idea creatasi dall'effettivo sviluppo capitalistico americano e le navi che arrivavano in Europa, cariche dei loro prodotti, ne consolidarono l'opinione comune ma le lettere che mandavano coloro che lavoravano lì raccontavano tutta un'altra storia.
Ciao
Sto diventando un sentimentalone e mi ha commosso vedere i posti dove i nostri antenati sono approdati carichi solo dei loro poveri stracci, la loro valigia di cartone e tanta, tanta speranza.
In qualche modo l'hanno detto ma non rende l'idea effettiva di come sono stati trattati i nostri connazionali quando arrivavano in America, Africani e Italiani sono stati considerati alla pari di animali da lavoro e hanno fatto di tutto per scoraggiarne lo sbarco ed infatti una buona metà se ne ritornò in Italia. Nove milioni di Italiani partirono per le Americhe, quasi un terzo dell'allora Popolo Italiano.
"La Merica" era solo un'idea creatasi dall'effettivo sviluppo capitalistico americano e le navi che arrivavano in Europa, cariche dei loro prodotti, ne consolidarono l'opinione comune ma le lettere che mandavano coloro che lavoravano lì raccontavano tutta un'altra storia.
Ciao
-
- Livello2
- Messaggi: 423
- Iscritto il: domenica 4 gennaio 2009, 0:28
- Località: Brescia
Io non ho visto il programma, ma ho l'esperienza diretta della vita dei mie parenti emigrati.
Prima di partire avevano venduto la poca terra che possedevano, e poi una volta emigrati hanno trovato lavoro come minatori nelle minierie di carbone della Pennsylvania.
Solo i pronipoti, cioè i miei coetanei, sono riusciti a studiare fino al liceo e qualcuno ad andare anche all'Università.
E' paradossale pensare che nel paese da loro lasciato, nel corso dello stesso periodo, si sviluppa l'estrazione del marmo dalle cave.
Alla fine sono emigrati, ma non credo che sul piatto della bilancia abbiano poi guadagnato una prosperità superiore a quella che avrebbero potuto ottenere qui.
Prima di partire avevano venduto la poca terra che possedevano, e poi una volta emigrati hanno trovato lavoro come minatori nelle minierie di carbone della Pennsylvania.
Solo i pronipoti, cioè i miei coetanei, sono riusciti a studiare fino al liceo e qualcuno ad andare anche all'Università.
E' paradossale pensare che nel paese da loro lasciato, nel corso dello stesso periodo, si sviluppa l'estrazione del marmo dalle cave.
Alla fine sono emigrati, ma non credo che sul piatto della bilancia abbiano poi guadagnato una prosperità superiore a quella che avrebbero potuto ottenere qui.
- Luca.p
- Amministratore
- Messaggi: 8403
- Iscritto il: domenica 13 novembre 2005, 20:14
- Località: Terni
Beh, come sempre, c'è chi si è ritrovato a fare lo "sciuscià" e poco ha migliorato nel corso degli anni e chi, invece, ha "svoltato" (vedi l'esempio di Mario Cuomo).celanzit ha scritto:...Alla fine sono emigrati, ma non credo che sul piatto della bilancia abbiano poi guadagnato una prosperità superiore a quella che avrebbero potuto ottenere qui.
La cosa triste è vedere quanti "sciacalli" giravano intorno a questi poveri analfabeti spaesati (anche letteralmente...), tirati per la "giacchetta" da furbastri e profittatori di ogni tipo, trattati come bestie da lavoro e come tali esaminate all'arrivo ad Ellis Island (se non l'esame della dentatura come ai cavalli, le palpebre rigirate con l'uncino per vedere se avevano il tracoma... quelle si).
Comunque, saltando di palo in frasca, Buona Pasqua a tutti
Luca
-
- Livello1
- Messaggi: 158
- Iscritto il: martedì 22 aprile 2008, 20:39
- Località: Santiago del Cile
- Contatta:
Sempre si parla della "Merica" come si soltanto l'America fosse gli Stati Uniti.
America è anche il Sud America, posto dove sono emigrati milioni d'Italiani, basta nominare l'Argentina, il Brasile...o il Cile, dove sono emigrati i miei antenati.
Per lo meno in questo paese, tranne alcune eccezioni, l'emigrato Italiano ben presto fu ammirato, apprezzato, rispettato e ben voluto. Con molto lavoro e tenacità migliorò la sua qualità di vita ed i figli diventarono professionisti, imprenditori, artisti, ecc, ecc...rendendosi non solo utili, ma indispensabili al progresso economico ed anche culturale e politico del Cile.
Claudio
America è anche il Sud America, posto dove sono emigrati milioni d'Italiani, basta nominare l'Argentina, il Brasile...o il Cile, dove sono emigrati i miei antenati.
Per lo meno in questo paese, tranne alcune eccezioni, l'emigrato Italiano ben presto fu ammirato, apprezzato, rispettato e ben voluto. Con molto lavoro e tenacità migliorò la sua qualità di vita ed i figli diventarono professionisti, imprenditori, artisti, ecc, ecc...rendendosi non solo utili, ma indispensabili al progresso economico ed anche culturale e politico del Cile.
