Una minacciosa messinscena

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vittoretortolone
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Una minacciosa messinscena

Messaggio da vittoretortolone »

Mi date una mano a completare la trascrizione?
Grazie
Vittore.

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L’ anno di nostro s(igno)r Mille Sei Cento vinti et alli vinti Cinq(ue) di luglio in Vercelli giud(icialmen)te avan(ti) l’ Ill.mo signor Alles(sand)ro arcore Dottor de leggi de s(igno)ri de Altessano podesta di Vercelli et Suo distretto per S. A. Ser(enissi)ma Comparono Antonio della negra et bartolomeo mazola consoli di Albano quali in loco et di d(ett)a co(mun)ita et homini discarico con loro giura(men)to pres(tato) [etc.] Significato che la notte pross(im)a passata alla collonna della toppia nella strada avanti il Sedime dove habita Il S(igno)r Gaudentio avog(ad)ro In albano e statto attaccato un pali in modo d una forcha con una corda con un bollottino ...... come gli e stato letto dal S(igno)r Gaudentio med(em)o per no’ saper loro leggere ne ......... nel qual bolletino il d(ett)o S(igno)r Gaudentio ha detto le consimili parolle che Il S(igno)r Gaudentio avog(a)dro ha fatto il boaro(?) et che hora può fare il boija Il qual bollotino l’ haveva nelle mani il d(ett)o S(igno)r Gaudentio dicendo che esso S(igno)r Gaudentio aveva destacato il d(ett)o boletino ...... legno et e restato apresso d(ett)o S(igno)r Gaudentio et portato ancho a Vercelli et haver visto d(ett)o legno a modo d’ una forcha colli chiamati da d(ett)o S(igno)r Gaudentio chied(en)do test(imonia)li le quali d(ett)o S(igno)r Pod(est)a ha concesso et p(er) le p(rese)nti Concede

L’ anno di nostro s(igno)r mille sei Centovinti et alli vinti nove di luglio In Albano avanti il S(igno)r .... Arcore con assis(tenza) del .... ..... Pistono
Constituito il s(igno)r Gaudentio avog(ad)ro ressi(den)te in Albano teste [etc.]suo giuramento [etc.] In ...... Depone che la matt(in)a del Sabato giorno di San Giacomo hor passato che fu li Vinti cinq(ue) del p(rese)nte ...... nel suo levare ancho alla finestra di sua camera q(u)al porge nella strada publica et da ivi sentì gran mormoram(en)to di persone a q(u)ali domando che cosa fosse essi gli dissero che andasse un pocho a veder che havevano piantato una folcha piantata vicina ad una collonna della toppia essistente avanti la casa di sua hab(itatio)ne et per mira la finestra Sud(ett)a ..... .............. callò abasso nella starda et Ivi trovò una folcha fatta in triangolo et nell’ estessa forma che si sogliono fare a q(u)elli che sono condanati ad esser Impicati con un pezzo di corda di tre lignoli et fatta di stoppa di lino di longhezza di un bon raso attaccato esso pezzo di corda al brazzo mag(io)re di d(ett)a folcha a qual traverso di essa vi era un bolletino scritto con caratheri grossi a modo di scolari che cominciano Imparare a scrivere la qual folcha era di più legata con doi lignoli di canepa di lunghezza di doi rasi alla collonna di d(ett)a toppia q(u)al bollettino con d(ett)a folcha doppo haverla fatta cudire a Barth(olom)eo mazola console et a fran(ces)co mazocho di q(ue)sto loco et a molti altri del loco che erano ancorsi ..... ...... d(ett)a folcha ......... In casa, et appresso di se il bollettino doppo haverlo letto nella strada publica sendo anchora affissa a d(ett)a folcha et ...... che esso Bollettino Incomenciava gaudentio ...... che hai fatto il Sbirro et no’ ti .... di fare il ..... che vol fare il boija, se hai li ..... di fare il boija di ....... et altre parolle le quali che no’ si ponno componere per la loro pronontia q(u)al folcha con co’ d(ett)o bollottino ...... .......... et s’ è veduto essa folcha .... la collonna fatta d’ un pal di salice di gressezza della gamba e longhezza di cinq(ue) piedi e più et il traverso superiore di longhezza d’ un brazzo e mezzo et l’ altra che sostenta esso brazzo di longhezza d’ un raso .... esso doi pezzi anche di bosco di salice, et pezza di corda esser pocho più longa d’ un raso et di tre lignoli fatta co’ stoppa di lino di grossezza di doi dita di traverso et al fondo un groppo Più doi lignoli di canepa grossa di longhezza pocho più d’ un raso et anche s’ è veduto il brazzo superiore che traversa, ancor la pasta Secha, ove fu affisso il bollettino pre(dett)o del che tutto se ne sono concesse test(imonia)li al s(igno)r ...... ...... et s’e seque(strato) d(ett)o bollottino ...... me sec(retaro) sott(oscrit)to ....... d(ett)o Finale(?), et no’ sa .....ha statta fatta ne piantata d(ett)a folcha e bollottino salvo che no’ hano alcuni soi emuli che si ...... poi in altro tempo si et .... meglo sara esped(ient)e di ....... ....... almpl(manen)te et libera(men)te depponne et q(ues)to (è quanto)

