Progetto Diocesi Trento - Registri Parrocchiali, 1560-1800
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J e I
Come dice giustamente LivioMoreno, per i nomi che iniziano con la lettera I o con la lettera J, si è convenuto di utilizzare sempre la J (Joannes, Jacobus e Joseph, ecc.).
Molti sono i nomi che in latino iniziano con la lettera J (Joannes, Julius, Juliana, Jacintus e Joseph, ecc.)
Nella versione italiana questi nomi prendono la G iniziale (Giovanni, Giulio, Giuliana, Giuseppe, ecc.).
Quindi, anche se non ben decifrabile, l’iniziale deve essere J.
Altra fattispecie: l’iniziale I davanti alle consonanti, come nel caso di Innocentius.
In questo ed in altri casi simili l’iniziale deve rimanere I
Come dice giustamente LivioMoreno, per i nomi che iniziano con la lettera I o con la lettera J, si è convenuto di utilizzare sempre la J (Joannes, Jacobus e Joseph, ecc.).
Molti sono i nomi che in latino iniziano con la lettera J (Joannes, Julius, Juliana, Jacintus e Joseph, ecc.)
Nella versione italiana questi nomi prendono la G iniziale (Giovanni, Giulio, Giuliana, Giuseppe, ecc.).
Quindi, anche se non ben decifrabile, l’iniziale deve essere J.
Altra fattispecie: l’iniziale I davanti alle consonanti, come nel caso di Innocentius.
In questo ed in altri casi simili l’iniziale deve rimanere I
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Data dell'atto
Spesso i mesi sono scritti con un’abbreviazione
• 7bris = settembre
• 8bris = ottobre
• 9bris = novembre
• Xbris = dicembre
===========
Può succedere che, al posto della data del battesimo, si astata apposta questa scritta eodem die
significa: nello stesso giorno, quindi la data da indicare sarà quella dell'atto precedente.
Qualora la data del battesimo manchi del tutto e non sia rilevabile alcun riferimento alla data dell'atto precedente, è possibile inserire l'anno cui si riferisce il documento.
Spesso i mesi sono scritti con un’abbreviazione
• 7bris = settembre
• 8bris = ottobre
• 9bris = novembre
• Xbris = dicembre
===========
Può succedere che, al posto della data del battesimo, si astata apposta questa scritta eodem die
significa: nello stesso giorno, quindi la data da indicare sarà quella dell'atto precedente.
Qualora la data del battesimo manchi del tutto e non sia rilevabile alcun riferimento alla data dell'atto precedente, è possibile inserire l'anno cui si riferisce il documento.
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Il sesso del bambino
Il sesso del bambino
Il sesso del battezzando deve essere desunto dalla dicitura filius o fs (maschio) oppure filia o fa (femmina).
Un altro indicatore del sesso del bambino è il termine baptizatus (se maschio) o baptizata (se femmina).
Il sesso del battezzando deve essere desunto dalla dicitura filius o fs (maschio) oppure filia o fa (femmina).
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Battesimo dei gemelli
Battesimo dei gemelli
Se in un unico atto viene registrato il battesimo di due o più gemelli, i bambini dovranno essere registrati ognuno in un suo record e andranno ripetuti, identici, i dati relativi alla data del battesimo e al nome dei genitori.
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Nomi delle madri
Nomi delle madri
Riguardo al nome delle madri, che viene riportato sempre al genitivo, e che normalmente termina con un segno grafico simile alla e con uno svolazzo rivolto verso il basso, abbiamo stabilito di trascriverlo sempre (almeno fino a quando non dovessero arrivare nuove regole di indicizzazione che abbiamo chiesto a FS) con "ae", anche nei casi in cui il segno non è evidente o addirittura sembra non essere scritto.
Di seguito alcuni esempi che potreste trovare nei vari batch:
trascrivi Annae
trascrivi Annae Mariae
trascrivi Dorotheae
trascrivi Mariae
trascrivi Theresiae
Riguardo al nome delle madri, che viene riportato sempre al genitivo, e che normalmente termina con un segno grafico simile alla e con uno svolazzo rivolto verso il basso, abbiamo stabilito di trascriverlo sempre (almeno fino a quando non dovessero arrivare nuove regole di indicizzazione che abbiamo chiesto a FS) con "ae", anche nei casi in cui il segno non è evidente o addirittura sembra non essere scritto.
Di seguito alcuni esempi che potreste trovare nei vari batch:
trascrivi Annae
trascrivi Annae Mariae
trascrivi Dorotheae
trascrivi Mariae
trascrivi Theresiae
Ultima modifica di ziadani il martedì 26 marzo 2013, 11:18, modificato 1 volta in totale.
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Soprannomi di famiglia e dicti
Soprannomi di famiglia e dicti
A volte il cognome è seguito da un soprannome di famiglia, indicato dalla parola “dicti” (o sue abbreviazioni): per es. Rossi dicti Bianchi.
