Essere l'unico appassionato in Famiglia.

Nel corso delle tue ricerche hai trovato un atto che riguarda una persona famosa? Ti è capitato di trovare un atto contenente qualche curiosità? Un nome veramente particolare? Questo è il posto giusto per segnalarlo.

Moderatore: Collaboratori

Alente
Livello2
Livello2
Messaggi: 269
Iscritto il: sabato 22 aprile 2017, 15:39
Località: Italia
Contatta:

Messaggio da Alente »

alegdansk ha scritto:Noto più che altro che la gente generalmente è del tutto disinteressata all'argomento, come se si parlasse della storia di qualcun'altro. La gente vive benissimo conoscendo al massimo il nome dei nonni. Già il cognome delle nonne comincia ad essere materia difficoltosa. )
Lascia stare va! I miei cugini non sanno manco che lavoro facevano i nonni Ma come si fa! :roll:

FPRF
Livello1
Livello1
Messaggi: 92
Iscritto il: mercoledì 7 novembre 2018, 19:55
Contatta:

Messaggio da FPRF »

Ma la genealogia si fa per se stessi e per lasciare una traccia che qualcuno, forse, coglierà quando noi non ci saremo più.
In fondo per tutti noi la scintilla per la ricerca è partita da qualcosa, un oggetto, una casa, una vecchia foto, un albero genealogico parziale buttato in qualche cassetto, un vecchio diario, un pezzo d'arredo, una lettera, una racconto orale ecc.
Una buona ricerca genealogica si fa, si confeziona e si lascia in eredità (siti internet, portali, cartaceo, stemmari ecc) con la speranza e l'auspicio che rimanga in famiglia e si tramandi la tradizione della memoria.

Una genealogista in famiglia è più che sufficiente. :D

Kaharot
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 3443
Iscritto il: domenica 24 giugno 2012, 16:23
Contatta:

Messaggio da Kaharot »

FPRF ha scritto: Una buona ricerca genealogica si fa, si confeziona e si lascia in eredità (siti internet, portali, cartaceo, stemmari ecc) con la speranza e l'auspicio che rimanga in famiglia e si tramandi la tradizione della memoria.
Io mi sono convinto - e voglio scriverlo qua per suggerirlo a tutti - che conviene fare un lavoro pulito, rilegato e fatto secondo i canoni, per lasciarne copia a una biblioteca pubblica o anche all'Archivio di Stato. Purtroppo l'esperienza ci insegna che spesso in famiglia queste cose vanno perdute, mentre in un archivio pubblico rimarranno a disposizione di chi, anche nostro diretto discendente, vorrà un giorno fare una ricerca.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

fabifado69
Livello2
Livello2
Messaggi: 277
Iscritto il: lunedì 26 dicembre 2016, 18:57
Contatta:

Messaggio da fabifado69 »

Ciao a tutti! anche per me vale più o meno quello che riguarda tutti voi...mi guardano come un marziano a volte...mio padre no...è curioso di sapere ,anche perchè la mia passione è nata dalla totale o quasi non conoscenza del ramo paterno, qualche scarna notizia qui e là e "legende familiari" mi hanno portata a voler conoscere ed approfondire la storia della famiglia di mio nonno, per ora e sono arrivata a metà del 1600 ...circa ...il mio lavoro continua...hanno ancora tanto da raccontarmi.Buona ricerca a tutti voi!

FPRF
Livello1
Livello1
Messaggi: 92
Iscritto il: mercoledì 7 novembre 2018, 19:55
Contatta:

Messaggio da FPRF »

Kaharot ha scritto: Io mi sono convinto - e voglio scriverlo qua per suggerirlo a tutti - che conviene fare un lavoro pulito, rilegato e fatto secondo i canoni, per lasciarne copia a una biblioteca pubblica o anche all'Archivio di Stato. Purtroppo l'esperienza ci insegna che spesso in famiglia queste cose vanno perdute, mentre in un archivio pubblico rimarranno a disposizione di chi, anche nostro diretto discendente, vorrà un giorno fare una ricerca.
Su questo sono molto curioso.
Premettendo che io sono ancora ad uno stato "embrionale" con la ricerca (sono arrivato ai primi del '700) e allo stato del concepimento per quanto riguarda la confezione del prodotto finale della ricerca questo aspetto del deposito in fondi pubblici o privati mi interessa molto.
Come avviene, materialmente, il deposito presso l'archivio di stato?

