L'anomalia ortana
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L'anomalia ortana
Ciao a tutti, l'intento del post è semiserio: vorrei parlarvi di una particolarità che ho riscontrato fin dall'inizio delle mie ricerche, che riguarda Orte (VT), il paese di origine di mio padre.
In un lasso di tempo che varia dal 1860 al 1900 circa, dopo generazioni di Giuseppe, Maria, Giovanni ed in genere nomi classici legati alla tradizione, si assiste ad una vera e propria esplosione di nomi esotici e assurdi quasi come si facesse a gara a chi trovasse quello più originale.
Terminata questa ondata durata mezzo secolo circa, come se nulla fosse, si torna ai nomi della tradizione.
Soltanto nel mio ramo familiare troviamo:
PANFILO
GENUINA
RODOPIANO FRANCESCO AGAMENNONE
FLAUDILA ADELGISA
ORMISDA ERACLIO BONAGIUNTA
CONCHESSA
VOLFANGO IVO CLETO ULTIMO
ARMENIO
ODDA ROMILDA
ADALGISO NEMO OLIVIERO
CASILDO
ALIDA ECLE
SILIANO
EUCHE
LAUDINO
ALSIRDO MARZIALE ILIO
ISOLINA
DELIZIA
ADELFINA
SILIO
INES TAIDE
GIORDANO BRUNO ARVISO
ODDA OLGA GILDA
FRANCO ALPINOLO (mio bisnonno)
DOLCISSIMA
SILVANO ILIO TERZILIO
IMELDA
FORESTO CRISTOFORO COLOMBO
ARTOLFO
TORENIO
ERGELIA (mia bisnonna)
DIOMIRA ADELGISA
ANTINORIA
IGEA FIRMINA EDRIGE
...e attenzione, ho citato solo i più terrificanti potrei raddoppiare la lista con altri nomi lievemente meno assurdi.
Poi, dal 1900 in poi, tutto di botto la moda sparisce, ad eccezione dei 4 fratelli (figli di Igea Firmina Edrige)
EO
EBBE
EDDA
EGGIA
e di un mio prozio, che nel 1921 venne chiamato ERO per errore dell'impiegato dell'anagrafe, che sbagliò a scrivere EROS
Ora, mi chiedo con estrema curiosità cosa portò gli abitanti di questa comunità ad ingaggiare questa specie di contest per il nome più pazzesco del paese; una suggestione è quella per cui, liberati dal giogo dello Stato Pontificio, e slegati dalla tradizione del nome legato alla tradizione cristiana, si siano scatenati a cercare tutto ciò che non figurasse nel calendario
Un'altra è quella per cui ci fosse qualcuno in paese particolarmente fantasioso e con una base di studi che suggerisse questi nomi durante le serate in osteria del resto la quasi totalità dei genitori di queste persone era contadina e firmava gli atti con la croce, quindi rimane difficile pensare se li trovassero da soli sui libri di storia.
Questa particolarità non l'ho riscontrata, neanche vagamente, in altri due paesi abbastanza vicini ad Orte in cui ho svolto ricerche, Fabrica di Roma e Bolsena, dove si continua nel solco della tradizione dei nomi 'cristiani'.
Avete mai trovato qualche situazione simile? Qualche altro comune invaso dalla mania del nome esotico?
In un lasso di tempo che varia dal 1860 al 1900 circa, dopo generazioni di Giuseppe, Maria, Giovanni ed in genere nomi classici legati alla tradizione, si assiste ad una vera e propria esplosione di nomi esotici e assurdi quasi come si facesse a gara a chi trovasse quello più originale.
Terminata questa ondata durata mezzo secolo circa, come se nulla fosse, si torna ai nomi della tradizione.
