Buon pomeriggio, chiedo un vostro aiuto per individuare ulteriori informazioni interessanti rispetto a quelle da me rilevate nell'atto rogato a Belvedere Marittimo (CS) dal notaio Francesco Maria Garzieri l'11/07/1634.
Personalmente ho inteso (con molte incertezze soprattutto sui vari legami) che compaiono Francesca Trombiero della terra di Sangineto, Cola Antonio Trombiero (fratello di Francesca?), Giacomo Stumbo (chiamato Nicola?), Giovanni Domenico Trombiero fratello di Francesca.
Sembrerebbe che il 31/5/1634 fosse stato stipulato dal notaio Cola de Palermo un altro atto con il quale Giacomo Stumbo, contro la sua volontà, abbia fatto una donazione. Sento che il documento contiene altri particolari molto interessanti per cui chiedo una sintesi della traduzione dello stesso.
Un grazie anticipato a chi potrà aiutarmi.
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Atto del 1634
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Re: Atto del 1634
Serve ancora il contenuto di questo atto?
Se dovesse ancora interessarti, provo a dargli un'occhiata
Edit:
avevo letto male la data di pubblicazione del messaggio, tra stasera e domani provo a guardarlo
Se dovesse ancora interessarti, provo a dargli un'occhiata
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Re: Atto del 1634
Grazie Luca.p per la tua consueta disponibilità.
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Re: Atto del 1634
Immagino che la questione che ti interessi di più sia quella legata a Giacomo Stumbo, il quale non è affatto chiamato Nicola, ma la frase corretta è: "Iacobo Stumbo t(er)rae p(raedi)ttae Sang(uine)ti, sed incola t(er)rae Belvederii.
Incola, non Nicola.
Francesca è la moglie di Giacomo e Giovanni Domenico è il fratello di Francesca, mentre Cola Antonio Trombiero presta il suo consenso a Francesca per fare la presente rinuncia, quindi dovrebbe essere un suo parente prossimo, ma non è specificato.
Il resto del documento è in volgare, quindi dovrebbe essere piuttosto chiara, in ogni caso, la donazione c'è effettivamente stata ma Giacomo afferma averla fatta contro la sua volontà perché minacciato dal fratello di Francesca e da altre persone armate, le quali lo hanno portato a forza avanti al notaio che tu hai citato per effettuare la donazione di metà del suo patrimonio a favore della moglie (che, nel documento non si dice ma si può immaginare, dopo avrebbe fatto testamento a favore dei suoi familiari). Mancando del tutto la volontà da parte di Giacomo e potendo ricorrere in giudizio contro suo cognato per far annullare l'atto (il che avrebbe comportato spese e anche evidentemente denunce per la violenza ricevuta) la moglie per evitare un eventuale processo decide di rinunciare spontaneamente alla donazione ricevuta. Inoltre Giacomo afferma di non aver mai ricevuto una dote per sua moglie e di averla quindi sempre mantenuta con il suo patrimonio e il suo lavoro di "forgiaro" (se non leggo male). Queste le informazioni principali, ma ribadisco che quasi tutto l'atto è in volgare, quindi credo che tu possa verificare quanto ho scritto.
Incola, non Nicola.
Francesca è la moglie di Giacomo e Giovanni Domenico è il fratello di Francesca, mentre Cola Antonio Trombiero presta il suo consenso a Francesca per fare la presente rinuncia, quindi dovrebbe essere un suo parente prossimo, ma non è specificato.
Il resto del documento è in volgare, quindi dovrebbe essere piuttosto chiara, in ogni caso, la donazione c'è effettivamente stata ma Giacomo afferma averla fatta contro la sua volontà perché minacciato dal fratello di Francesca e da altre persone armate, le quali lo hanno portato a forza avanti al notaio che tu hai citato per effettuare la donazione di metà del suo patrimonio a favore della moglie (che, nel documento non si dice ma si può immaginare, dopo avrebbe fatto testamento a favore dei suoi familiari). Mancando del tutto la volontà da parte di Giacomo e potendo ricorrere in giudizio contro suo cognato per far annullare l'atto (il che avrebbe comportato spese e anche evidentemente denunce per la violenza ricevuta) la moglie per evitare un eventuale processo decide di rinunciare spontaneamente alla donazione ricevuta. Inoltre Giacomo afferma di non aver mai ricevuto una dote per sua moglie e di averla quindi sempre mantenuta con il suo patrimonio e il suo lavoro di "forgiaro" (se non leggo male). Queste le informazioni principali, ma ribadisco che quasi tutto l'atto è in volgare, quindi credo che tu possa verificare quanto ho scritto.
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Re: Atto del 1634
Grazie mille Luca.p,, la tua risposta aggiunge particolari molto interessanti all' interpretazione del documento.