Nome, Cognome e libera scelta
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Nome, Cognome e libera scelta
Carissimo Luca e Gentili Utenti del Forum,
non si parla d'altro nei forum di genealogia e storia di famiglia. Non ho parole per commentare una legge folle. Non ho nulla contro le donne, ma i figli devono portare il cognome del papà, salvo casi particolari.
Il doppio cognome? Immaginate per un solo istante un uomo e una donna entrambi con doppio cognome. Il figlio avrà 4 cognomi?
Per favore...
Gaetano Petrillo
non si parla d'altro nei forum di genealogia e storia di famiglia. Non ho parole per commentare una legge folle. Non ho nulla contro le donne, ma i figli devono portare il cognome del papà, salvo casi particolari.
Il doppio cognome? Immaginate per un solo istante un uomo e una donna entrambi con doppio cognome. Il figlio avrà 4 cognomi?
Per favore...
Gaetano Petrillo
Caro Gaetano, immaginavo che l'articolo a cui ti riferisci
http://www.bertotti.it/genealogia/modul ... =0&thold=0
avrebbe suscitato dubbi e perplessità se non addirittura scandalo ed in effetti una vecchia proposta parlava di poter portare il doppio cognome, prima quello del padre e poi e facoltativamente quello della madre. In questa ipotesi il figlio avrebbe sempre e solo ereditato i primi cognomi dei genitori ovvero quelli dei padri dei genitori ed in questo modo si sarebbe garantito una certa "facilità" in un'eventuale ricostruzione genealogica.
Ora però si sta discutendo la "facoltatività" dell'attribuzione del cognome del padre o della madre, prova ad immaginare tra cento anni voler ricostruire la genealogia di una persona, sarebbe il caos più completo.
Ad ogni modo io ho riportato l'articolo così com'era e quindi è da verificare se quanto detto risulta esatto e se anche fosse poi effettivamente andranno ad approvare un simile disegno di legge, ne sentivo parlare ancora quindici anni fa e quindi confido sul buon senso dei nostri governanti.
Ciao
http://www.bertotti.it/genealogia/modul ... =0&thold=0
avrebbe suscitato dubbi e perplessità se non addirittura scandalo ed in effetti una vecchia proposta parlava di poter portare il doppio cognome, prima quello del padre e poi e facoltativamente quello della madre. In questa ipotesi il figlio avrebbe sempre e solo ereditato i primi cognomi dei genitori ovvero quelli dei padri dei genitori ed in questo modo si sarebbe garantito una certa "facilità" in un'eventuale ricostruzione genealogica.
Ora però si sta discutendo la "facoltatività" dell'attribuzione del cognome del padre o della madre, prova ad immaginare tra cento anni voler ricostruire la genealogia di una persona, sarebbe il caos più completo.
Ad ogni modo io ho riportato l'articolo così com'era e quindi è da verificare se quanto detto risulta esatto e se anche fosse poi effettivamente andranno ad approvare un simile disegno di legge, ne sentivo parlare ancora quindici anni fa e quindi confido sul buon senso dei nostri governanti.

Ciao
Ecco la notizia riportata proprio dal sito del Senato
http://www.senato.it/notizie/21397/8075 ... chivio.htm
2006 Settembre
Lunedì 18
Il cognome della moglie e dei figli: domani in Senato la nuova legge
Dichiarazione del sen. Cesare Salvi, relatore dei disegni di legge
Domani alle ore 15 la commissione Giustizia del Senato inizierà l'esame dei disegni di legge in materia di cognome della moglie e dei figli.
All'esame della commissione sono attualmente tre disegni di legge presentati da senatrici e senatori dell'Ulivo e di Rifondazione comunista, nei quali si propone di modificare l'attuale disciplina.
Per quanto concerne il cognome della moglie, i disegni di legge propongono di abrogare le norme del Codice Civile in base alle quali la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito.
Per quanto concerne il cognome dei figli, si prospettano diverse soluzioni: secondo il disegno di legge del sen. Caprili, il figlio assume il cognome della madre; secondo quello che vede come prima firmataria la sen. Vittoria Franco i genitori decidono se attribuire il cognome del padre, quello della madre, ovvero entrambi, nell'ordine determinato di comune accordo. In caso di mancato accordo tra i genitori, il figlio assume i cognomi di entrambi in ordine alfabetico.
Il relatore, il presidente della commissione Cesare Salvi, ha ricordato che la modifica dell'attuale legislazione è stata richiesta dalla Corte di Cassazione e dalla Corte Costituzionale, in conformità con il principio della parità coniugale previsto dalla Costituzione e con quanto richiesto dalla recente normativa internazionale: «Si tratta - ha detto il sen. Salvi - di un adempimento che elimina l'ultimo residuo della concezione patriarcale della famiglia rimasto dopo la riforma del diritto di famiglia del 1975. Del resto la legislazione europea si è evoluta proprio in tal senso: basti ricordare, da ultima, la novella del codice civile entrata in vigore in Francia nel gennaio 2005. Mi auguro che su questa proposta possa realizzarsi in tempi breve un'ampia convergenza parlamentare».
