Disposizione ministeriale su ricerche genealogiche

Messaggi per cercare o ritrovare Antenati o Parenti non più viventi, magari discendenti del vostro stesso antenato.

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suanj
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Messaggio da suanj »

Concordo Cidue..
Inoltre sono certa che le copie microfilmate e on line hanno le autorizzazioni necessarie...
conoscendo gli americani so che sono molto precisi e osservanti delle proprie come altrui leggi..

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Cidue ha scritto:I registri di S C sono stati microfilmati o presso i Tribunali o negli A di S e non di certo negli uffici comunali !
Le competenze:
negli uffici di S C è dal 2001 il Mininterno;
nei Tribunali quello di Giustizia;
e presso gli A di S quello dei Beni Culturali.
Da sempre tutti gli organi dello Stato devono versare dopo 40 anni i documenti agli A di S competenti. Ribadito ulteriormente dal Codice dei Beni Culturali … D L 22 gennaio 2004 n° 42, articoli 41 e 122 (per la consultabilità).
Se i registri conservati presso i Tribunali non vengono versati agli A di S è perché non dispongono di spazio adeguato oppure i Tribunali applicano la Circolare 16 marzo 2001, n.1827.
Wishyou il parere degli Interni è esclusivamente riferito ai registri conservati negli uffici comunali.
Le copie originali conservate negli archivi o Tribunali non sono sottoposte alle norme di Stato Civile.
Cidue
Concordo in pieno con Cidue e aggiungo che non contrasta con quanto riportato da wishyou, dove, tra l'altro, si dice espressamente che anche per gli atti dello Stato Civile (proprio quelli conservati dai Comuni) sarebbe possibile per il dirigente autorizzarne la consultazione diretta a patto che siano trascorsi 70 anni ;)
wishyou ha scritto:...Appare evidente che il terzo nei confronti di tali atti è titolare di un diritto soggettivo, ma sempre con riferimento al rilascio degli atti e non alla consultazione, che potrà essere eventualmente autorizzata relativamente ai dati che hanno superato detto periodo temporale."

Quindi non credo che non si procederà all'oscuramento di nessun sito (tanto più che essendo i server in altri Stati non sarebbe neanche così facile da fare).

Luca

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Aggiungo di più: ho chiesto alcuni giorni fa una copia integrale di atti anteriori al 1900 al Comune di Todi ed ho scoperto che i registri relativi sono all'Archivio Storico Comunale in libera consultazione a tutti gli studiosi che ne facciano richiesta. :159:
E visto che sono comunque nella custodia e disponibilità del Comune si possono richiedere copie provviste, ad esempio, delle annotazioni necessarie a fini legali.

Luca

suanj
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Messaggio da suanj »

Luca, il Comune di Todi merita una medaglia!!!

:oro:

wishyou
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Messaggio da wishyou »

"Le copie originali conservate negli archivi o Tribunali non sono sottoposte alle norme di Stato Civile."
Mi pare un'estensione molto audace delle norme. I registri sono gli stessi conservati dai Comuni e sempre di Stato Cvile rimangono.
A differenza delle Liste di Leva, ad esempio, che al compimento del 45esimo anno sono versate in archviio sia dal comune che dal Distretto.

"Aggiungo di più: ho chiesto alcuni giorni fa una copia integrale di atti anteriori al 1900 al Comune di Todi ed ho scoperto che i registri relativi sono all'Archivio Storico Comunale in libera consultazione a tutti gli studiosi che ne facciano richiesta."
Questo lo vedo differente: per un Comune (o un Archivio di Stato) e con le dovute autorizzazioni questo, secondo me, è possibile. Potrebbe anche pubblicarli su internet (tipo i registri austriaci di Verona). La differenza fondamentale è che non è un privato e che è l'ente che gestice i registri (e titolare dei diritti...).

"Inoltre sono certa che le copie microfilmate e on line hanno le autorizzazioni necessarie...
conoscendo gli americani so che sono molto precisi e osservanti delle proprie come altrui leggi.."
Che però quando c'è business passano sopra ogni cosa. Come minimo ci sarebbe da discutere sulla titolarità dei diritti di vendita. E sono certo che gli archivi di stato che hanno autorizzato le copie non sanno neanche che i dati sono in vendita....

