maxlaura ha scritto:
Volevo chiedere è possibile che il fratello Giuseppe indicato come erede al momento della stesura di questo testamento fosse già morto (mi risulta morto nel 1595) e per questo è indicato come erede il nipote Giacomo che era figlio di Giuseppe?
Ereditano i vivi, pertanto il Giuseppe qui citato non può essere quello morto 8 anni prima.
La signora Giovanna de Ruffoni, vedova del signore Giovanni de Bianchi, abitante nel borgo di Castel (...), nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, benchè malata nel corpo, dispone la sua eredità come segue:
- in primis raccomanda l’anima a Dio, alla Vergine e a tutta la corte celeste
- ordina d’essere sepolta nel cimitero della chiesa di (...) con esequie come piacerà a sua figlia, gravandola della celebrazione in detta chiesa delle messe di settima e trigesima secondo il solito, e di pagare al rettore di detta chiesa uno scudo da 6 lire per elemosina una tantum
- la aggrava inoltre di far celebrare un officio dei morti con 6 sacerdoti ogni anno, e di pagare loro un’adeguata elemosina
- di pagare uno scudo alla veneranda società della SS. Trinità eretta in detta chiesa, pregando i confratelli della medesima di accompagnare il suo cadavere
- lascia all’ospedale maggiore tutto quanto possiede e secondo la forma degli ordini solamente un’unica volta
- lascia alle signore Giulia Furlana e Lucia, figlie del fu Francesco de Bianchi, un sacco di frumento e mezzo mastello (solium) di buon vino per ognuna, da dar loro dopo la sua morte
- lascia 6 scudi a Domenica, figlia di Giovanni Bianchini, da dare quando si sposerà
- lascia una veste a Giacoma del fu Morisio(?) Pescatori
- lascia un sacco di frumento per farne pane da distribuire ai poveri, unitamente a un “solium” di vino, ciò in rimedio della sua anima
- lascia tutti i suoi beni mobili e immobili ovunque si trovino a Caterina, figlia sua e del detto fu Giovanni; in caso di sua morte senza prole legittima, la sostituisce con Santa e Giuseppe suoi fratelli, e con il nipote Giacomo ad egual porzione, aggravandoli in tal caso di far celebrare un officio dei morti ogni anno in perpetuo nella chiesa ove sarà sepolta, con presenza di 6 sacerdoti pagando loro 2 scudi complessivamente
- in caso di inadempienza a quanto disposto, vuole che gli inosservanti siano privati dell’eredità