Claudio
-
- Livello2
- Messaggi: 462
- Iscritto il: giovedì 5 febbraio 2009, 4:45
Per esperienza diretta posso dire che quello che dice Clamass è vero.
In Argentina l'arrivo degli emigranti è stato fin dalla metà del '800 un fenomeno incoraggiato sia dal governo che dalla gente acculturata.
Si pensi che nel 1904 oltre la metà della popolazione di Buenos Aires era italiana, è che in tutta l'Argentina agli inizi del '900, gli stranieri superavano abondantemente un terzo della popolazione.
Dalle parole di come disse allora un ministro di cui non ricordo il nome, l'emigrante europeo da sia la possibilità di migliorare la "razza" sia l'opportunità di occupare le terre lontane e disabitate.
Va detto che per migliorare la razza si voleva intendere il voler creare quel concetto di lavoro che ancora non esisteva nel sud America, da poco uscente da secoli di economia stagnante volta alla sola produzione di materie prime.
L'argentina fu per moltissimi un luogo di lavoro stagionale, e anche una nuova patria ricca di cultura, dove potersi inserire con negozi e prestazioni di vario tipo.
Faccio l'esempio del mio bisnonno che da figlio di un nullatenente calabrese si ritrovò a gestire una farmacia.
In Argentina l'arrivo degli emigranti è stato fin dalla metà del '800 un fenomeno incoraggiato sia dal governo che dalla gente acculturata.
Si pensi che nel 1904 oltre la metà della popolazione di Buenos Aires era italiana, è che in tutta l'Argentina agli inizi del '900, gli stranieri superavano abondantemente un terzo della popolazione.
Dalle parole di come disse allora un ministro di cui non ricordo il nome, l'emigrante europeo da sia la possibilità di migliorare la "razza" sia l'opportunità di occupare le terre lontane e disabitate.
Va detto che per migliorare la razza si voleva intendere il voler creare quel concetto di lavoro che ancora non esisteva nel sud America, da poco uscente da secoli di economia stagnante volta alla sola produzione di materie prime.
L'argentina fu per moltissimi un luogo di lavoro stagionale, e anche una nuova patria ricca di cultura, dove potersi inserire con negozi e prestazioni di vario tipo.
Faccio l'esempio del mio bisnonno che da figlio di un nullatenente calabrese si ritrovò a gestire una farmacia.
- bigtortolo
- Staff
- Messaggi: 5625
- Iscritto il: venerdì 14 novembre 2008, 10:42
un altro flusso migratorio, che precede le grandi emigrazioni, fu quello verso il nord Africa francese : negli anni attorno al 1830 l' ambasciatore franc. a Torino interviene presso il governo per scoraggiare le partenze verso le colonie africane.
in arch. com. ho ritrovato 2 circolari ai sindaci nelle quali si esorta ad informare la cittadinanza a rinunciare ai progetti di partenza, in quanto le prospettive di lavoro sono ormai nulle
bigt
in arch. com. ho ritrovato 2 circolari ai sindaci nelle quali si esorta ad informare la cittadinanza a rinunciare ai progetti di partenza, in quanto le prospettive di lavoro sono ormai nulle
bigt
Vittore
-
- Livello1
- Messaggi: 5
- Iscritto il: martedì 5 maggio 2009, 20:54
Non ho visto il programma, meglio cosi, avrei pianto due volte: una per miei avi, altra per me...che ho fatto la strada a ritroso. Dico che sono orgogliosa di loro, del loro lavoro, del loro ingegno, della loro onestà e soprattutto della loro voglia di migliorare e costruire. Faccio le ricerche genealogiche per poter rendere loro un omaggio. Quella poca memoria rimasta dei loro nomi, di come ra costitutita la loro famiglia, dove sono nati (ogni volta che vado al paese natale di uno dei miei bisnonni, quello di quale porto il cognome, imagino lui che guardava per l'ultima volta quelle montagne) e qualsiasi strascio di notizie per me sono preziozi perche appartenevano a dei valori che oggi sono rari e fuori moda. Hanno sofferto tutti i miei 8 bisnonni italiani (1 trentino e 7 veneti), ma hanno vinto la loro bataglia: siamo in tanti a costruire San Paolo e sono sicura che San Paolo non sarebbe la stessa senza di noi. Grazie Nonni!!
-
- Livello1
- Messaggi: 83
- Iscritto il: domenica 15 aprile 2007, 3:14
- Località: San Paolo (Brasile)
Ciao Denise e ben ritrovata!dvitti ha scritto: Dico che sono orgogliosa di loro, del loro lavoro, del loro ingegno, della loro onestà e soprattutto della loro voglia di migliorare e costruire. Faccio le ricerche genealogiche per poter rendere loro un omaggio.... e qualsiasi strascio di notizie per me sono preziozi perche appartenevano a dei valori che oggi sono rari e fuori moda.Grazie Nonni!!
Un cordiale saluto da San Paolo.