Allo stato attuale il soprannome NON va indicizzato.
Se il cognome non è presente ma è scritto dicti seguito dal soprannome di famiglia, indicare quello come cognome.
Es: Anna filia Joannis dicti Rossi ...........
A volte il cognome è seguito da un soprannome di famiglia, indicato dalla parola “dicti” (o sue abbreviazioni): per es. Rossi dicti Bianchi.
Allo stato attuale il soprannome NON va indicizzato.
Se il cognome non è presente ma è scritto dicti seguito dal soprannome di famiglia, indicare quello come cognome.
Es: Anna filia Joannis dicti Rossi ...........
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Tilde e doppia n
Tilde e doppia n
Esiste un segno grafico speciale che fin dal Medioevo veniva utilizzato per indicare un'abbreviazione.
Il segno è questo:
che, a volte, può anche somigliare ad un apostrofo, come in questo caso:
Considerato che spessimo veniva sovrapposto alla lettera n per indicarne il raddoppio, abbiamo concordato che quando la lettara n presenta questa specie di tilde deve essere raddoppiata.
Possiamo trovare questo "raddoppio" in molti nomi propri come ad esempio Joañis, Joaña che andrano trascritti Joannis e Joanna.
Esiste un segno grafico speciale che fin dal Medioevo veniva utilizzato per indicare un'abbreviazione.
Il segno è questo:
che, a volte, può anche somigliare ad un apostrofo, come in questo caso:
Considerato che spessimo veniva sovrapposto alla lettera n per indicarne il raddoppio, abbiamo concordato che quando la lettara n presenta questa specie di tilde deve essere raddoppiata.
Possiamo trovare questo "raddoppio" in molti nomi propri come ad esempio Joañis, Joaña che andrano trascritti Joannis e Joanna.
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Titoli onorifici, professioni, provenienza
Titoli onorifici, professioni, provenienza
- -davanti al nome del padre, spesso, vi è un titolo che non va indicizzato.
Spesso si trova un semplice Dni (Domini=Signor) che deve essere ignorato.
In altri casi vi sono sfilze di superlativi in -issimi e -illimi da ignorare.
- a volta il cognome del padre è seguito dalla professione che non deve essere indicizzata come in questo esempio:
Domini (titolo) Ioannis Antonij (nome) Benvenuti (cognome) Chirugi (professione) huius loci....
- talvolta il cognome del padre è segito dalla sua provenienza come in qesto caso "Decima Augurdentis" : Decima oriveniente da Agordo.
Il cognome da indicizzare darà Decima.
Le incertezze su nomi e cognomi si superano solo imparando i nomi e cercando magari risorse inrete (paginebianche, google book, ecc.) e ricordando gli errori già fatti.
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Ancora sul nome delle madri
Ancora sul nome delle madri
Il cognome della madre non è quasi mai indicato.
Dopo il nome della madre, in genere c'è la parola " jugalium" (coniugi) scritta con qualche svolazzo finale o in altri casi c'è scritto "uxoris eius" o "eius uxoris" (moglie di lui, sua moglie) che, ovviamente, non vanno indicizzati.
Il cognome della madre non è quasi mai indicato.
Dopo il nome della madre, in genere c'è la parola " jugalium" (coniugi) scritta con qualche svolazzo finale o in altri casi c'è scritto "uxoris eius" o "eius uxoris" (moglie di lui, sua moglie) che, ovviamente, non vanno indicizzati.
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Sono i paesi di provenienza e non il nome del battenzando!
Sono i paesi di provenienza e non il nome del battezzando!
A margine (normalmente a sinistra) di ogni atto di battesimo è presente la località di provenienza del battezzato
Mezzano
Siror
Transaqua ora Transacqua
Tonadigo ora Tonadico
Imer
Fiera ora Fiera di Primiero
Solitamente il nome della località è seguito da una specie di parentesi chiusa che lo isola dall'atto vero e proprio.
In altri casi, invece, non è presente la parentesi e lil nome della località è allineato a quello del battezzando, tanto da sembrarne parte integrate, come nel caso qui sotto.
Siror
Ovviamente bisogna prestare la massima attenzione e non attribuire come primo nome del battezzato il nome del paese di provenienza.
A margine (normalmente a sinistra) di ogni atto di battesimo è presente la località di provenienza del battezzato
Mezzano
Siror
Transaqua ora Transacqua
Tonadigo ora Tonadico
Imer
Fiera ora Fiera di Primiero
Solitamente il nome della località è seguito da una specie di parentesi chiusa che lo isola dall'atto vero e proprio.
In altri casi, invece, non è presente la parentesi e lil nome della località è allineato a quello del battezzando, tanto da sembrarne parte integrate, come nel caso qui sotto.
Siror
Ovviamente bisogna prestare la massima attenzione e non attribuire come primo nome del battezzato il nome del paese di provenienza.
Ultima modifica di ziadani il martedì 26 marzo 2013, 16:03, modificato 1 volta in totale.
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