Soltanto nel mio ramo familiare troviamo:
PANFILO
GENUINA
RODOPIANO FRANCESCO AGAMENNONE
FLAUDILA ADELGISA
ORMISDA ERACLIO BONAGIUNTA
CONCHESSA
VOLFANGO IVO CLETO ULTIMO
ARMENIO
ODDA ROMILDA
ADALGISO NEMO OLIVIERO
CASILDO
ALIDA ECLE
SILIANO
EUCHE
LAUDINO
ALSIRDO MARZIALE ILIO
ISOLINA
DELIZIA
ADELFINA
SILIO
INES TAIDE
GIORDANO BRUNO ARVISO
ODDA OLGA GILDA
FRANCO ALPINOLO (mio bisnonno)
DOLCISSIMA
SILVANO ILIO TERZILIO
IMELDA
FORESTO CRISTOFORO COLOMBO
ARTOLFO
TORENIO
ERGELIA (mia bisnonna)
DIOMIRA ADELGISA
ANTINORIA
IGEA FIRMINA EDRIGE
...e attenzione, ho citato solo i più terrificanti potrei raddoppiare la lista con altri nomi lievemente meno assurdi.
Poi, dal 1900 in poi, tutto di botto la moda sparisce, ad eccezione dei 4 fratelli (figli di Igea Firmina Edrige)
EO
EBBE
EDDA
EGGIA
e di un mio prozio, che nel 1921 venne chiamato ERO per errore dell'impiegato dell'anagrafe, che sbagliò a scrivere EROS
Ora, mi chiedo con estrema curiosità cosa portò gli abitanti di questa comunità ad ingaggiare questa specie di contest per il nome più pazzesco del paese; una suggestione è quella per cui, liberati dal giogo dello Stato Pontificio, e slegati dalla tradizione del nome legato alla tradizione cristiana, si siano scatenati a cercare tutto ciò che non figurasse nel calendario
Un'altra è quella per cui ci fosse qualcuno in paese particolarmente fantasioso e con una base di studi che suggerisse questi nomi durante le serate in osteria del resto la quasi totalità dei genitori di queste persone era contadina e firmava gli atti con la croce, quindi rimane difficile pensare se li trovassero da soli sui libri di storia.
Questa particolarità non l'ho riscontrata, neanche vagamente, in altri due paesi abbastanza vicini ad Orte in cui ho svolto ricerche, Fabrica di Roma e Bolsena, dove si continua nel solco della tradizione dei nomi 'cristiani'.
Avete mai trovato qualche situazione simile? Qualche altro comune invaso dalla mania del nome esotico?
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Re: L'anomalia ortana
Ricordano un po' i nomi che si trovano in Emila Romagna e Toscana. Magari c'è stato un movimento migratorio interno. Comunque il ragionamento che fai sul rifiuto dei nomi collegati ai santi è plausibile ed è un fenomeno presente anche nella mia famiglia
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Re: L'anomalia ortana
La buttiamo sul ridere perchè trovare la vera causa di una simile esplosione di nomi inventati non è certo facile.
Un contadino, che conosce Giordano Bruno? La vedo dura, passi per Cristoforo Colombo, più nazional popolare, ma l'eretico, boh, però potrebbe avvalorare la tesi della follia collettiva sopraggiunta dopo la liberazione dai nomi di Santi e Martiri cristiani.
Alcuni hanno richiesto uno sforzo di fantasia notevole, non sembrano neanche storpiature di altri "normali".
Vogliamo parlare poi di Marziale Ilio?
Potrebbero essersi "appoggiati" a qualche persona acculturata oppure aver usato nomi dialettali modificati, non necessariamente usati per le persone, ma non conosco la "lingua" di Orte e la mia supposizione resta tale.
E' vero che nella zona della Romagna si usano nomi "strani", ma conoscendo un pò la zona,il più delle volte fanno riferimento a luoghi, Santi o personaggi famosi, anche locali,ma Conchessa, ragazzi, supera ogni immaginazione.
Nella mia famiglia nulla di simile, banalissimi nomi della tradizione, i Santi c'erano,ma non credo fosse una priorità dei miei ottemperare a qualche regola cristiana, scritta o orale. Era una famiglia molto libera, nel pensiero e nelle azioni!!
Mi è venuto in mente, che i tuoi volessero distinguersi, contadini, ma riconoscibili da tutti per la varietà usata all'anagrafe: un modo per emergere. Resta il fatto della difficoltà di "pescare" nomi così variegati e difficili anche da pronunciare, poi magari in casa venivano chiamati Maria e Giovanni!!
