Indicizzatore... occhio agli errori.
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Indicizzatore... occhio agli errori.
Questo argomento serve agli arbitri per avvisare gli indicizzatori sugli errori più comuni che si riscontrano in sede di arbitrato.
Non è detto che gli indicizzatori in questione facciano parte di questo forum.
Non dimenticate di indicare il progetto a cui fate riferimento
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Angelica
- tiriki
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Quando in un punto di un atto vedete dei simboli (nell'immagine di esempio sono cancelletti, ma possono essere molto diversi), ed in seguito o in fondo all'atto trovate un nome, o parola, anche esso contrassegnato dal medesimo simbolo, significa che quel nome va riportato in quel punto.
Nell'esempio che allego il nome da indicizzare sarà:
- nome: Bartolomeo Carlo Giuseppe Giovanni
- cognome: Pittaluga
Nell'esempio si tratta di atto del progetto Savona, ma la regola vale per tutta Italia.
Nell'esempio che allego il nome da indicizzare sarà:
- nome: Bartolomeo Carlo Giuseppe Giovanni
- cognome: Pittaluga
Nell'esempio si tratta di atto del progetto Savona, ma la regola vale per tutta Italia.
- Okbash
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Ho una mia piccola raccolta di scritture particolari negli atti di stato civile che ho messo qui:
http://goo.gl/LrLZYH
C'è un po' di tutto, anche semplici curiosità che non influenzano l'indicizzazione, ad esempio le buffe "manine" per indicare le firme dei testimoni in un atto della provincia di Enna:
http://goo.gl/nJyrSR
Se vi sembra utile, appena posso sovrappongo alle immagini delle note illustrative.
-g
http://goo.gl/LrLZYH
C'è un po' di tutto, anche semplici curiosità che non influenzano l'indicizzazione, ad esempio le buffe "manine" per indicare le firme dei testimoni in un atto della provincia di Enna:
http://goo.gl/nJyrSR
Se vi sembra utile, appena posso sovrappongo alle immagini delle note illustrative.
-g
Ultima modifica di Okbash il domenica 25 gennaio 2015, 17:57, modificato 1 volta in totale.
Gianpiero 1956 < Alessandro 1924 < Piero 1896 < Luigi 1864 < Alessandro 1831 < Luigi 1789 < Alessandro ~1760 < Bassiano ~1730 < Alessandro? ~1700
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Che raccolta interessante!
penso che valga la pena di fare una sorta di vademecum, ma prima vorrei aver conferma di essere seguiti da degli indicizzatori, non vorrei far tanto lavoro per nulla...
Mi farebbe piacere vedere qualche richiesta di spiegazioni!
D'ora in poi conserverò anche io degli esempi utili, sino ad oggi ho solo conservato questi capilettera...
penso che valga la pena di fare una sorta di vademecum, ma prima vorrei aver conferma di essere seguiti da degli indicizzatori, non vorrei far tanto lavoro per nulla...
Mi farebbe piacere vedere qualche richiesta di spiegazioni!
D'ora in poi conserverò anche io degli esempi utili, sino ad oggi ho solo conservato questi capilettera...
- gmoccaldi
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Ripesco questo argomento...
Quando indicizzate gli atti di morte, spesso viene indicata l'età del defunto e non la data di nascita.
Se l'età è inferiore a dodici mesi, si indica zero.
Alcuni lasciano la riga vuota, ed è errore, significa che l'età non è indicata!
Perciò, ad esempio: "di mesi tre e giorni quindici" si indicizza come ZERO, non lasciate la riga vuota!
Quando indicizzate gli atti di morte, spesso viene indicata l'età del defunto e non la data di nascita.
Se l'età è inferiore a dodici mesi, si indica zero.
Alcuni lasciano la riga vuota, ed è errore, significa che l'età non è indicata!
Perciò, ad esempio: "di mesi tre e giorni quindici" si indicizza come ZERO, non lasciate la riga vuota!
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Questo è un occhio all'errore preventivo: su Napoli Luigi Caruso muore il 22 maggio 1813, a 17 ore di vita. Nato quindi il 22 stesso. Viene sempre detto che non bisogna fare calcoli, ma questa volta il calcolo è così semplice che riesco a farlo anche io
Io rischio di mettere la data di nascita anche se non espressamente indicata. Però ho qualche dubbio sulla comprensione di qualche arbitro...
Io rischio di mettere la data di nascita anche se non espressamente indicata. Però ho qualche dubbio sulla comprensione di qualche arbitro...
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Ai vivi si deve del rispetto: ai morti non si deve altro che la verità. (Voltaire)
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Se dovesse capitare a me di arbitrare quel batch (ma non ho mai arbitrato Napoli), cancellerei la data di nascita, per il semplice fatto che non è scritta nell'atto. Concordo con te che il calcolo non richiede grandi ragionamenti, ma se si deroga al principio di riportare solo ciò che è scritto nell'Atto, poi non si sa più quale è il limite: le ore? o i giorni? o i mesi? o gli anni? E il cognome del padre? E' meno ovvio?viviesse ha scritto:.... questa volta il calcolo è così semplice che riesco a farlo anche io ...
A voler essere pignoli, con 17 ore di vita, potrebbe essere nato anche il giorno prima!