Perchè alla fine penso che per limitare la possibilità di vedere perso il proprio lavoro il massimo sia moltiplicare le possibilità di farlo rintracciare.
Per questo prima parlavo di stemmari. Paradossalmente uno stemma di famiglia (anche exnovo per chi non ne ha mai avuti o non ne ha mai reperiti) lascia una traccia che può cavalcare i secoli e questo spingere poi alla ricerca d'archivio.
E' un ambito poco battuto ma importante per noi appassionati.

Kaharot
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 3443
Iscritto il: domenica 24 giugno 2012, 16:23
Contatta:

Messaggio da Kaharot »

Io parlo per l'AdS della mia provincia, ma credo sia così un po' ovunque. Oltre ai documenti storici, l'AdS ha una sezione in cui si conservano libri scritti grazie alle informazioni dell'archivio. Anzi è "obbligatorio" depositare presso l'archivio un libro pubblicato con notizie tratte dallo stesso archivio. In questa biblioteca si conservano anche lavori come tesi di laurea. Ora un libro genealogico prodotto in proprio, equivale, più o meno, a una tesi di laurea. Basta andare lì e consegnarlo. Neanche io l'ho ancora fatto, ma, almeno nell'AdS che frequento io, sono molto disponibili, non so se altrove richiedano determinati parametri.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

FPRF
Livello1
Livello1
Messaggi: 92
Iscritto il: mercoledì 7 novembre 2018, 19:55
Contatta:

Messaggio da FPRF »

Kaharot ha scritto:Io parlo per l'AdS della mia provincia, ma credo sia così un po' ovunque. Oltre ai documenti storici, l'AdS ha una sezione in cui si conservano libri scritti grazie alle informazioni dell'archivio. Anzi è "obbligatorio" depositare presso l'archivio un libro pubblicato con notizie tratte dallo stesso archivio. In questa biblioteca si conservano anche lavori come tesi di laurea. Ora un libro genealogico prodotto in proprio, equivale, più o meno, a una tesi di laurea. Basta andare lì e consegnarlo. Neanche io l'ho ancora fatto, ma, almeno nell'AdS che frequento io, sono molto disponibili, non so se altrove richiedano determinati parametri.
Molto interessante.
In ogni caso quello che a me frena dal discorso "libro" è che la storia famigliare in genere va molto oltre il libro ed interessa più che altro "l'archivio famigliare".
Nonostante abbia un albero relativamente "corto" (ripeto sono arrivato ai primi '700) ho già una montagna di documenti in digitale che costituiscono la vera ossatura della mia ricerca essendo gli effettivi depositari della storia, unici custodi di una memoria altrimenti perduta.
Intendo dire, un libro può raccontare la storia di un avo, ma il documento gli da reale consistenza e permette di tramandare la storia.

Il problema è che gli archivi famigliari se non hanno interesse storico o culturale dubito che vengano acquisiti dagli archivi di stato, anche perchè conservarli ha un costo e, da quanto so, i fondi archivistici che vengono donati agli AdS rimangono a canone gratuito in custodia degli AdS per sempre. Quindi un archivio "normale" dubito venga acquisito.

filigio
Livello1
Livello1
Messaggi: 123
Iscritto il: domenica 26 marzo 2017, 19:33
Contatta:

Messaggio da filigio »

Considerando che la mia situazione non è diversa dalle vostre, io mi sono prefissato un obbiettivo: Non rendere vane le mie ricerche! Allora sto scrivendo tutto, farò un libro e ne donerò una copia alla biblioteca della mia città ed una ad ogni parrocchia dove ho fatto le ricerche, oltre a regalarlo a tutte le famiglie mie parenti. Spero che in questo modo qualcosa possa rimanere nel tempo.

Junker
Livello2
Livello2
Messaggi: 296
Iscritto il: martedì 8 gennaio 2013, 18:20
Contatta:

Messaggio da Junker »

Vi capisco benissimo... anch'io sono nella medesima situazione.

Le ricerche dobbiamo sobbarcarcele noi, salvo, poi, qualcuno del parentado che se ne esce dicendo: "Quando hai finito, mandami l'albero fatto"...

