Dubbi atto di morte 1760

Hai fotografato un documento in latino ma non riesci ad interpretarlo o tradurlo? Posta qui l’immagine e ti aiuteremo.


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lorenzocarpi
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Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da lorenzocarpi »

Buongiorno a tutti,
Avrei bisogno dell'aiuto di qualcuno per poter decifrare nella sua interezza questo atto di morte, siamo a Genova e risale al 1760.
https://i.postimg.cc/Bb0gwbTL/IMG-0367.jpg
Grazie in anticipo.

cannella55
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da cannella55 »

Leggo:
giorno 3 marzo
Carpi Carlo fu Andrea, di circa 59 anni, munito dei sacramenti della chiesa, è morto.Il suo corpo fu sepolto nella...(medesima, le abbreviazioni vanno cercate) chiesa, unito a 3 presbiteri.
d altri.

Nel latino classico: "associo" vuol dire "congiungere", "riunire", "associare"

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LeVit
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da LeVit »

Credo che il senso sia: ".... con la partecipazione (alla cerimonia funebre) di tre presbiteri".

cannella55
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da cannella55 »

Non avevo capito proprio niente!!
Meno male che avevo anticipato la mia mancanza di esperienza sulle terminologie, se no sai che figuraccia!!
Ora me lo segno e che diamine!
A mia discolpa c'è che il latino classico non prevede una simile accezione del termine e poi sarebbe stato più divertente, sai che compagnia si sarebbero fatti tutti insieme in un sol loculo???

3 presbiteri che accompagnano, sono tanti?
Era una persona importante o che cosa?

Kaharot
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da Kaharot »

Il termine significa accompagnato, è proprio la traduzione letterale: a-compagn-are e a-soci-are.
Tre non sono tanti, ci potevano essere anche 10 e più sacerdoti e interi conventi. Il numero dipendeva da quanto si pagava per la celebrazione. Come ho scritto altre volte all'epoca non esisteva il regime dell'8x1000 né altre forme statali di sostentamento per i sacerdoti, le entrate di una parrocchia erano di diritto solo del parroco, tutti gli altri sacerdoti dovevano arrangiarsi come potevano. Quindi per celebrare una messa, un sacramento o accompagnare un defunto nella processione funebre chiedevano un compenso.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

cannella55
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da cannella55 »

Nelle registrazioni di morte del mio paese non ho mai trovato annotazioni di questo tipo, parlo del Nord, ma non ho idea se fosse perchè il parroco non le scriveva o ci fosse qualche altro motivo.
Ovviamente la mia è solo una frase ironica("tutti in un sol loculo"!), nulla a che vedere con l'atto o con la persona in oggetto, ma solo per evidenziare quanto la mia fantasia avesse preso il sopravvento sulla realtà.
Mi spiego: immaginavo una chiesa minuscola, poco posto per seppellire i defunti e così il parroco, dotato di uno spirito organizzativo non comune, avevo pensato potesse seppellire in un solo posto più persone(con targhetta identificativa!).
Quando si dice "ottimizzare gli spazi"!
Va bene, rientro nei ranghi della "seria" genealogista-appassionata, ma devo confessare che non mi è nemmeno venuto in mente che ci potesse essere tutta una trafila simile, con i presbiteri aggiunti, proprio perchè non lo avevo mai visto evidenziato.
Questa è la dimostrazione che anche dopo tanti anni si impara qualche cosa di nuovo e che nessuno sa tutto di tutto, io meno che mai.
Saluti, spero di avervi strappato almeno una risata...

Kaharot
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da Kaharot »

In realtà non sei molto lontana dalla realtà, anche se non è il caso specifico.
In molte chiese, infatti, esistevano, oltre alle sepolture singole, anche delle fosse comuni, in cui i defunti venivano posti tutti insieme, ma senza targhette identificative.
So di questo perché ho letto di alcuni rinvenimenti "prodigiosi" di corpi intatti, benché fossero nella fossa e in mezzo a tanti altri. Un fatto veramente prodigioso se consideriamo che questi luoghi erano umidi, a volte vere e proprie cisterne d'acqua, e che gli altri corpi comunque facevano il loro naturale corso di putrefazione.
Quindi esistevano queste fosse e non poteva essere altrimenti. Per seppellire generazioni di persone ci sarebbero volute intere città non chiese.
Inoltre dopo un certo periodo di tempo, quando i corpi erano ormai ischeletriti venivano generalmente posti tutti in una fossa comune.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

lorenzocarpi
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da lorenzocarpi »

Vi ringrazio davvero di cuore per la traduzione e per aver insegnato anche a me una cosa che non sapevo! :grazie:

cannella55
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da cannella55 »

Al paese dei miei, i vecchi cimiteri, uno vicino alla chiesa principale e l'altro ad una cappella, sono scomparsi da secoli.
I resti finiti chissà dove....
Nella parrocchia non ci sono lapidi, forse perchè è relativamente recente, solo in una chiesetta vicino al cimitero attuale, che era un jus patronato di una nobile famiglia, c'è una tomba, purtroppo non l'ho mai vista perchè è sempre chiusa ed il parroco ha 94 anni e non va in giro ad aprirla, se non 1 volta all'anno,ma io non ci sono mai in quel periodo.