E' interessante, a questo punto, osservare quanto accade nel resto d'Europa.
In Spagna vige la regola del doppio cognome. Il padre e la madre possono accordarsi sull'ordine dei cognomi da dare al primogenito. In assenza di accordo al figlio viene attribuito il primo cognome del padre unito al primo cognome della madre. Il figlio, divenuto maggiorenne, può proporre istanza per l'inversione dell'ordine dei cognomi.
In Germania i coniugi possono scegliere il cognome della famiglia o optare per il mantenimento dei rispettivi cognomi. Il coniuge il cui cognome non è stato scelto come cognome della famiglia può aggiungere il proprio a quest'ultimo. Se i genitori non scelgono, ai figli viene attribuito o il cognome del padre o quello della madre, in base ad un'intesa tra genitori. Se questa non c'è, il Tribunale richiede a uno dei genitori di scegliere il cognome del bambino. Se la scelta non viene effettuata, al bambino viene attribuito il cognome del genitore al quale il Tribunale aveva demandato la determinazione.
In Inghilterra e Galles vige la massima libertà di scelta: si può attribuire alla prole il cognome del padre o quello della madre o di entrambi. Si può addirittura scegliere un cognome diverso da quello dei genitori. Nella pratica prevale l'attribuzione de cognome del padre.
In Francia i genitori possono scegliere il cognome da attribuire al figlio: o quello paterno o quello materno, o quello di entrambi nell'ordine da loro stessi scelto, con il limite di un solo cognome per ciascuno. Se la scelta non è effettuata l'ufficiale di Stato civile attribuire al bambino il cognome del genitore nei confronti del quale è stata accertata l'affiliazione. Se l'affiliazione è accertata nei confronti di entrambi i genitori al bambino viene attribuito il cognome del padre.
In Belgio se l'affiliazione è accertata nei confronti del padre o contemporaneamente nei confronti del padre e della madre, il bambino assume il cognome del padre.
In Svizzera il cognome coniugale è quello del marito. La moglie può dichiarare di voler mantenere il proprio cognome, anteponendolo a quello coniugale. I coniugi possono richiedere l'autorizzazione a portare il cognome della sposa. L'istanza è accolta se fondata su motivi degni di rispetto. Il bambino, figlio di genitori sposati, assume il cognome della famiglia. In caso contrario, porta il cognome della madre.
ed è datata ancora 18 settembre 2006 e prevedeva per il giorno seguente l'inizio dell'esame del ddl da parte della Commissione Giustizia del Senato.
A tutt'oggi non mi risulta sia stata approvata e quindi bisognerebbe vedere le eventuali modifiche apportate o se come tante altre cose è caduta nel dimenticatoio, certo però che anche in altri Paesi d'Europa non scherzano.
Vedremo come andrà a finire, se finirà!!!
Ciao
http://www.senato.it/notizie/21397/8075 ... chivio.htm
2006 Settembre
Lunedì 18
Il cognome della moglie e dei figli: domani in Senato la nuova legge
Dichiarazione del sen. Cesare Salvi, relatore dei disegni di legge
Domani alle ore 15 la commissione Giustizia del Senato inizierà l'esame dei disegni di legge in materia di cognome della moglie e dei figli.
All'esame della commissione sono attualmente tre disegni di legge presentati da senatrici e senatori dell'Ulivo e di Rifondazione comunista, nei quali si propone di modificare l'attuale disciplina.
Per quanto concerne il cognome della moglie, i disegni di legge propongono di abrogare le norme del Codice Civile in base alle quali la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito.
Per quanto concerne il cognome dei figli, si prospettano diverse soluzioni: secondo il disegno di legge del sen. Caprili, il figlio assume il cognome della madre; secondo quello che vede come prima firmataria la sen. Vittoria Franco i genitori decidono se attribuire il cognome del padre, quello della madre, ovvero entrambi, nell'ordine determinato di comune accordo. In caso di mancato accordo tra i genitori, il figlio assume i cognomi di entrambi in ordine alfabetico.