Questa cosa mi fa imbestialire: sono più di 10 anni che lavoro all'albero genealogico e i miei parenti sanno che ogni minuto di tempo libero (anche le cosiddette vacanze le trascorro nei vari archivi, sacrificando tempo e denaro per questo hobby che, come qualcuno ha già puntualizzato, assume sempre più le caratteristiche di un morbo) lo spendo nella ricerca... il loro comportamento è irrispettoso... Tuttavia, ciò che mi fa indiavolare ancor di più è il fatto che se anche uno solo di loro 20 o 30 anni fa si fosse mosso nella mia direzione, a quest'ora avremmo più informazioni, poiché molti registri dei luoghi in cui ricerco sono scomparsi proprio qualche anno prima che io iniziassi le ricerche, causandomi fatiche erculee per riuscire a trovare risposte e collegamenti (sapete tutti, ormai, del caso di omonimia che mi distrugge da quasi 10 anni e che ancora non è risolto al 100%).

E' vero che lo si fa con piacere... ma è altrettanto vero che la passione fiorisce quando si trovano documenti e risposte... quando, invece, si vede un muro davanti a sé e il vuoto totale, tutto appare essere un sacrificio incredibilmente enorme e sproporzionato... Ma tutto si giustifica quando si cerca, semplicemente, di rispondere alla domanda: "Chi siamo? Da dove veniamo?"...

Alente
Livello2
Livello2
Messaggi: 269
Iscritto il: sabato 22 aprile 2017, 15:39
Località: Italia
Contatta:

Messaggio da Alente »

Junker ha scritto:Vi capisco benissimo... anch'io sono nella medesima situazione.

Le ricerche dobbiamo sobbarcarcele noi, salvo, poi, qualcuno del parentado che se ne esce dicendo: "Quando hai finito, mandami l'albero fatto"...

Questa cosa mi fa imbestialire: sono più di 10 anni che lavoro all'albero genealogico e i miei parenti sanno che ogni minuto di tempo libero (anche le cosiddette vacanze le trascorro nei vari archivi, sacrificando tempo e denaro per questo hobby che, come qualcuno ha già puntualizzato, assume sempre più le caratteristiche di un morbo) lo spendo nella ricerca... il loro comportamento è irrispettoso...
A me danno del pazzo, non capiscono non c'è niente da fare. Data la mia giovane età poi, i miei non fanno altro che ripetermi di fare quello che fanno gli altri della mia età.
Preferisco mille volte essere considerato pazzo e riportare in vita le mie origini cosa che in futuro mi verrà poi ripagata chissà.

cannella55
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 6128
Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Contatta:

Messaggio da cannella55 »

Caro Alente, alla tua giovane età, hai tempo per tutto, per divertirti come un giovane e per divertirti come...un genealogista. Un divertimento pulito, sano, utile perchè non solo si cerca di riportare alla memoria un passato di cui poco sappiamo, ma contribuiamo a preservarlo da mancanze future.
Ho iniziato relativamente tardi, quando nessuno dei miei era in vita, quindi, ho sgobbato sulle carte, "uccidendo" i miei occhi miopi, ma anche solo un ritrovamento o un collegamento mi ha ripagato di tutto. Credo che non finirò mai di cercare perchè mai troverò l'apice della mia famiglia, perduto in chissà quali carte, ma non smetterò mai, questo è sicuro, finche avrò le forze per farlo.
Bravo, ce ne fossero come te!

mariocap
Livello5
Livello5
Messaggi: 1049
Iscritto il: giovedì 15 maggio 2014, 15:38
Località: France
Contatta:

Messaggio da mariocap »

