Salve a te.
Per quanto riguarda la lettura e interpretazione del testo qui (
viewtopic.php?f=31&t=21268) trovi le formule standard sia per i matrimoni che per gli altri sacramenti. Non sempre gli atti sono impostati così ma, in gran parte, la linea è questa. Quindi puoi rifarti a quelle indicazioni per le tue ricerche.
Nel caso specifico c'è la prima parte dell'atto che si discosta dalla formula perché gli sposi erano consaguinei di quatro grado (per i gradi consanguineità guarda qui (
viewtopic.php?f=31&t=21263).
La traduzione è la seguente:
giorno 15 dicembre 1772
Premesse le tre denunce nei giorni festivi, cioè il 1 novembre 1772, l'8 e il 15, nella nostra santa Chiesa Cattedrale e nella chiesa filiale dei santi Andrea e Tommaso di questa città, durante le messe solenni, non fu avanzato alcun impedimento se non la consaguineità (o affinità) di terzo in quarto grado... (da qui è un po' arzigogolata, ma sostanzialmente dice che fu emanata dalla Curia Episcopale la dispensa il giorno 15 dicembre del 1772).
Io don Fracesco di Paola cappellano sacramentale della chiesa dei santi Apostoli Andrea e Tommaso di questa chiarissima e fedelissima città di Catania ho interrogato Giuseppe Pidatella di Catania figlio del fu Tommaso e Francesca ... sposo da una parte e Agata D'Antoni da Catania figlia del fu Angelo e Ursula Ragona sposa dall'altra parte e avendo il loro mutuo consenso solennemente per verba de praesenti li congiunsi in matrimonio, presenti i testimoni Giuseppe Indilicato e Rosario d'Arrigo.