In ogni caso mi resta difficile capire la utilità di tale precisione ai fini della creazione di un indice. Se si parlasse di trascrizione degli Atti, ovviamente il discorso sarebbe diverso.
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Concordo che regolamento è regolamento. Salvo il fatto che qualche arbitro non lo applica e allora talvolta serve precisione assoluta, altre volte no.
Esempio: il padre è notificante. Muore il figlio che è "figlio del suddetto Andrea". Perché l'arbitro mi segna errore se indico anche il suo cognome? Qui non viene applicato il regolamento che dice che il cognome può essere indicato anche in altra parte del documento.
Allora diciamo che si trova il pignolo che più pignolo non si può e quello che va un tanto al braccio. Ecco perché vengono i dubbi.
E' vero anche che non si deve indicizzare per la votazione, ma neanche semplicemente per sgrezzare dati per qualcun altro senza altro scopo. Spero di non essere frainteso in quel che voglio dire.
Grazie per le risposte.
Esempio: il padre è notificante. Muore il figlio che è "figlio del suddetto Andrea". Perché l'arbitro mi segna errore se indico anche il suo cognome? Qui non viene applicato il regolamento che dice che il cognome può essere indicato anche in altra parte del documento.
Allora diciamo che si trova il pignolo che più pignolo non si può e quello che va un tanto al braccio. Ecco perché vengono i dubbi.
E' vero anche che non si deve indicizzare per la votazione, ma neanche semplicemente per sgrezzare dati per qualcun altro senza altro scopo. Spero di non essere frainteso in quel che voglio dire.
Grazie per le risposte.
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Non sto assolutamente dicendo che si deve applicare il regolamento e basta. Dico che è meglio cercare di ridurre i punti di possibile contrasto. Perciò se è scritto "figlio di Antonio", indichiamo "Antonio" come padre e basta, senza andare a vedere se nell'Atto è possibile ricavare il cognome di Antonio. Tanto si sa che il cognome è lo stesso del figlio. Lo stesso vale per la data di nascita. Se non è scritto "nato il", significa che non c'è la data di nascita. E per il "Comune di nascita" scriviamo quello che c'è scritto dopo "nato a" senza chiederci se quello è un comune o una frazione e anche senza chiederci se "oriundo da", "da", "proveniente da", "pertinente" ... sono sinonimi o no di "nato a".
Sulla pignoleria degli arbitri, credo si debba chiarire che molte volte è solo dovuta alla necessità di scegliere tra due opzioni alternative e solo apparentemente contrastanti. Se entrambe gli indicizzatori dicono una cosa vera, anche se formalmente sbagliata, non c'è motivo di correggere. Purtroppo però è raro che due indicizzatori "sbaglino", con qualche ragione, allo stesso modo. Quasi sempre, uno applica le regole in un modo e uno in un altro. Ultimamente notavo che almeno il 30%, ma a volte anche di più, degli "errori" sono solo modi diversi di vedere le cose, alimentati anche da correzioni contradditorie fatte dagli arbitri.
Se ci fosse una minima comunicazione tra arbitri e indicizzatori, quasi tutti i problemi si risolverebbero dopo pochi batch.
Pare che in questi giorni forse qualcosa si stia muovendo almeno sul fronte di un maggior controllo sugli arbitri.
Sulla pignoleria degli arbitri, credo si debba chiarire che molte volte è solo dovuta alla necessità di scegliere tra due opzioni alternative e solo apparentemente contrastanti. Se entrambe gli indicizzatori dicono una cosa vera, anche se formalmente sbagliata, non c'è motivo di correggere. Purtroppo però è raro che due indicizzatori "sbaglino", con qualche ragione, allo stesso modo. Quasi sempre, uno applica le regole in un modo e uno in un altro. Ultimamente notavo che almeno il 30%, ma a volte anche di più, degli "errori" sono solo modi diversi di vedere le cose, alimentati anche da correzioni contradditorie fatte dagli arbitri.
Se ci fosse una minima comunicazione tra arbitri e indicizzatori, quasi tutti i problemi si risolverebbero dopo pochi batch.
Pare che in questi giorni forse qualcosa si stia muovendo almeno sul fronte di un maggior controllo sugli arbitri.
- pietrosalpa
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per me quando è indicato "figlio di Antonio" non va indicizzato il cognome del padre, ma se è scritto "figlio del suddetto Antonio" e sopra c'è nome e cognome, il cognome va inserito.
Ne avevamo discusso da tempo.
Sono d'accordissimo che non c'è contatto tra arbitri e indicizzatori, meno male che abbiamo queste belle pagine. Bisogna cercare di pubblicizzare questo sito dove ci si scambiano opinioni utilissime.
Uno degli assurdi è che l'arbitro spesso è obbligato a correggere vocali con accenti diversi, per me è solo un arzigogolo perverso... perchè dover arbitrare chi ha ragione tra Giosuè e Giosué?
Ne avevamo discusso da tempo.
Sono d'accordissimo che non c'è contatto tra arbitri e indicizzatori, meno male che abbiamo queste belle pagine. Bisogna cercare di pubblicizzare questo sito dove ci si scambiano opinioni utilissime.
Uno degli assurdi è che l'arbitro spesso è obbligato a correggere vocali con accenti diversi, per me è solo un arzigogolo perverso... perchè dover arbitrare chi ha ragione tra Giosuè e Giosué?
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