Un contadino, che conosce Giordano Bruno? La vedo dura, passi per Cristoforo Colombo, più nazional popolare, ma l'eretico, boh, però potrebbe avvalorare la tesi della follia collettiva sopraggiunta dopo la liberazione dai nomi di Santi e Martiri cristiani.
Alcuni hanno richiesto uno sforzo di fantasia notevole, non sembrano neanche storpiature di altri "normali".
Vogliamo parlare poi di Marziale Ilio?
Potrebbero essersi "appoggiati" a qualche persona acculturata oppure aver usato nomi dialettali modificati, non necessariamente usati per le persone, ma non conosco la "lingua" di Orte e la mia supposizione resta tale.
E' vero che nella zona della Romagna si usano nomi "strani", ma conoscendo un pò la zona,il più delle volte fanno riferimento a luoghi, Santi o personaggi famosi, anche locali,ma Conchessa, ragazzi, supera ogni immaginazione.
Nella mia famiglia nulla di simile, banalissimi nomi della tradizione, i Santi c'erano,ma non credo fosse una priorità dei miei ottemperare a qualche regola cristiana, scritta o orale. Era una famiglia molto libera, nel pensiero e nelle azioni!!
Mi è venuto in mente, che i tuoi volessero distinguersi, contadini, ma riconoscibili da tutti per la varietà usata all'anagrafe: un modo per emergere. Resta il fatto della difficoltà di "pescare" nomi così variegati e difficili anche da pronunciare, poi magari in casa venivano chiamati Maria e Giovanni!!
- uba
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Re: L'anomalia ortana
Tra i nomi strani toglierei Panfilo un nome abbastanza usato in Abruzzo soprattutto Sulmona dove c'è la cattedrale di S.Panfilo
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Re: L'anomalia ortana
Non conosco la storia di Orte, ma molti nomi "esotici" entrarono nel repertorio onomastico grazie alle opere teatrali, non è che in quell'epoca fu inaugurato un teatro a Orte?
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
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Re: L'anomalia ortana
Grazie per le vostre risposte.
A voler approfondire un attimo l'origine di questi nomi, vediamo che Rodopiano era un diacono lapidato ad Afrodisiade nel IV secolo; di Flaudila nessuna traccia apparente. Ormisda è effettivamente un santo ed il nome deriva dal persiano Hormoz, mentre Conchessa era la madre di San Patrizio; Armenio è probabilmente una storpiatura di Arminio, quello della battaglia di Teutoburgo.
Odda e Romilda sono nomi germanici di importazione longobarda (ed arrivati ad Orte chissà come), Ecle è storpiatura di Egle, una delle tre grazie di origine greca.
Forebears mi segnala un Casildo in Italia (che vorrei andare ad abbracciare), fortunatamente per loro nessun Alsirdo o Euche.
Alpinolo è il diminutivo di Alpa, contrazione di Albano (sì vabbè, ma dove l'ha sentito sto nome il mio trisavolo? )
Insomma in mezzo c'è un po' di tutto, e questo mi fa pensare che, al di là delle motivazioni che li spingevano, dovessero aver accesso ad un database di ricerca veramente notevole; cosa credo sorprendente dati luogo e contesto.
@Kaharot: che io sappia, un teatro ad Orte non c'è neanche oggi e pensandoci, avrebbero dovuto proporre un palinsesto veramente vario e ricercato per portare sul palco tutti quei nomi così particolari (dalla tragedia greca alle saghe nordiche )
Quello che però effettivamente cambia in quei decenni, e cambierà per sempre il tessuto stesso del paese di Orte, è la costruzione della ferrovia (inaugurata infatti nel 1865), che la rese uno degli scambi più importanti e frequentati dell'Italia centrale, e portò famiglie su famiglie di tradizione contadina (inclusa la mia, tramite il buon Alpinolo) ad impiegarsi a vario titolo nelle Ferrovie dello Stato.
Magari tramite questa apertura verso il mondo passò qualche personaggio, qualche canale di informazione, che aiutarono a inaugurare la moda...