Anch'io sono l'unico in famiglia che si interessa alla genealogia. Tutti gli altri si fermano ai nonni, alcuni arrivano al bisnonno e già la bisnonna è di poco interesse.
Ma la cosa più strana è questa: la mia famiglia, lato padre, è di Portoferraio, e poco dopo la guerra (seconda guerra mondiale) hanno lasciato l'isola, in totale 10 figli più la nonna, il nonno è deceduto nel 1947, sia per Firenze sia per Milano. Fatto sta che eravamo tutti convinti che all'Elba non ci fosse più nessuno. Meno il sottoscritto che un giorno ha preso l'elenco del telefono e scopro che abbiamo una cugina, di 4° grado, la quale di noi sa molto, conosceva i nostri genitori (di vista anche se non tutti) e scopro che per motivi di soldi (tanto per cambiare) i rapporti tra i due rami della famiglia si erano interrotti verso il 1920 o giù di li. Tanto è che appunto nessuno dei nostri genitori ha mai detto una parola su quel ramo forse perchè il nonno non ne parlava. La cugina è stata felicissima del mio contatto tanto che sono andato a trovarla (e scoperto altri due cugini). Questa cugina è proprietaria, beata lei, di 4/5 case all'Elba e sarebbe felicisima di poter ospitare dei parenti ritrovati. Al di fuori del sottoscritto nessuno, dico nessuno, pur andando 2/3 volte all'Elba durante l'anno si mette in contatto con questa cugina e approfitta della sua ospitalità. Come se, appunto, la famiglia iniziasse dal nonno e tutto il resto non esistesse....
Nanni > Antonio > Giovanni > Simone > Giovanni > Simone 1654 > Giovanni Maria 1671 > Sinibaldo Innocentio Antonio 1696 > Francesco Andrea 1740 > Sinibaldo 1773 > Francesco Giuseppe 1827 > Angiolo Pietro Sinibaldo 1865 > Mario 1895 > Angiolo 1924 > Mario 1954

Emmebi
Livello3
Livello3
Messaggi: 514
Iscritto il: venerdì 24 febbraio 2017, 14:31
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da Emmebi »

Che bel post! Io mi chiuderei in un archivio a vita a consultare registri, e invidio profondamente chi ha la fortuna di lavorare in un AdS..sono malata?? Ma qui so di non essere sola :-)
Condivido con voi anche la solitudine, ho sorelle e cugini a cui non importa nulla di nulla del nostro passato famigliare (e dovrebbe, visto che in famiglia si sapeva pochissimo prima delle mie ricerche). Neanche la minima curiosità. Per fortuna ho mio papà che aspetta sempre con emozione i frammenti che man mano riesco ad aggiungere al puzzle, e’ per lui che ho iniziato, ed e’ anche per lui che vado avanti.
Sono d’accordo con l’utente che ha suggerito di fare un eBook da donare a istituzioni pubbliche/biblioteche locali. Io personalmente sto caricando il mio albero su FS, che non sarà il massimo come funzionalità ma almeno sono certa che i Mormoni lo preserveranno adeguatamente nei decenni a venire e sarà sempre disponibile. Inoltre sto tramandando piccole semplici informazioni ai bambini della famiglia, figli e nipotini, chi siamo e da dove vengono i nostri antenati, ormai lo sanno a memoria ed e una piccola cosa per tramandare almeno le informazioni principali.
Mi spiace invece di aver condiviso l’esito delle mie faticose ricerche con alcuni lontani parenti che avevano promesso foto, informazioni (che sicuramente hanno) e invece sono spariti nel nulla senza spiegazioni, e’ stato un piccolo dolore per mio papà che non posso perdonare.
Lorenzo >Genesio> Domenico 1733>Francesco 1762 >Santi 1801 >Tito 1823>Ezio 1860>Egidio 1903


Firenze, Livorno, Egitto, Trieste, Austria, Slovenia, Brasile, Napoli, Roma, Stati Uniti, Australia, Senigallia, Molise

Alente
Livello2
Livello2
Messaggi: 269
Iscritto il: sabato 22 aprile 2017, 15:39
Località: Italia
Contatta:

Messaggio da Alente »

Emmebi ha scritto:Inoltre sto tramandando piccole semplici informazioni ai bambini della famiglia, figli e nipotini, chi siamo e da dove vengono i nostri antenati, ormai lo sanno a memoria ed e una piccola cosa per tramandare almeno le informazioni principali.
.
Quello che sto cercando di fare anche io con i giovani di famiglia, almeno quando cresceranno non mi daranno dell'alieno o del matto, ed entreranno nell'ottica della storia genealogica. L'unica cosa è che loro avranno già la "pappa" pronta.

gianantonio_pisati
Esperto
Esperto
Messaggi: 2580
Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 11:40
Località: Castelnuovo Bocca d'Adda (Lodi)
Contatta:

Messaggio da gianantonio_pisati »

invidio professionalmente chi ha la fortuna di lavorare in un AdS
Lavorare in Archivio è una cosa, fare ricerche in Archivio è un'altra. Io preferirei di gran lunga la seconda opzione, perché la prima significa guardare gli altri che ricercano e/o assisterli e smaniare di non poterlo fare...
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)

Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti