Caduti nella RSI (Repubblica Sociale Italiana)
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Caduti nella RSI (Repubblica Sociale Italiana)
Ho trovato questo sito
http://www.controstoria.it/CADUTI/elenco_rsi.htm
Contiene più di 45000 nominativi di caduti durante il servizio per la RSI.
Tiziana
http://www.controstoria.it/CADUTI/elenco_rsi.htm
Contiene più di 45000 nominativi di caduti durante il servizio per la RSI.
Tiziana
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Leggendo il libro di Pansa "Il Revisionista" mi sono ricordata di una cosa.
Una delle ultime volte che sono andata a Salò ho notato la presenza di una targa che indicava la presenza di un'archivio o un centro studi sulla RSI.
Adesso l'ho cercato e questo è quello che ho trovato.
Spero possa essere utile
http://www.centrorsi.it/notizie/
Tiziana
Una delle ultime volte che sono andata a Salò ho notato la presenza di una targa che indicava la presenza di un'archivio o un centro studi sulla RSI.
Adesso l'ho cercato e questo è quello che ho trovato.
Spero possa essere utile
http://www.centrorsi.it/notizie/
Tiziana
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Re: Caduti nella RSI (Repubblica Sociale Italiana)
Grazie.. e' veramente molto interessante!celanzit ha scritto:Ho trovato questo sito
http://www.controstoria.it/CADUTI/elenco_rsi.htm
Contiene più di 45000 nominativi di caduti durante il servizio per la RSI.
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B.
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Mentre cercavo nomi in giro per un amico americano sono capitata su questo elenco, può darsi che possa interessare a qualcuno.
http://www.laltraverita.it/elenco_caduti_e_dispersi.htm
E' un elenco di caduti aggiornato ad Agosto 2009.
Ada
http://www.laltraverita.it/elenco_caduti_e_dispersi.htm
E' un elenco di caduti aggiornato ad Agosto 2009.
Ada
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La cosa triste e' che dopo oltre 60 ani dividiamo ancora i morti per fazioni.
Un morto dovrebbe essere una persona a cui portare rispetto onorandone la memoria...e basta.
In questo modo invece rendiamo inutile la loro morte.
Jack
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In questo modo invece rendiamo inutile la loro morte.
Jack
La vita va vissuta in avanti, ma capita all'indietro.
Vuoti del nostro passato siamo persi. (F.B.)
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Sono pienamente daccordo con te, Jack. Per questo cerco di sentire sempre le due campane. Trovo che Pansa fornisca molti spunti di riflessione e inoltra cita moltissime fonti e questo aiuta chi volesse approfondire l'argomento.
Ho sempre avuto una passione per la storia ed in particolare per il fenomeno delle dittature (destra o sinistra per me non fanno differenza), ho letto il libro nero del comunismo ma anche moltissimi testi sul nazismo e il fascismo.
La banalità del male non ha fede politica, razza, sesso e nella storia non si può tirare una riga: i buoni di qui e i cattivi di là.
Se la guardiamo dal punto di vista dei russi, gli alpini dell'ARMIR hanno avuto solo quello che meritavano, ma noi come italiani ne onoriamo il disperato sacrificio.
Nella mia famiglia c'era un ragazzo che stava studiando alla scuola per geometri, quando l'8 settembre arrivò.
Con alcuni compagni di classe si arruolò volontario perchè non accettava il "tradimento" di Badoglio e credeva che fosse giusto continuare a difendere la propria patria da un'invasione.
Fu paracadutato oltre le linee nemiche e di lui non si seppe più niente.
Subito dopo il 25 aprile due zii paterni partirono per cercarne le tracce, o almeno una tomba su cui piangere, ma dovettero tornare dal fratello più vecchio a mani vuote. Con un unica informazione: la notte che fu paracadutato gli americani spararono sui paracadutisti uccidendoli quasi tutti; non ebbero mai il coraggio di dirglielo.