A voler approfondire un attimo l'origine di questi nomi, vediamo che Rodopiano era un diacono lapidato ad Afrodisiade nel IV secolo; di Flaudila nessuna traccia apparente. Ormisda è effettivamente un santo ed il nome deriva dal persiano Hormoz, mentre Conchessa era la madre di San Patrizio; Armenio è probabilmente una storpiatura di Arminio, quello della battaglia di Teutoburgo.
Odda e Romilda sono nomi germanici di importazione longobarda (ed arrivati ad Orte chissà come), Ecle è storpiatura di Egle, una delle tre grazie di origine greca.
Forebears mi segnala un Casildo in Italia (che vorrei andare ad abbracciare), fortunatamente per loro nessun Alsirdo o Euche.
Alpinolo è il diminutivo di Alpa, contrazione di Albano (sì vabbè, ma dove l'ha sentito sto nome il mio trisavolo? )
Insomma in mezzo c'è un po' di tutto, e questo mi fa pensare che, al di là delle motivazioni che li spingevano, dovessero aver accesso ad un database di ricerca veramente notevole; cosa credo sorprendente dati luogo e contesto.
@Kaharot: che io sappia, un teatro ad Orte non c'è neanche oggi e pensandoci, avrebbero dovuto proporre un palinsesto veramente vario e ricercato per portare sul palco tutti quei nomi così particolari (dalla tragedia greca alle saghe nordiche )
Quello che però effettivamente cambia in quei decenni, e cambierà per sempre il tessuto stesso del paese di Orte, è la costruzione della ferrovia (inaugurata infatti nel 1865), che la rese uno degli scambi più importanti e frequentati dell'Italia centrale, e portò famiglie su famiglie di tradizione contadina (inclusa la mia, tramite il buon Alpinolo) ad impiegarsi a vario titolo nelle Ferrovie dello Stato.
Magari tramite questa apertura verso il mondo passò qualche personaggio, qualche canale di informazione, che aiutarono a inaugurare la moda...
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Re: L'anomalia ortana
La ferrovia non è un elemento da sottovalutare, sicuramente ha reso più facili gli spostamenti verso le città più grandi.
Sentire nomi vari in un ciclo teatrale annuale non è poi così difficile. In un teatro non danno sempre la stessa opera, ma si varia da periodo a periodo. Basterebbe fare una carrellata shakspeariana per avere già un non indifferente numero di nomi di varie provenienze, per non parlare, poi, delle opere verdiane.
Un'altra possibilità è un cambio di parroco/curato con l'arrivo di qualcuno che aveva la fissa di dare ai bambini i nomi dei santi del giorno. Questo si potrebbe appurare confrontando le date di nascita o battesimo con il Martirologium Romanum, che riportava i santi celebrati in quel preciso giorno.
Sentire nomi vari in un ciclo teatrale annuale non è poi così difficile. In un teatro non danno sempre la stessa opera, ma si varia da periodo a periodo. Basterebbe fare una carrellata shakspeariana per avere già un non indifferente numero di nomi di varie provenienze, per non parlare, poi, delle opere verdiane.
Un'altra possibilità è un cambio di parroco/curato con l'arrivo di qualcuno che aveva la fissa di dare ai bambini i nomi dei santi del giorno. Questo si potrebbe appurare confrontando le date di nascita o battesimo con il Martirologium Romanum, che riportava i santi celebrati in quel preciso giorno.
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Re: L'anomalia ortana
Resto confusa nel sentire da dove derivassero questi nomi. Chi poteva saperli? Probabilmente, nemmeno il parroco si ricordava di Rodopiano o Ormisda a meno che, libro alla mano, dicesse ai genitori: "Chiamatelo così, che si distinguerà da tutti"!!
Altri ortani avevano questi nomi particolari o solo i tuoi?
Bisognerebbe circoscrivere il periodo ed il parroco per vedere se avesse questa mania di appioppare nomi strani ai suoi fedeli nati...
La ferrovia potrebbe essere un motivo di apertura al mondo,ma non la vedo come tramite di nomi così particolari, ma è solo una mia idea.
