censimento 1900-1910 New York

Se desiderate ritrovare antenati o parenti emigrati all'estero nei secoli scorsi, postate qui i vostri appelli.

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Raffaele
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Messaggio da Raffaele »

Ciao Laura ,

Anche se non hai ancora una risposta dell'Archivio di Stato di Salerno , mi chiedo una cosa : quando una persona è naturalizzata (americano) prima dell'età di 20 anni , credi che possa essere comunque iscritto sulla lista di leva ???

Raffaele
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Messaggio da Raffaele »

Per Piero .


Non ho ricevuto l'indirizzo email che dicevi via mp ! ma sono riuscito a prendere contatto con la nipote di Raffaele e come lo pensavo non ha un'informazione precisa (per Vincenzo).

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pink67
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Messaggio da pink67 »

Raffaele ha scritto:Ciao Laura ,

Anche se non hai ancora una risposta dell'Archivio di Stato di Salerno , mi chiedo una cosa : quando una persona è naturalizzata (americano) prima dell'età di 20 anni , credi che possa essere comunque iscritto sulla lista di leva ???
Raffaele, ti chiedo scusa per il silenzio ma da venerdì sono senza collegamento ad internet (e la cosa grave è che nemmeno il tecnico sa cosa stia accadendo, va a singhiozzo)
Rispondo alla tua domanda dicendoti che NO, il nome di Vincenzo non dovrebbe comparire sulla lista di leva perchè, come ho imparato qui sul forum, le liste venivano compilate dai sindaci sulla base dei ragazzi che raggiungevano la maggiore età... però in tanti casi accadeva che la famiglia non comunicava l'emigrazione ed allora il ragazzo veniva comunque convocato e poi ritenuto renitente... Era un tentativo, dal momento che non ottieni risposta dal comune di Angri....
Non ho avuto nessuna mail dall'archivio di Stato di Salerno.
Conservano anche gli atti di Stato civile dei comuni della Provincia ma arrivano fino al 1866 mi pare...
A questo punto ti resta soltanto che scrivere alla parrocchia e chiedere se per caso ti rintracciano il battesimo...

Laura :?

Raffaele
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Messaggio da Raffaele »

Ok.
Grazie.


Ciao

atyclb
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Messaggio da atyclb »

Ciao Raffaele ,
scusami per il ritardo.
In ogni caso ti mando il suo indirizzo email
Piero

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Messaggio da Raffaele »

Ciao Piero ,


Ok per l'indirizzo email che dici (l'atro lasciato da Deirdre su video di Yahoo “… comcast.net..." non era valido) ma non è importante , perché come lo avevo indicato , questa persona non ha un'informazione che nessuno non conosce!
Ecco una della sua risposta , in italiano :

"...Mi dispiace non posso aiutarti..."


Anche , questa persona non conosce la famiglia di Vincenzo = Richard James HART (pronipote / nipote ) !? ???

Raffaele
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Messaggio da Raffaele »

Ciao Laura ,


Si può forse trovare su ancestry la data ed il luogo di nascita con registration card 1917-1918 (Vincenzo CAPONE aveva cambiato di nome ma dopo la prima guerra mondiale).
So che aveva viaggiato il Midwest all'età di 16 anni prima di andare nel Nebraska il 1919 , ma non so la residenza ufficiale nel 1917.


http://www.trutv.com/library/crime/gang ... rt_10.html

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Messaggio da pink67 »

Raffaele, ho cercato di trovare la Draft Card per la Prima guerra per giorni.... Non si trova.... forse si sarà registrato con nun altro nome visto che voleva negare la sua origine italiana..

Laura

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Messaggio da Raffaele »

Grazie Laura.

Ma Vincenzo aveva cambiato il suo nome a causa del suo fratello Al Capone e non a causa delle sue origini.

Anche la nipote di Raffaele aveva cambiato di nome e adesso per guadagnare denaro si chiama nuovamente Capone.

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pink67
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Messaggio da pink67 »

Ma Vincenzo aveva cambiato il suo nome a causa del suo fratello Al Capone e non a causa delle sue origini.


Io questa cosa non la credo.... Ho letto che anche suo fratello Al quando la stampa gli attribuiva origini italiane rispondeva che no, che lui era nato a Brooklyn...
Considerato che non ho trovato Vincenzo nelle draft registration cards per la Prima guerra (1917/1918 il periodo di listamento) è possibile che avesse già modificato il suo nome e e considerato che nel 1917/1918 Al aveva solo 18/19 anni direi che era un pò presto per Vincenzo decidere di cambiare il cognome per le malefatte del fratello minore.
Quando si sposa nel 1919 si chiama già Richard James Hart, mentre Al si sposa a dicembre del 1918 a New York e si sposta a Chicago (dove farà "carriera") solo nel 1921...
Può anche essere ma la mia opinione (non solo la mia perchè ho letto questa versione anche sul web) è che la prima ragione del cambio di identità fosse per nascondere le sue origini italiane...

Da Wikipedia:
James Capone left home at the age of 16 and moved from Brooklyn to Nebraska, ostensibly to join a circus. He worked to lose his Brooklyn accent and tried to disguise his Italian ancestry as well. He enlisted in the Army in World War I, served in France, and earned a commission as a lieutenant.
Laura

Raffaele
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Messaggio da Raffaele »

Non è perché non hai trovato nulla su ancestry che i documenti militari al nome di Vincenzo CAPONE che non esistono.

Alfonso ha l'età di 18 anni era già conosciuto.

Non occorre credere tutto ciò che si può trovare sul web.