Ripeto: la Cei se n'è accorta e sta muovendosi per "risolvere" la cosa.

Preciso: sto facendo l'avvocato del diavolo, ma non è detto che sia d'accordo con queste norme. Semplicemnte sto tentando di spiegare che, qualche volta, i paletti messi da qualche ente non sono la volontà di rompere le scatole ma l'applicazione di leggi. Magari qualche volta li si può "aiutare" a interpretare meglio le leggi, ma per fare questo le leggi bisogna conoscerle.

A mio parere l'ideale sarebbe che ogni comune avesse, nel proprio sito, una sezione dedicata agli digitalizzati visibili al pubblico (come ad esempio i registri di Stato Civile con più di 70 o 100 anni, giusto per garantire i viventi), come purtroppo non è. E pensare che la spesa pro comune noon sarebbe improponibile....

suanj
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Messaggio da suanj »

Della Cei sappiamo, abbiamo seguito la vicenda, ma per quelli che ci sono, ormai ci sono e buon per i genealogisti, no?
Cmq ribadisco che sono felice che siano on line, penso che siano patrimonio della collettività e non debbano essere una prerogativa di "chi si sta muovendo"... loro si che si fanno pagare con la scusa della "donazione";
preciso che le copie NON sono in vendita, ma si paga solo il prezzo della fotocopia ( dai mormoni) su Ancestry non si paga niente... a parte l'abbonamento ma se pensiamo all'immenso database in fondo è una sciocchezza l'abbonamento... se pensiamo che ci sono anche i dati relativi ai campi di concentramento della seconda guerra mondiale, ci si può rendere conto che è una ricchezza per l'intera umanità. Se la cultura è conoscenza, si può ben dire che in fondo sia i Mormoni che ancestry sono operatori culturali a pieno titolo; tornare al medioevo come ventila qualcuno che predica bene e razzola male, mi sembra anacronistico e fuorviato; il processo in atto è inarrestabile e grazie a internet soprattutto..
Inoltre tantissimi comuni mettono già a disposizione tantissimi dati; nelle mie "incursioni internettiane" ne ho scovati tanti che ho collezionato e messo a disposizione di tutti su una webpage http://matera.site.voila.fr/Malerba/Cog ... i_1800.htm
le caselle in giallo sono di atti dello stato civile...
questo è il progresso!
e si ha voglia a ventilare che " si stanno muovendo" .. e si muovessero pure... il moto fa bene...
dovrebbero essere più coerenti, e dare di più invece, perchè " c'è più gioia nel donare che nel ricevere"... ma pare che per loro non valga....

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

wishyou ha scritto:"Le copie originali conservate negli archivi o Tribunali non sono sottoposte alle norme di Stato Civile."
Mi pare un'estensione molto audace delle norme. I registri sono gli stessi conservati dai Comuni e sempre di Stato Civile rimangono...
Sono gli stessi, è vero, ma (passati i 70 o i 100 anni) svolgono una funzione differente e l'esigenza di tutela assoluta dei registri di S. C. anche come fonte di certificazione "contra omnes" nel caso delle copie versate agli Archivi di Stato, secondo me, non c'è più e in essi prevale quella di "documento storico".
wishyou ha scritto:Ripeto: la Cei se n'è accorta e sta muovendosi per "risolvere" la cosa...
Scusa la mia ignoranza: cos'è la Cei (immagino non la Conferenza Episcopale Italiana e neanche quel "Comitato Elettronico Italiano" che mi viene fuori con google)?
wishyou ha scritto:...Preciso: sto facendo l'avvocato del diavolo, ma non è detto che sia d'accordo con queste norme...
Questo lo immaginavo.
wishyou ha scritto:...A mio parere l'ideale sarebbe che ogni comune avesse, nel proprio sito, una sezione dedicata agli digitalizzati visibili al pubblico (come ad esempio i registri di Stato Civile con più di 70 o 100 anni, giusto per garantire i viventi), come purtroppo non è. E pensare che la spesa pro comune noon sarebbe improponibile....
Magari!!!!

Luca

wishyou
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Messaggio da wishyou »

La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) norma, tra le altre cose, le tenute degli archivi diocesani (e, di conseguenza, anche parrocchiali). Impartisce le normative ai Vescovi che, di conseguenza, le devono far applicare ai singoli parroci.