E d’ anni trentatre possede il vallore di scuti mille e più et s’ e sottos(crit)to
Io Gaudentio avog(ad)ro

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Messaggio da Luca.p »

Io un'occhiata gliel'ho data... ma non ti posso essere di grande aiuto :?

vittoretortolone
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Messaggio da vittoretortolone »

Grazie Luca.
Non era importante, solo una mia curiosità.
Poi, come al solito, molti vuoti li ho colmati nel prosieguo della causa, con l' esame dei testimoni.

L' insulto scritto nel bollettino non era boaro, ma becco, becco fottuto a detta di un teste.

Ciau

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Messaggio da Luca.p »

vittoretortolone ha scritto:L' insulto scritto nel bollettino non era boaro, ma becco, becco fottuto a detta di un teste
Spero non siano diretti a me... non vorrei che si sia sparsa la voce! :D :D

vittoretortolone
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Messaggio da vittoretortolone »

Tranquillo, qui nel vercellese per ora non se ne parla.

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Messaggio da vittoretortolone »

Ecco il "bolotino" o "pasquino" appeso alla forca, allegato agli atti:

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Gaudeio : o: garo che a fto il bio e non si conto di fare il ...... che vol fare il : boa se lui si crede di fare il boa di bicare in i asi fano il beche : con atro lui con il sevrino neve di lono basato se

i620 li 25 luglio
presentata per il signor signor Avogadro


La seconda parte è un vero rompicapo.

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Messaggio da Luca.p »

Posso provare ad aggiungere la parola mancante... ma non ho proprio idea di cosa intendessero dire con quel bollotino (è già complicato capire gli asiglianesi di oggi... figuriamoci quelli del Seicento! ;)
"di fare il laoro che vol fare...

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Messaggio da vittoretortolone »

Grazie Luca, laoro (lavoro) potrebbe andare.

Il "pasquino " è complicato solo perchè non è asiglianese, ma di un paese distante una 20na di Km.
Dante si ispirò al ns dialetto per la sua Commedia.

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Messaggio da vittoretortolone »

Beh, comunque il pasquino era di difficile interpretazione anche allora, infatti nell' istruttoria un teste dichiara:

...doppo haverlo letto nella strada publica sendo anchora affisso a detta folcha et trovò che esso Bollettino Incomenciava gaudentio ogaro che hai fatto il Sbirro et no’ ti contenti di fare il birro che vol fare il boija, se lui si crede di fare il boija di pechare et altre parolle le quali che no’ si ponno componere per la loro pronontia....

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