Campum cum vitibus et arboribus ext[imatum]
cum domo murata solariata et
cop[er]ta tegulis et cum porticis a parte
meridiei cum solario et solito? a parte
orientis cum furno puteo et harca? extimata
L. 10 S. 18 ab or[iente] choheret? terrae altaris?
Sanctae M[ari]ae Maddalenae de monte Carmelo
p[er]t. (pertiche?) 48 ab occ[idente] ... ... per ...
p[er]t. 42 ... dicto ... p[er]t. 43 1/2
a sept[entrione] strata p[er]t. 41 in totum C. 4 q. / p[er]t. ...
Riesco a capire che si parla di un campo con viti e alberi e di una casa murata, coperta con tegole e dotata di solaio, di una fornace, di un pozzo e di un' "arca" (che non saprei dire cosa sia nello specifico). Si dicono poi i confini: a oriente le terre dell'altare (?) di S. Maria Maddalena del monte Carmelo, a settentrione la strada e a occidente e meridione due confini che non capisco.
Alessio 1999 < Marco 1968 < Amelio 1924 < Umberto 1895 < Giuseppe 1863 < Serafino 1823 < Tommaso 1790 < Pietro 1765 < Bartolomeo 1725 < Domenico 1693 < Bartolomeo 1660 ca. < Domenico 1630 ca. < Giovanni 1600 ca.
Con dei portici volti a mezzogiorno.
Hara è la porcilaia, ma qui è scritto in modo diverso secondo Alesarge
co-hareo significa "confinante", attaccato
Non ho guardato il testo, i miei occhi non mi permettono un simile sforzo.