Regi decreti del regno delle Due Sicilie

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segv
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Regi decreti del regno delle Due Sicilie

Messaggio da segv »

Salve a tutti,
di recente, leggendo delle raccolte di regi decreti del regno delle Due Sicilie, ho notato alcune distinzioni che precedono il nome di coloro che richiedevano i decreti ("don" seguito da titolo nobiliare, "don" semplice, "signore" ed, in alcuni casi, solo il nome senza nessun trattamento).
Hanno forse uno specifico significato sociale o sono semplicemente frutto di cortesia?

Grazie in anticipo e ciao a tutti

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LLUCIO
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Messaggio da LLUCIO »

Ciao.

Guarda l'interessante documento in questo link e dimmi se ti può essere di aiuto.

http://www.storiamediterranea.it/public ... r/r481.pdf

Lucio
Lucio 1963 < Salvatore 1926 < Lucio 1897 < Filippo 1852 < Michele 1821 < Pasquale 1775 < Mariano 1743 < Domenico 1712 ca < Mariano 1682 ca < Domenico 1651 < Pietro 1613 < Francesco 1590 ca < Pietro 1553 ca

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aquilegia2011
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Messaggio da aquilegia2011 »

Esaminando i registri dello Stato Civile dell'Ads di Napoli (Portale degli Antenati), emerge chiaramente che nel Regno delle Due Sicilie Don era un appellativo "trasversale": precedeva il nome di nobili, di professionisti, cittadini che vivevano di rendita (definiti proprietari), impiegati di medio-alto livello, soprattutto se di Casa Reale, ufficiali dell'esercito. Ho trovato il Don anche davanti ai nomi di negozianti, probabilmente assai ricchi. Insomma, tutti tranne le classi più umili.
Sono Giulia e svolgo le mie ricerche qui: Isernia, Napoli, Caserta, Gaeta, Palermo, Messina, Roma, Firenze, Arezzo, Isola d'Elba, Perugia, Macerata, Ancona, Milano, Como, Bergamo, Lugano/Svizzera, Pirano/Istria

segv
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Messaggio da segv »

Avevo sentito della trasversalità dei trattamenti, ma credevo che in un decreto ufficiale del re l' uso dei trattamenti fosse più rigido...

@LLUCIO: il testo è senza dubbio interessante...mi chiedevo: lì si parla di concessione del "titolo" di don, dunque per impiegarlo (almeno in un decreto reale) bisognava, obbligatoriamente, ottenere un riconoscimento in tal senso (pagando, a quanto pare...)?

Grazie a tutti e ciao

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LLUCIO
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Messaggio da LLUCIO »

Penso che nel corso degli anni l'importanza del titolo sia andata sempre più scemando, allargandosi nell'uso comune anche alle persone importanti solo perché facoltose anche se non in possesso del requisito della nomina "ufficiale" come era in origine. Concordo quindi con quanto ha scritto aquilegia2011.
Nella mia ricerca sino ad oggi ho trovato più volte alcuni miei antenati siciliani chiamati con questo appellativo a fine '700, ma a quanto mi risulta fino ad oggi erano benestanti nel senso di possidenti di beni (terreni in particolare) e nulla più.
Lucio 1963 < Salvatore 1926 < Lucio 1897 < Filippo 1852 < Michele 1821 < Pasquale 1775 < Mariano 1743 < Domenico 1712 ca < Mariano 1682 ca < Domenico 1651 < Pietro 1613 < Francesco 1590 ca < Pietro 1553 ca

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aquilegia2011
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Messaggio da aquilegia2011 »

a riprova dell'uso generalizzato di Don, segue il link con il lungo elenco dei generali ed ufficiali dell'esercito e della marina del Regno delle Due Sicilie nel 1846 http://books.google.it/books?id=ttYYAAA ... &q&f=false
Tranne S. A. R. il Principe di Salerno, per tutti gli altri il nome è sempre preceduto da D., vale a dire Don
Sono Giulia e svolgo le mie ricerche qui: Isernia, Napoli, Caserta, Gaeta, Palermo, Messina, Roma, Firenze, Arezzo, Isola d'Elba, Perugia, Macerata, Ancona, Milano, Como, Bergamo, Lugano/Svizzera, Pirano/Istria

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MdeChamfort1
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Messaggio da MdeChamfort1 »

Com'è stato sottolineato più volte, il titolo di Don come quello di Magnifico, nel Regno delle Due Sicilie, era un titolo di nomina regia. Con la fine del '700 è passato ad indicare come giustamente ha rimarcato Aquilegia, qualsiasi persona di ceto abbiente, benestante o che per qualche particolare merito personale si distinguesse dal volgo. L'uso di don o donna, però, con il passare dei secoli si è talmente diffuso che è diventata una semplice forma di rispetto, come il nostro signore o signora. Nel napoletano, ancora oggi, ci si rivolge alle persone anziane con il titolo di don.
Permettetemi un off topic... Ciaooooo Aquilegiaaa !!! :lol:
Fabio 1969 > Fausto 1939 > Attilio 1896 > Vincenzo 1867 > Giuseppe Pasquale 1809 > Gregorio 1777 > Pasquale 1738 > ??? ... work in progress

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LLUCIO
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Messaggio da LLUCIO »

aquilegia2011 ha scritto:a riprova dell'uso generalizzato di Don, segue il link con il lungo elenco dei generali ed ufficiali dell'esercito e della marina del Regno delle Due Sicilie nel 1846 http://books.google.it/books?id=ttYYAAA ... &q&f=false
Tranne S. A. R. il Principe di Salerno, per tutti gli altri il nome è sempre preceduto da D., vale a dire Don
Questa è comunque una consuetudine che penso sia in vigore ancora adesso e credo sia strettamente collegata al grado ricoperto. Trae origine dal fatto che in passato l'accesso alla carriera militare nei gradi di comando era impossibile senza essere almeno nobiluomo.
Infatti, mi sembra che ancora oggi tutti gli ufficiali dell'esercito italiano possono fregiarsi del titolo di nobiluomo (N.H.) pur senza avere ascendenze nobili. A me è capitato di vederlo utilizzato soprattutto nella corrispondenza durante il servizio di leva militare.
Lucio 1963 < Salvatore 1926 < Lucio 1897 < Filippo 1852 < Michele 1821 < Pasquale 1775 < Mariano 1743 < Domenico 1712 ca < Mariano 1682 ca < Domenico 1651 < Pietro 1613 < Francesco 1590 ca < Pietro 1553 ca

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aquilegia2011
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Messaggio da aquilegia2011 »

Ne approfitto per introdurre un'ulteriore definizione: gentildonna (ed ovviamente gentiluomo).
In diversi atti dello Stato Civile di Napoli - sempre di epoca borbonica - una mia quadrisavola è indicata così: Donna Rachele La Scala, gentildonna. Sua figlia Giulia, nata da lei e da un ufficiale del corpo sanitario dell'esercito solo con l'appellativo di Donna. Cosa aveva Rachele in più? Grazie,
Sono Giulia e svolgo le mie ricerche qui: Isernia, Napoli, Caserta, Gaeta, Palermo, Messina, Roma, Firenze, Arezzo, Isola d'Elba, Perugia, Macerata, Ancona, Milano, Como, Bergamo, Lugano/Svizzera, Pirano/Istria

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