La CONSULTATIO riguarda un’eredità contesa. Un certo Salvatore Mastrojanni cita un giudizio gli eredi di Lucrezia Verderosa, moglie di Marco (?) Casalena, che aveva ereditato dalle zie Vittoria e Maddalena una parte del patrimonio famigliare.
Vi compaiono due date, 1685 e 1670. Dal testo parrebbe che il 7 luglio 1685 sia la data in cui fu redatta la prima versione del testamento di Maddalena, ma questo è impossibile, dal momento che dal libro dei defunti che ho ritrovato presso l'Archivio Diocesano di Capua so che Maddalena e la sorella (maggiore) Vittoria passarono a miglior vita nel 1670 (nello stesso giorno). Infatti, sempre dal testo si deduce che nel 1670 ci fa un seconda redazione del testamento. Allora, a cosa si riferisce la data del 1685? Presumo sia quella della morte di Marco, che però non mi è chiaro se sia il nome del fratello di Maddalena e Vittoria, o del nipote, figlio di Marco.
Non mi è chiaro nemmeno quale sia il legame parentale (ammesso che esista) tra questo Salvatore Mastrojanni e gli altri nominativi citati nell'atto.
Riporto la mia trascrizione del frammento più significativo, quello dove vengono elencati i vari passaggi testamentari, e la traduzione che ho cercato di fare. Il documento completo si può trovare qui (la CONSULTATIO di cui parlo è pag, 411 del documento elettronico, ovvero pag. 376 del testo originale): https://www.google.it/books/edition/D_H ... frontcover
Abundè agitur in hac Consult. de actibus factis ab Infirmo in' infirmitate, ex qua decessit, an, & quando censeantur facti in fraudem agnatorum, aut ejus, qui succedere debuisset, ut revocationi, ac nullitati subjaceant, ideò superflua omittendo tantum ponam casum, in quo consului pro V. I. D. Salvatore Mastrojanni, contrà hæredes Lucretiæ Verderosa. In anno 1685. die 3. Julii Magdalena Casalena instituit hæredem Victoriam sororem, & post ejus mortem substituit in sua hæreditate Marcum ex fratre nepotum, cui morienti fine filiis substituit dictum Salvatorem, & huic fine filiis morienti substituit Parochialem Ecclesiam S. Viti Casalis Hercolis Civitatis Casertæ, posteà in anno 1670, condidit aliud testamentum, in quo tantum instituit Victoriam, & ei substituit Marcum, tribuens ei potestatem disponendi de tota hæreditate in vita, & de medietate in morte, deinde in anno 1685. Marcus, qui omnia bona hæreditatis Magdalenæ acquisivit virtute ultimæ substitutionis donavit Lucretiæ Verderosa suæ uxori duc. 1500. solvendos super omnibus suis bonis, & præcipuè super perventis à dicta Magdaléna, specificè declarando, quod utebatur facultate ab eodem concessa disponendi in vita. Die sequenti idem Marcus instituit hæredem eandem Lucretiam confirmando in testamento donationem prædictam suæ uxori factam die antecedenti, & post tres dica obiit Marcus, ego qui tuebar jura dicti Salvatoris, plura allegabam tàm in facto, quàm in jure, quibus certè ni fallor, secunda dispositio dictæ Magdalenæ facta in dicto anno 1670. corruebat, attamen quia hæc funt extranea à casu præsentis Consult. restringendo punctum ad casum hic accomodabilen, an scilicet, actus ille donationis factus à dicto Marco in beneficium suæ uxoris per donationem inter vivos dicatur in fraudem dicti Salvatoris confectus, itaùt potiùs judicandus sit, tamquam si per actum ultimæ voluntatis disposuisset, ad hoc ut medietas bonorum dictæ Magdalenæ ad dictum Mag. Salvatorem perveniat virtute dicti testamenti conditi in dicto anno 1670. & certè in sensu veritatis ultrà allegata in præsenti Consult, hunc actum donationis fraudulentum existimari concurrentibus conjecturis, quæ sufficiunt ad plus duæ, imò non defunt DD. magni nominis dicentes, unamesse necessariam.
Nell'anno 1685, il 3 luglio, Maddalena Casalena costituì erede sua sorella Vittoria, e dopo la sua morte successe nella sua eredità il nipote di suo fratello Marco [Marco è il nome del fratello o del nipote?], alla morte del cui figlio doveva succedere detto Salvatore, e quindi alla morte dei suoi figli doveva succedere la Chiesa Parrocchiale di S. Vito nel Casale di Ercole nella città di Caserta. Più tardi, nell'anno 1670 [quindi la prima stesura non poteva essere stata redatta nel 1685…], creò un altro testamento, in cui stabilì [quale erede] solo Vittoria, a cui successe Marco, dandogli il potere di disporre dell'intera eredità in vita, e per metà in morte, poi nell'anno 1685 Marco, che ereditò tutti i beni di Maddalena acquisiti in virtù dell'ultima successione donò a Lucrezia Verderosa sua moglie 1.500 ducati da prelevare da tutti i suoi beni, e soprattutto quelli provenienti da detta Maddalena, dichiarando espressamente di aver utilizzato la facoltà a lui concessa per disporre [ciò] durante la propria vita.