Suanj, anche il piccolo abbonamento è un guadagno. La Cei vuole semplicemnte che siano gratuite e messe sotto il proprio controllo, in quanto legittimi proprietari, lo Stato Italiano, invece, dovrebbe farlo istituzionalmente. Posso immaginare che, come tutti, tu sia ben contenta di avere questa banca dati a disposizione, ma, con i dovuti bilanciamenti, tantissimi sono contenti di trovare i dvd taroccati sulle bancarelle a 2 euro o i film con il peer-to-peer gratis (calma ragazzi, esempio abbastanza estensivo, lo so).

"Inoltre tantissimi comuni mettono già a disposizione tantissimi dati;"
Ma sono ben distanti da quello che dovrebbe essere. Poi, ti assicuro che ogni singolo, prima di fare una cosa del genere, ha ottenuto le autorizzazioni ministeriali (c'è una procedura apposta).

Per quanto riguarda il considerare i registri di Stato Civile versati nell'AS "documenti storici", oltre al fatto che, secondo me, c'è un vizio iniziale, cioè il versamento di tali registri all'AS, vorrei sentire un parere del ministero sulla cosa.

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Messaggio da suanj »

wishyou ma che discorsi sono.. un abbonamento è un guadagno....
semmai un introito a copertura delle spese, tasse e prestazione: offrono un servizio..

per me irrinunciabile.... poi, tra parentesi gli atti dello stato civile italiano relativo a qualche comune, che sono presenti su ancestry..
beh e che c'entra la CEI???

sono atti dello stato civile, mica atti di battesimo o di matrimonio religioso...
per me il discorso si chiude qui..

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Messaggio da Luca.p »

wishyou ha scritto:La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) norma, tra le altre cose, le tenute degli archivi diocesani (e, di conseguenza, anche parrocchiali). Impartisce le normative ai Vescovi che, di conseguenza, le devono far applicare ai singoli parroci.
Scusa, stavamo parlando di archivi comunali per cui pensavo che fosse un'altra cosa :oops:
Comunque... speriamo bene da questo lato!
wishyou ha scritto:Suanj, anche il piccolo abbonamento è un guadagno...
Va bene, ma dietro c'è un gran lavoro per poterli rendere disponibili!
wishyou ha scritto:Per quanto riguarda il considerare i registri di Stato Civile versati nell'AS "documenti storici", oltre al fatto che, secondo me, c'è un vizio iniziale, cioè il versamento di tali registri all'AS, vorrei sentire un parere del ministero sulla cosa.
Mah, io credo che il parere sarà positivo per noi genealogisti... almeno lo spero ;)

Luca

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Messaggio da Stefania_Fangarezzi »

Wishyou, Suanj, dato che ne sapete qualcosa, mi spiegate, per favore, la storia delle future-presunte normative CEI sulla consutazione degli achivi (a quanto ho capto, dovrebbero esserci novità in questo senso).Non ne so nulla, e io sono sempre l'ultima a sapere queste cose ...
Grazie, ciao
Stef

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Stefania_Fangarezzi ha scritto:...io sono sempre l'ultima a sapere queste cose ...
Un po' come i mariti: sono sempre gli ultimi... a saperlo 8)

L.

suanj
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Messaggio da suanj »

Stef: non ti preoccupare... presso gli archivi di Stato potrai sempre fare le ricerche; presso gli archivi parrocchiali.... è tutto come prima ........ ossia problematico, anzi problematicissimo... quindi è tutto come prima... ci siamo barcamenati fino ad ora e continueremo a farlo... non ti preoccupare....

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Stefania_Fangarezzi
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Messaggio da Stefania_Fangarezzi »

'Vedrò di non preoccuparmi, ma dato che sono un'apprensiva, la vedo dura...è vero che negli archivi di Stato non ci sono - almeno fino ad ora - grossi problemi, ma è anche vero che senza il "passo intermedio" delle fonti ecclesiastiche il lavoro diventa molto più "approssimativo.
Grazie :-)
Stef

suanj
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Messaggio da suanj »

eh... va beh.... ci adatteremo!

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