Il cognome Toffoli dovrebbe essere una derivazione del nome latino Cristofoli (oppure un derivante dalla città Bellunese di Toffol).
Ho riesaminano le foto degli atti matrimoniali conservati in parrocchia dal 1760 al 1780 e ho trovato un atto che potrebbe riempire un tassello in più.
Si tratta dell'atto matrimoniale di un tale Andrea figlio di Antonio De Cristofoli sposatosi nel 1766 con una tal Dominica figlia di Fabio Casagrande.
Testimoni furono Michele De Lorenzi ( che appare testimone di quasi tutti i matrimoni dell'epoca) e Bartolomeo De Tofoli (con una sola F).
A oggi di De Cristofoli, non ve n'è traccia in Veneto.
Mentre di Cristofori ne ho trovati 5 nella città vicina di Pieve di Soligo.
Ricapitolando:
Toffoli --- De Toffoli--- Tofoli--- Cristofoli ???
________1830 ___ 1770
"C'é una storia nella vita
di tutti gli uomini."
William Shakespeare
Trovato un altro Tofoli nel 1742, purtroppo non ho fotografato il resto dei registri, perciò per avere qualche chiarimento dovrò aspettare il prossimo viaggio in Veneto
"C'é una storia nella vita
di tutti gli uomini."
William Shakespeare
ariannaghilardo ha scritto:Non proprio. Gli avogadori de comùn erano un collegio di tre magistrati che vigilava sul rispetto delle leggi e aveva diritto di veto sulle decisioni prese dal gran Consiglio. Poi le loro funzioni si allargarono e diventarono accusatori pubblici, come si può vedere qui. Era una carica veneziana specifica.
Conoscevo questa magistratura, ma a memoria mi sembrava che esistessero altri "avogadri" nelle varie città. A questo punto mi resta un dubbio: per quanto ne so - ma potrei sbagliarmi -le magistrature venete, almeno quelle "superiori", erano riservate al patriziato veneziano. Se non erro gli Azzoni non erano patrizi veneti ma nobili dell'entroterra: in che modo sono collegati agli avogadori de comun? Mi pare un questione interessante: la prossima volta che passo in biblioteca cercherò di saperne di più.
Ciao e grazie per le informazioni: in questo forum c'è sempre da imparare.
A modestissima integrazione di quanto già esposto da Arianna:
Avogaria di Comun
Si tratta di un antichissimo magistrato, come indica lo stesso nome: risale infatti all’epoca comunale, quando Venezia era ancora una città-Stato. Compito dei tre avogadori (che duravano in carica 16 mesi, con pari contumacia) era di tutelare il principio di legalità, ossia la correttezza nell’applicazione delle leggi.
In un primo tempo ad essi venne appoggiata la salvaguardia dei diritti e dei beni del Comune, ma in seguito tali attribuzioni si estesero al controllo della contabilità degli uffici e all’osservanza dei capitolari (statuti) delle varie magistrature, sicché sia collegialmente che individualmente gli avogadori conservarono il precipuo diritto-dovere di intromissione (sospensione di qualsiasi provvedimento ritenuto incostituzionale). Tutto ciò finì per mettere la magistratura in contrasto con altre, principalmente - in conseguenza dell’ ampliamento del Dominio - con gli Auditori Nuovi, che avevano il compito di ricevere le appellazioni legali della Terraferma, e con il Consiglio dei X, che a sua volta si poneva come garante della sicurezza dello Stato.
Gli avogadori non raggiunsero mai il prestigio ed il potere dei X, tuttavia rimasero pur sempre una delle magistrature più autorevoli sino alla caduta della Repubblica, sino alla correzione (ristrutturazione costituzionale causata da una crisi politica interna) promossa nel 1762 da Angelo Querini, uno degli spiriti più brillanti del patriziato illuminista, che proprio in quell’anno ricopriva la carica di avogador. Questo magistrato vegliava inoltre sulla purezza del corpo aristocratico, ossia sulla legittimità dei matrimoni e delle nascite dei patrizi iscritti al Libro d’oro, la cui compilazione era appunto affidata all’Avogaria.
L' Angelo Querini qui nominato se la vide parecchio brutta..... storia molto interessante la sua.
La patrizia famiglia Querini, di antichissima origine, ha espresso individui divenuti famosissimi nei campi più disparati. Per Elisabetta Querini, moglie al doge Silvestro Valier, fu reintrodotta la carica di dogaressa, caduta in disuso, ed essa fu l' ultima a ricoprirla.
Ho visto... un personaggio veramente da romanzo. Ma della villa di Altichiero non resta proprio più nulla? La famiglia si è estinta oppure ci sono ancora discendenti?
A Venezia credo di si ma una discendenza dovrebbe essere tuttora esistente ad Adria.
I rami erano comunque molti (vedasi anche i Querini Stampalia) e presenti in quasi tutti i sestieri. C' erano i Querini di San Severo, di Santa Maria Formosa ecc.....
I Querini che ho incontrato nelle mie ricerche nel periodo 1840/80 erano tutti poveracci....
m.
El savio no sà gnente, l'inteligente sà poco, l'ignorante sà tanto, el mona sà tuto!
Conosco la famiglia de Toffoli che vive in Brasile, a Florianopolis nello stato di santa catarina, per quello che mi raccontavano un loro nonno è arrivato a rio de janeiro a metà 800 e si chiamava Pasquale de Toffoli.