Io lo so perchè la cugina, che ora ha 95 anni l'ha saputo da suo padre (uno dei due zii) poco prima che lui morisse.
Questo ragazzo merita di più, che essere semplicemente tacciato di essere un fascista. Aveva un ideale, e per questo è morto. Se avere un ideale è un peccato così grande allora forse non dovremmo lamentarci di vivere in un mondo dove gli ideali, e il rispetto per la parola data non esistono più.
Scusate la filippica, probabilmente fuori O.T. però è un'argomento che mi sta parecchio a cuore.
Tiziana
Ho sempre avuto una passione per la storia ed in particolare per il fenomeno delle dittature (destra o sinistra per me non fanno differenza), ho letto il libro nero del comunismo ma anche moltissimi testi sul nazismo e il fascismo.
La banalità del male non ha fede politica, razza, sesso e nella storia non si può tirare una riga: i buoni di qui e i cattivi di là.
Se la guardiamo dal punto di vista dei russi, gli alpini dell'ARMIR hanno avuto solo quello che meritavano, ma noi come italiani ne onoriamo il disperato sacrificio.
Nella mia famiglia c'era un ragazzo che stava studiando alla scuola per geometri, quando l'8 settembre arrivò.
Con alcuni compagni di classe si arruolò volontario perchè non accettava il "tradimento" di Badoglio e credeva che fosse giusto continuare a difendere la propria patria da un'invasione.
Fu paracadutato oltre le linee nemiche e di lui non si seppe più niente.
Subito dopo il 25 aprile due zii paterni partirono per cercarne le tracce, o almeno una tomba su cui piangere, ma dovettero tornare dal fratello più vecchio a mani vuote. Con un unica informazione: la notte che fu paracadutato gli americani spararono sui paracadutisti uccidendoli quasi tutti; non ebbero mai il coraggio di dirglielo.
Io lo so perchè la cugina, che ora ha 95 anni l'ha saputo da suo padre (uno dei due zii) poco prima che lui morisse.
Questo ragazzo merita di più, che essere semplicemente tacciato di essere un fascista. Aveva un ideale, e per questo è morto. Se avere un ideale è un peccato così grande allora forse non dovremmo lamentarci di vivere in un mondo dove gli ideali, e il rispetto per la parola data non esistono più.
Scusate la filippica, probabilmente fuori O.T. però è un'argomento che mi sta parecchio a cuore.
Tiziana
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Condivido.. eppoi non siamo mica di quell'epoca lì..
Cosa ne sappiamo veramente ?
La storia contemporanea, come quella moderna si studia talmente poco e male.. 'belandi', mi scappa una parolaccia !
L'importante è non perdere la memoria, in ogni caso. Poi ognuno ovviamente è libero di credere in ciò che vuole..
B.
Cosa ne sappiamo veramente ?
La storia contemporanea, come quella moderna si studia talmente poco e male.. 'belandi', mi scappa una parolaccia !
L'importante è non perdere la memoria, in ogni caso. Poi ognuno ovviamente è libero di credere in ciò che vuole..
B.
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condivido con BarbaraR, che l'importante sia non perdere la memoria, il suddividere i caduti della seconda guerra per criteri non mi pare affatto una mancanza di rispetto verso le loro famiglie, l'importante e non ignorare una delle fazioni.
Da come la vedo io, la maggior parte dei morti militari erano giovani o giovanissimi in prima linea con famiglie che si lasciavano dietro per andare a servire "la patria".
Spesso non erano neanche loro a decidere con chi schierarsi.
che riposino in pace.
Da come la vedo io, la maggior parte dei morti militari erano giovani o giovanissimi in prima linea con famiglie che si lasciavano dietro per andare a servire "la patria".
Spesso non erano neanche loro a decidere con chi schierarsi.
che riposino in pace.
"C'é una storia nella vita
di tutti gli uomini."
William Shakespeare
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