Mi piacerebbe scoprire come questi bimbi venissero chiamati in casa!!Ro, Or per semplificare il tutto?
Una storia comunque interessante, probabilmente a destinata a rimanere senza alcuna spiegazione valida.
Si produceva del vino ad Orte? Potrebbe essere una soluzione spicciola alla moltitudine di nomi di siffatta stranezza!!Parroco brillo e padre pure, per festeggiare le nascite(con il dovuto rispetto per entrambi!!)
Altri ortani avevano questi nomi particolari o solo i tuoi?
Bisognerebbe circoscrivere il periodo ed il parroco per vedere se avesse questa mania di appioppare nomi strani ai suoi fedeli nati...
La ferrovia potrebbe essere un motivo di apertura al mondo,ma non la vedo come tramite di nomi così particolari, ma è solo una mia idea.
Mi piacerebbe scoprire come questi bimbi venissero chiamati in casa!!Ro, Or per semplificare il tutto?
Una storia comunque interessante, probabilmente a destinata a rimanere senza alcuna spiegazione valida.
Si produceva del vino ad Orte? Potrebbe essere una soluzione spicciola alla moltitudine di nomi di siffatta stranezza!!Parroco brillo e padre pure, per festeggiare le nascite(con il dovuto rispetto per entrambi!!)
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Re: L'anomalia ortana
Prima della riforma del Concilio Vaticano II si celebravano quotidianamente molti santi, oggi espunti dal Messale, per cui i sacerdoti conoscevano molti più santi antichi di oggi, o se non conoscevano la loro vita, sapevano comunque il nome, perché lo ripetevano nelle orazioni.cannella55 ha scritto: ↑domenica 1 maggio 2022, 10:59Resto confusa nel sentire da dove derivassero questi nomi. Chi poteva saperli? Probabilmente, nemmeno il parroco si ricordava di Rodopiano o Ormisda a meno che, libro alla mano, dicesse ai genitori: "Chiamatelo così, che si distinguerà da tutti"!!
Inoltre esisteva un libro liturgico specifico, il Martyrologium, che in realtà esiste ancora anche se praticamente in disuso, in cui vengono riportati quotidianamente tutti i santi che si celebrano in quel giorno, con un brevissimo resoconto del motivo per cui si celebrano.
All'epoca era in vigore il Martyrologium tridentino, anch'esso pieno zeppo di nomi di antichi martiri e santi dei primi secoli della cristianità.
Ormisda, ad esempio, è un papa del V secolo, originario del frusinate; anche Cleto è un papa. Alcuni nomi sono sicuramente di martiri dell'antichità; ma alcuni sono chiaramente di retaggio culturale, come Cristoforo Colombo e Giordano Bruno, e dubito che un parroco li avrebbe consigliati. Quindi la ferrovia potrebbe spiegare una certa diffusione della cultura, o più facilità nel raggiungere città culturalmente più emancipate.
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Re: L'anomalia ortana
Tutto è possibile, ma la certezza, purtroppo, non l'avremo mai.
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Re: L'anomalia ortana
Su Dolcissima, posso dirti che è il nome di una santa venerata a Sutri (VT). Mia moglie ne ha una nell'albero.
Un po' distante da Orte, ma nella stessa provincia.
Un po' distante da Orte, ma nella stessa provincia.
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Re: L'anomalia ortana
Tutto il paese. Per sfizio e per risponderti in maniera più approfondita ho preso un anno totalmente a caso, il 1882, in cui non è nato nessun mio parente diretto o indiretto, ed ho analizzato gli atti dei nati con nomi strani, segnandomi età, professione ed alfabetizzazione dei padri: l'età varia dai 25 ai 60 anni, abbiamo un 50% di contadini, e poi calzolai, fabbri, mugnai, fornai. il 33% è analfabeta. Due sono fratelli, due padre e figlio (il 60enne ed un 29enne calzolai).cannella55 ha scritto: ↑domenica 1 maggio 2022, 10:59Altri ortani avevano questi nomi particolari o solo i tuoi?
