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legge sulla privacy

Inviato: lunedì 11 giugno 2018, 23:09
da MauroTrevisan
Per lo stato civile so che una volta passati i 70 anni i documenti diventano di dominio pubblico, ma per la chiesa? qualcuno ha qualche riferimento alle loro leggi?
Grazie

Inviato: lunedì 11 giugno 2018, 23:14
da punzogabriele
Non so se c'è un limite anche per le chiese. Io ad esempio ho in possesso dei documenti ecclesiastici fino al 1950. In ogni caso se il parroco è gentile ti dà libertà per vedere gli atti ecclesiastici. Se ci fosse un limite comunque credo che si aggiri sempre verso i 70 anni.

Inviato: lunedì 11 giugno 2018, 23:21
da MauroTrevisan
Ho letteralmente scovato un (assistente di un) parroco il quale dice che "deve verificare la privacy" per poter accedere a documenti antecedenti il 1700... a me sembra una assurdità...
Mi lascerebbe fare le foto solo alle persone che mi interessano, però deve oscurare le altre. Che a me viene da domandarmi, e se quella persona non è quella che cerco? Ho leso la privacy di qualcuno (che è morto 300 anni fa)?

Inviato: lunedì 11 giugno 2018, 23:44
da punzogabriele
MauroTrevisan ha scritto:Ho letteralmente scovato un (assistente di un) parroco il quale dice che "deve verificare la privacy" per poter accedere a documenti antecedenti il 1700... a me sembra una assurdità...
Mi lascerebbe fare le foto solo alle persone che mi interessano, però deve oscurare le altre. Che a me viene da domandarmi, e se quella persona non è quella che cerco? Ho leso la privacy di qualcuno (che è morto 300 anni fa)?
A mio parere ciò che dici è un po' assurdo. Certo il parroco ha il “potere” sui documenti e può decidere di non farteli vedere, però è un diritto di tutti poterli visionare perché mica li ha scritti questo parroco in persona. Ho conosciuto il parroco di Ponte (Benevento) della chiesa di Sant'Anastasia e mi ha fatto fare tutte le foto che volevo di tutti i registri. Io per comodità ho fatto tutte le pagine per ricostruire l'albero genealogico a casa. L'estensione temporale è 1600-1950 circa (registri di battesimo, matrimonio e morte). Quando una persona è deceduta non credo abbia la privacy sopratutto se è morta nel 1600 o prima!

Inviato: martedì 12 giugno 2018, 1:37
da sonia67
Io sono d'accordo con voi, e anche per me la logica sarebbe che passato un tempo tutti gli Archivi dovrebbero diventare consultabili/visionabili, anche perché poi di un tempo soprattutto cosi lungo, gli Archivi dovrebbero acquistare valore pubblico ai fini di fonte storica.
Purtroppo, gli Archivi Parrocchiali e quelli Vescovili, sono soggetti non solo alla legislazione in materia di Privacy dell'ordinamento Civile (i famosi minimi 70 anni e il regolamento sulla privacy), ma bensì sono soggetti e sottoposti al Codice di Diritto Canonico (che non prevede scadenze nel tempo, cioè la segretezza o riservatezza è per sempre), inoltre furono introdotte delle disposizioni a tutela del diritto "alla buona fama e alla riservatezza", ecc, ecc.
Per approfondire puoi consultare: "Legislazione archivistica nel Codice di Diritto Canonico"

Per fortuna ci sono dei Parroci meno fiscali che altri.

Inviato: martedì 12 giugno 2018, 6:37
da gaspaol
Ho letto un regolamento compilato da una curia veneta per le sue parrocchie riguardante la gestione degli archivi. Veniva detto che, per quanto riguarda i registri parrocchiali, bisogna tutelare la privacy solamente dei documenti con meno di 70 anni di età.
Non so però se sia una regola derivante dagli accordi con lo Stato e che quindi dovrebbe essere applicabile a tutte le diocesi del territorio nazionale.
Comunque preoccuparsi della privacy di persone vissute nel '700 é senza dubbio un eccesso di cautela.

Inviato: martedì 12 giugno 2018, 11:11
da sonia67
Premetto che rispondo in modo generico, non sto giustificando, anzi tutto il contrario, ma solo evidenziando il loro punto di vista.
Gli Archivi Diocesani e quelle delle Curie, e tra questi gli archivi Parrocchiali, possono contenere per diversi motivi, avvolte nemmeno giustificati (con base nella stessa ideologia concettuale formativa della Chiesa) informazione (qualche volta veri drammi) che se venissero dati a pubblica conoscenza potrebbero essere lesive nel confronto della "buona immagine" di intere famiglie.

Ovviamente che dal nostro punto di vista, la prendiamo come una ingiustizia nel confronto della nostra "anima ricercatrice" che non (sempre) vuole sapere per giudicare gli eventuali trascorsi delle persone attraverso la conoscenza dei "secretucci" dei nostri antenati :), ma bensì col solo merito del diritto a conoscere una parte della storia, ci piaccia o meno quale questa sia.
Che pero se non fosse del tutto vera, perché solo influenzata della "visione" del periodo, non ci sarebbe il diritto di replica dei protagonista, pero questa è un altra storia.

Inviato: martedì 12 giugno 2018, 22:55
da MauroTrevisan
Ho trovato questo:
http://www.privacy.it/archivio/ceipri19991030.html

... fantastico l'art. 3 comma 2: "L'accesso ai dati informatici deve essere tutelato [...] da una chiave informatica di accesso [...]; tale chiave di accesso deve essere custodita, in busta sigillata, nell'archivio del soggetto proprietario dell'archivio informatico."
come a dire, ecco, la chiave è in quella busta sigillata proprio di fianco al computer in cui usarla... (-.-)

Inviato: domenica 17 giugno 2018, 12:31
da MauroTrevisan
Alla fine è andato tutto bene, se così si può dire. Mi ha assistito un assistente del responsabile dell'archivio che non aveva (giustamente) idea di questa limitazione che andava sbandierando il responsabile. I registri, a differenza di altri posti, erano molto ben tenuti e mi è stato dato pieno accesso ai registri. Ottimo così parrocchia di Santa Cristina di Quinto di Treviso!

Privacy

Inviato: lunedì 18 giugno 2018, 7:29
da darioroat
Gentile Forum,
per la privacy vedere anche quanto scritto in Indice nati in Trentino andare su termini d'uso.
Dario Roat