Fosse comuni antiche sparite anche quelle: mio padre cercò invano un riscontro al fatto che alcuni dei suoi antenati fossero stati "ospitati" sotto alla vecchia pavimentazione.
Fece delle ricerche, ma non trovò alcun resto.

Tante informazioni perdute e tante "vite" dimenticate, che piano piano tento di riportare alla luce, almeno le mie.

Grazie come sempre
Lorena

Kaharot
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da Kaharot »

Purtroppo ciò che tu racconti è accaduto nella maggioranza delle chiese. I restauri e rinnovi del XX secolo, l'incuria e disattenzione per queste cose, e, aggiungerei, anche la mancanza di rispetto per la memoria dei defunti hanno decretato la distruzione di gran parte di queste cose.
Io, ad esempio, conosco approfonditamente la situazione della mia zona e, di tante chiese che ospitavano i defunti nelle loro cripte, attualmente soltanto due hanno ancora qualche defunto al loro interno. Una perché, per mancanza di fondi, la cripta non è mai stata restaurata e le ossa sono ancora lì dentro; l'altra perché, durante un recente restauro, hanno preso le ossa che erano ancora poste in giro per gli ambienti (era un corridoio con varie camere) e le hanno messe in una sepoltura appositamente creata nel centro della cripta.
Per il resto tutte le cripte sono state svuotate, alcune sono diventate teatri parrocchiali, saloni o magazzini, qualcun'altra, restaurata più recentemente, è stata fatta in modo che si possa visitare, ma è comunque vuota.
Un grande danno furono le ripavimentazioni delle chiese, avvenute un po' in tutta Italia nella prima metà del '900. I nuovi pavimenti, generalmente in marmo, andavano a sostituire le vecchie pavimentazioni, che erano quasi sempre in cotto. Ma, nel sostituire la pavimentazione sono state tolte, spesso, anche tutte le lapidi presenti sul pavimento, che indicavano le persone sepolte in quella chiesa e anche i luoghi di sepoltura.
Un bel colpo hanno dato anche i crolli, che non di rado avvenivano, e i danni che i bombardamenti degli alleati hanno provocato a molte chiese italiane. Fra le macerie, all'epoca, non si pensò di salvare il salvabile e gran parte delle cose che apparivano danneggiate furono gettate via o seppellite sotto le chiese.
Volendo trovare un senso biblico a tutto ciò, potremmo dire che è un'attuazione della parola che il Creatore disse ad Adamo: "Polvere tu sei e in polvere tornerai".
Rimangono, per fortuna, a testimonianza della pietà popolare e della tradizione alcune cripte, ormai divenute famose per la loro rarità, come quella dei Cappuccini di Palermo e quella, sempre dei Cappuccini, di Via Veneto a Roma, che vale la pena visitare perché, oltre al dato storico e culturale, sono un potente strumento per meditare sulla morte e sulla vita.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

cannella55
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Re: Dubbi atto di morte 1760

Messaggio da cannella55 »

Un patrimonio disperso in modo poco lungimirante e rispettoso dei morti...
Il paese dei miei è piccolo, non ha subito danni dalle guerre ed è rimasto sostanzialmente lo stesso in quello che potremo definire il centro storico, ma la "cultura" passata era evidentemente universale.
Pensa che mio marito e suo fratello non hanno più trovato le lapidi dei nonni, che ricordo anche io e che sono morti intorno agli anni'50 del 1900.
Probabilmente non trovando i nominativi degli eredi, hanno buttato le ossa nella fossa comune e così non rimane di loro nemmeno il ricordo "visivo".
Non è più possibile recuperarle e farle seppellire in un piccolo loculo, vicino agli altri defunti della famiglia.
Siamo rimasti sgomenti e rattristati per la poca sensibilità dimostrata, ma lo spazio nel cimitero è esiguo e così via tutto, buttato, mah c'è poco altro da commentare

La cripta dei Cappuccini o altre in giro per l'Italia sono terrificanti, a me bambina spaventarono molto,ma la stessa cosa mi suscitarono i tanti sacrari militari, che mio papà volle mostrarci, in una sorta di pellegrinaggio emotivo di tanti anni fa...

Sic transi gloria mundi e a ben vedere non solo la gloria!
Grazie per la chiacchierata sempre piacevole

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