"distrazione"

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MauroTrevisan
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"distrazione"

Messaggio da MauroTrevisan »

[se questo post si dovesse rivelare contro qualche disposizione del forum, ne autorizzo la cancellazione]

Altra puntata della mia epopea delle parrocchie.
Il 26 gennaio scorso (in verità qualche giorno prima, questa è la data della risposta) scrivo a una parrocchia per chiedere di poter consultare i loro registri, mi rispondono con un "non posso lasciare l'accesso all'archivio parrocchiale per disposizioni della Curia". Al che, profondamente perplesso, scrivo alla curia. Il primo febbraio, poi il 24 giugno, poi ancora il 2 settembre, senza avere la benché minima risposta. Poi, ieri, il 19 settembre, mi arriva questa mail dal solito tizio di fine gennaio che esordisce con "L'errata interpretazione del "Regolamento per gli Studiosi" mi aveva indotto ad affermare che la Curia vietava la consultazione diretta dell'archivio ai privati.".

Pfft... seh! a chi la vai a raccontare! Dì pure che hai avuto una bella lavata di capo e la finiamo lì.
Prima riga del regolamento che lui allega alla mail esordisce con un "È possibile accedere ai materiali conservati nell'Archivio parrocchiale per la consultazione di documenti necessari alle ricerche di carattere storico, rispettando le seguenti modalità."
A questo punto o lui ha guardato un regolamento scritto su un pacchetto di patatine, oppure non voleva farmi accedere ai registri.
Comunque sia anche questa storia, peraltro evitabilissima, si è conclusa bene. La ricerca prosegue.
Giuseppe 1881 < Paolo 1851 < Angelo 1817 < Guglielmo 1785 < Domenico 1751 < Antonio 1720c < Santo 1689 < Antonio 1652c < Agnol 1625c < Francesco 1606 < Bernardo < Francesco < Antonio

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ziadani
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Messaggio da ziadani »

Tranquillo, capita spesso.

Pochi giorni fa ho scritto ad una Parrocchia del torinese.
Il Parroco, prontamente, mi rispondeva che non era autorizzato a divulgare le informazioni contenute nei registri parrocchiali (parliamo del '700).
Alla mia risposta nella quale citavo le autorizzazioni del Cancelliere Diocesano, subito si ammorbidiva assicurando, in presenza dell'autorizzazione che viene rilasciata a tutti, la sua piena collaborazione.

gianantonio_pisati
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Messaggio da gianantonio_pisati »

Ce ne sono decine se non centinaia di parroci così... Probabilmente alla tua ennesima mail la Curia gli avrà detto di farti andare perché non volevano più essere stufati dalle tue insistenti mail. D'altronde conoscono bene il detto "Chiedete e vi sarà dato". L'inesistenza è stata sicuramente fondamentale. Bene per te!
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)

cannella55
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Messaggio da cannella55 »

Casi simili se ne contano a decine, io ho quasi risolto facendo amicizia con gli archivisti che conservano gli atti di varie parrocchie, che, alle volte, sono amici dei parroci recalcitranti. Una soluzione all'"italiana", poco etica, ma pazienza.
Nemmeno loro però riescono sempre a scardinare il muro innalzato da alcuni di essi e tutto quello che sanno dire è "Auguri".
Insisti, manda e-mail a valanga, scomoda il vescovo, l'arcivescovo, il cardinale, la curia tutta ed infine...Papa Francesco, che in quanto figlio di immigrati, può darsi abbia un occhio benevolo verso i genealogisti.
Bravo, l'importante è non demordere e mi sembra che qui non siano in tanti quelli disposti a farlo.

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