Salve a tutti avrei bisogno di capire bene il testo di questa compravendita tra Stefano Arena e Giovanni Battista Puglisi datata 18 settembre 1757, credo che Giambattista provenga da Aci Sant’Antonio, mentre Stefano della medesima città quindi Palagonia. Il notaio è Colomba Benedetto
Mi dispiace, ma mi sfuggono diverse parole per darti una interpretazione corretta, in primo luogo l'oggetto della compravendita che potrebbe essere un mulo, ma non ne sono sicuro.
Eodem die 18 mensis 7bris 1757
Ioannes Baptista Puglisi Aci Sancti
Antonii et ad presens hac civitate Palice
repertus in mei […] sponte vendit et
vendidit Stephano Arena huius
praedictae civitatis in … presenti stipulanti
et ementi mulum … pili bai-
… …. quem dictus emptor
de Arena sponte dixit et
… et recepit mejus posse
pro bono et … ad usum
terrae et pro …………….
Il prezzo della compravendita comunque sembra basso, cioè 7 (onze? scudi? ducati? non so quale moneta fosse in uso in Sicilia nel Settecento), quindi compatibile con la vendita di un animale, sebbene gli animali da lavoro avessero un prezzo non proprio economico, visto che erano beni fondamentali. Oggettivamente però, con la scrittura di questo notaio andrebbe presa un po' di confidenza: dovresti leggerti più di un rogito e cercare di capire come abbrevia, cosa abbrevia, quali formulari usa, perché prendere un solo atto e cercare di capirlo tutto non sempre riesce bene.
Confermo che si tratta della vendita di un mulo di pelo baio (marrone quindi) per il prezzo di 7 onze da pagare entro la festa della Madonna di Trapani (16 agosto) del 1758. L'acquirente è Stefano Arena.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.