Raffaele

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Messaggio da Raffaele »

Ecco un'informazione contradittoria :


Al Capone's oldest brother, James Vincenzo Capone was a respected lawman, U.S.
marshal and presidential bodyguard. He was so

ashamed

of his brother that he
changed his name to Richard Hart.



http://www.osia.org/documents/IA_Crime_ ... Survey.pdf

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Gianlu
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Messaggio da Gianlu »

pink67 ha scritto:la prima ragione del cambio di identità fosse per nascondere le sue origini italiane...
Per i miei parenti americani è stato proprio così.
Addirittura il figlio (nato in Italia ed emigrato col padre) ha fatto una domanda formale per vedere riconosciuto il cambio del cognome... :(
:roll:
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Messaggio da pink67 »

Raffaele,
io non credo mai ciò che leggo su Internet ad una prima lettura, solitamente cerco di verificare usando piu' siti o altre risorse....
E mi sono fatta la mia personale idea di Vincenzo Capone.

Questa invece è la storia di Vincenzo Capone dal libro che ora cito:

Al Capone, La vita e il mondo del re dei gangster; Autore John Kobler - Prima edizione 1971

io ho l'edizione 2004 degli Oscar Storia Mondadori:

.....tuttavia la verità che scoprirono alcuni agenti del governo, che avevano avuto occasione di indagare sul passato di Hart-Capone, era diversa.
Dopo essere scappato dalla casa paterna di Brooklyn, si era unito ad un circo come manovale e aveva viaggiato per tutti gli Stati Uniti e per l'America Centrale.
Nel 1919 era saltato da un treno merci che passava da Homer e aveva deciso di stabilirsi in quella città. Aveva aperto un negozio di tappezziere-imbianchino ma era troppo inesperto per potere fare affari.
Era diventato amico di un droghiere di nome Winch e di sua figlia Kathleen, alla quale aveva salvato la vita durante un'inondazione. A loro aveva raccontato che veniva dall'Oklahoma [questo dato è confermato dal 1930 census in cui risulta che Vincenzo era nato nato in Oklahoma da padre nato in Oklahoma e da madre nata in Indiana] , che aveva lasciato la casa quando era ancora un adolescente, che aveva lavorato in una squadra di operai per le ferrovie ed era fuggito in Nebraska dopo aver ucciso incidentalmente un uomo durante una zuffa. Durante la Prima Guerra Mondiale, disse, aveva combattuto oltreoceano. Era diventato comandante della Legione americana. Verso la fine del 1919 aveva sposato Kathleen Winch dalla quale aveva avuto quattro figli.
Per due anni Hart era stato sceriffo municipale di Homer, poi, per un anno, sceriffo di Stato.
Nel 1922 era diventato un funzionario speciale del Comitato indiano, e doveva fare indagini sulle vendite di liquore alle Tribu' dei Winnebago e degli Omaha, tra i quali si acquisì una reputazione di brutalità.
Trasferito a Sioux City , nello Iowa, fu arrestato per l'assassinio di un indiano durante una zuffa in un saloon. La vittima, si seppe poi, era un contrabbandiere di alcolici e Hart fu liberato.
I parenti della vittima gli tesero un agguato e fu proprio in questo scontro che perdette un occhio. Trasferito a Coeur D'Alene, nell'Idaho, fu accusato di un secondo delitto, ma mai processato.
Rinominato sceriffo della città di Homer, gli vennero affidate le chiavi di vari magazzini perchè potesse ispezionarli, se necessario, durante il suo giro notturno. Ai proprietari cominciò a mancare ogni genere di merce. Lo stesso suocero dello Sceriffo trovò le sue riserve di cibi in scatola misteriosamente ridotte. Alla fine ad Hart furono tolte le chiavi ed il distintivo di sceriffo.
Come Comandante della Legione Americana, si recava sovente alle riunioni, ma quando i legionari locali finalmente decisero di chiedergli la prova del suo servizio di guerra, egli non fu in grado di fornirne alcuna, e quindi fu espulso. Sfrattato da varie case perchè non pagava l'affitto, la famiglia cominciò a percepire il sussidio per la disoccupazione. Richard Hart risolse di rivelare alla moglie che era il fratello maggiore di Al Capone soltanto dopo il suo ritorno da Miami [egli visse un mese a Miami nel 1940, quando, dopo aver scritto a Ralph Capone della sua brutta situazione economica, Ralph lo fece venire nella sua residenza di campagna a Mercer, nel Winsconsin, dopo questo soggiorno Vincenzo visse un mese a Miami a casa di Al]....

Questo libro è stato pubblicato la prima volta nel 1971 e penso che l'autore per poter scrivere così dettagliatamente della vita di Vincenzo un pò di ricerche le abbia dovure fare....

Laura

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pink67
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Messaggio da pink67 »

Gianlu ha scritto:
pink67 ha scritto:la prima ragione del cambio di identità fosse per nascondere le sue origini italiane...
Per i miei parenti americani è stato proprio così.
Addirittura il figlio (nato in Italia ed emigrato col padre) ha fatto una domanda formale per vedere riconosciuto il cambio del cognome... :(
:roll:
Come hai ragione Gianlu.... Dopo tutti questi anni di ricerche l'avevo capito anche io che essere stranieri immigrati (ma soprattutto italiani) in USA non deve essere stato proprio facile...
Consiglio a chi è interessato a questo argomento la lettura di "L'orda - Quando gli albanesi eravamo noi di Gian Antonio stella" perchè dà l'immagine molto realistica dell'argomento... mi sono commossa leggendolo... ed ho valutato ancora di piu' i 13 anni passati in USA da emigrante di mio nonno, comprendendo il perchè lui non parlasse per niente di quell'esperienza....

Laura

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