Anno del Signore 1706 giorno 21 novembre indizione XV
Premesse le denunce in due giorni festivi ossia il 12 e 14 del presente mese, e la terza posposta su licenza del reverendissimo Vicario Generale de Sidoti durante le messe solenni in questa Santa Metropolitana Chiesa, e non avendo trovato alcun legittimo impedimento io dottore in Sacra Teologia don Silvestro Dulci, cappellano sacramentale, interrogai Leonardo Giannone della terra di Alessandria (della Rocca) e abitatore di Palermo, celibe, e Filippa d'Amato palermitana nubile, in detta Chiesa interrogai e avuto il loro mutuo consenso per verba de presenti, congiunsi in matrimonio, presenti i testimoni conosciuti chierico Antonino Gallico e Melchiorre di Caro. E dopo, nella messa celebrata secondo il rito di Santa Romana Chiesa li benedisse (popolarmente detto sposare) il Reverendo don Girolamo Caggio, beneficiale di questa Santa Metropolitana Chiesa su licenza del Reverendissimo Magrì cappellano.
GGuido ha scritto: ↑venerdì 30 luglio 2021, 11:12
Ma è normale che non ci siano i nomi dei genitori e l'età degli sposi?
Forse non ci sono altre informazioni perché l'atto si riferisce a un matrimonio avvenuto in una chiesa diversa da quella dove l'ho trovato? (cioè nell'archivio parrocchiale della Cattedrale di Palermo).
L'età degli sposi raramente si trova negli atti di matrimonio ecclesiastici, i genitori di solito ci sono, ma non è detto, dipende da chi redigeva l'atto. Puoi provare a vedere se ci sono i bandi (le denunce), dove dovrebbero essere riportati i nomi dei genitori.
La chiesa dove fu celebrato il matrimonio è la Cattedrale di Palermo.
Stando a quanto riporta il testo, lo sposo dovrebbe essere nato ad Alessandria, e credo si tratti dell'Alessandria siciliana, sia perché ha un cognome siciliano, sia perché in caso contrario avrebbero specificato se era in Italia o in Egitto. La sposa, invece, era palermitana.