Non c'è quindi nessuna omologia di età, professione o condizione che faccia pensare ad un ristretto gruppo mosso da interessi comuni (tipo una comitiva di amici che fa a gara )
Nel 1882 a Orte nascono:
ZORAIDE
SUEMA
RESIDE EUFROSINA
ARGIA x2
AJUTO
ALTAVILLA x2
ARGENIO
RATAMIS BRUTO
MARFISA
ANATILDE
CITA
ZOLINO
ARMIDA
ARCEO
Nessuno di loro ha alcuna parentela coi miei.
E ci si mette pure l'ufficiale di Stato Civile, che in quell'anno deve nominare 7 pargoli trovati sulla ruota, e si esibisce in (il secondo in questo caso è il cognome):
NICORVO RIVAMONTE
IONCO MASINO
BANCO DEI CANNIBALI
VIOLA DEL CAMPO
Non immagini quanto
Infatti sospetto che questi nomi venissero scelti la sera, in osteria
Grazie per il riscontro, è un nome che mi piace moltissimo.
Dolcissima era una sorella del mio bisnonno Alpinolo; morta zitella, in famiglia si narra pesasse più di 100 kg, fosse brutta come la fame e pure scorbutica altro che dolcissima
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Re: L'anomalia ortana
----BONUS TRACK----
Ad Orte c'erano anche alcune famiglie Quondam
Questi sono alcuni rapidi esempi
che aiutano a capire quanto tempo abbia impiegato il Concilio di Trento a penetrare nella campagna italiana...
(tra l'altro complimenti a Francesco Quondam Giovenali che riesce ad avere Primo ed Eliseo nello stesso anno, 1/1 e 14/12 1883)
Sarebbe interessante capire da quante generazioni si tirassero dietro il Quondam, cioè se fossero stati costretti a dichiararlo come cognome con l'istituzione dello Stato Civile o se fossero figli dello stesso quondam da qualche secolo ormai (e lì non capirei perché non avessero adottato il patronimico come cognome)
Nel quarto atto, Domenico ci si firma pure Quondam (e chiama il figlio Altobrando, in perfetto stile ortano)
Ad Orte c'erano anche alcune famiglie Quondam
Questi sono alcuni rapidi esempi
che aiutano a capire quanto tempo abbia impiegato il Concilio di Trento a penetrare nella campagna italiana...
(tra l'altro complimenti a Francesco Quondam Giovenali che riesce ad avere Primo ed Eliseo nello stesso anno, 1/1 e 14/12 1883)
Sarebbe interessante capire da quante generazioni si tirassero dietro il Quondam, cioè se fossero stati costretti a dichiararlo come cognome con l'istituzione dello Stato Civile o se fossero figli dello stesso quondam da qualche secolo ormai (e lì non capirei perché non avessero adottato il patronimico come cognome)
Nel quarto atto, Domenico ci si firma pure Quondam (e chiama il figlio Altobrando, in perfetto stile ortano)
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Re: L'anomalia ortana
anche il nome completo "primo angelo" non è male
comunque fantastica questa varietà di nomi.
Dato il tempo "ristretto" di queste mattane, sono d'accordo con chi pensa che ci sia stato un parroco o un ufficiale civile particolarmente fantasioso e insistente
comunque fantastica questa varietà di nomi.
Dato il tempo "ristretto" di queste mattane, sono d'accordo con chi pensa che ci sia stato un parroco o un ufficiale civile particolarmente fantasioso e insistente
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Re: L'anomalia ortana
No, Banco dei Canniboli non si può sentire!!
Che lavoro hai fatto! Preciso e dettagliato.
Il vino resta la mia prima scelta, la seconda il parroco o l'impiegato insistenti su cognomi desueti, per distinguersi, la terza? Non lo sapremo mai e questo è quello, che mi disturba di più!!
Interessante come argomento, mi piacciono le ricerche"diverse" o impossibili.
Che lavoro hai fatto! Preciso e dettagliato.
Il vino resta la mia prima scelta, la seconda il parroco o l'impiegato insistenti su cognomi desueti, per distinguersi, la terza? Non lo sapremo mai e questo è quello, che mi disturba di più!!
Interessante come argomento, mi piacciono le ricerche"diverse" o impossibili.
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