Il relatore, il presidente della commissione Cesare Salvi, ha ricordato che la modifica dell'attuale legislazione è stata richiesta dalla Corte di Cassazione e dalla Corte Costituzionale, in conformità con il principio della parità coniugale previsto dalla Costituzione e con quanto richiesto dalla recente normativa internazionale: «Si tratta - ha detto il sen. Salvi - di un adempimento che elimina l'ultimo residuo della concezione patriarcale della famiglia rimasto dopo la riforma del diritto di famiglia del 1975. Del resto la legislazione europea si è evoluta proprio in tal senso: basti ricordare, da ultima, la novella del codice civile entrata in vigore in Francia nel gennaio 2005. Mi auguro che su questa proposta possa realizzarsi in tempi breve un'ampia convergenza parlamentare».
E' interessante, a questo punto, osservare quanto accade nel resto d'Europa.
In Spagna vige la regola del doppio cognome. Il padre e la madre possono accordarsi sull'ordine dei cognomi da dare al primogenito. In assenza di accordo al figlio viene attribuito il primo cognome del padre unito al primo cognome della madre. Il figlio, divenuto maggiorenne, può proporre istanza per l'inversione dell'ordine dei cognomi.
In Germania i coniugi possono scegliere il cognome della famiglia o optare per il mantenimento dei rispettivi cognomi. Il coniuge il cui cognome non è stato scelto come cognome della famiglia può aggiungere il proprio a quest'ultimo. Se i genitori non scelgono, ai figli viene attribuito o il cognome del padre o quello della madre, in base ad un'intesa tra genitori. Se questa non c'è, il Tribunale richiede a uno dei genitori di scegliere il cognome del bambino. Se la scelta non viene effettuata, al bambino viene attribuito il cognome del genitore al quale il Tribunale aveva demandato la determinazione.
In Inghilterra e Galles vige la massima libertà di scelta: si può attribuire alla prole il cognome del padre o quello della madre o di entrambi. Si può addirittura scegliere un cognome diverso da quello dei genitori. Nella pratica prevale l'attribuzione de cognome del padre.
In Francia i genitori possono scegliere il cognome da attribuire al figlio: o quello paterno o quello materno, o quello di entrambi nell'ordine da loro stessi scelto, con il limite di un solo cognome per ciascuno. Se la scelta non è effettuata l'ufficiale di Stato civile attribuire al bambino il cognome del genitore nei confronti del quale è stata accertata l'affiliazione. Se l'affiliazione è accertata nei confronti di entrambi i genitori al bambino viene attribuito il cognome del padre.
In Belgio se l'affiliazione è accertata nei confronti del padre o contemporaneamente nei confronti del padre e della madre, il bambino assume il cognome del padre.
In Svizzera il cognome coniugale è quello del marito. La moglie può dichiarare di voler mantenere il proprio cognome, anteponendolo a quello coniugale. I coniugi possono richiedere l'autorizzazione a portare il cognome della sposa. L'istanza è accolta se fondata su motivi degni di rispetto. Il bambino, figlio di genitori sposati, assume il cognome della famiglia. In caso contrario, porta il cognome della madre.
ed è datata ancora 18 settembre 2006 e prevedeva per il giorno seguente l'inizio dell'esame del ddl da parte della Commissione Giustizia del Senato.
A tutt'oggi non mi risulta sia stata approvata e quindi bisognerebbe vedere le eventuali modifiche apportate o se come tante altre cose è caduta nel dimenticatoio, certo però che anche in altri Paesi d'Europa non scherzano.
Vedremo come andrà a finire, se finirà!!!
Ciao
A questo indirizzo
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/f ... &id=242042
se guardi dove è scritto ALLEGATO puoi vedere che in data 17 gennaio 2007 erano ancora in Commissione Giustizia del Senato e ancora, il Disegno di Legge, subiva diverse modifiche.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/f ... &id=242042
se guardi dove è scritto ALLEGATO puoi vedere che in data 17 gennaio 2007 erano ancora in Commissione Giustizia del Senato e ancora, il Disegno di Legge, subiva diverse modifiche.
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Cognomi doppi
Carissimi,
ho provato a fare il mio albero geneaologico con i doppi cognomi!
Se la legge passa, srà finito il tempo delle intuizioni e anche quello delle deduzioni!
Saremo costretti a lavorare con i certificati alla mano sperando di averli tutti e che beghe di famiglia non abbiano indotto le persone a cambiare, invertire, inventare un cognome nuovo, per atto notarile!
vi saluto
borgazitefr
ho provato a fare il mio albero geneaologico con i doppi cognomi!
Se la legge passa, srà finito il tempo delle intuizioni e anche quello delle deduzioni!
Saremo costretti a lavorare con i certificati alla mano sperando di averli tutti e che beghe di famiglia non abbiano indotto le persone a cambiare, invertire, inventare un cognome nuovo, per atto notarile!
vi saluto
borgazitefr
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- Iscritto il: domenica 17 ottobre 2004, 13:14
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- Giovanna Maria
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Come al solito invece di pensare alle cose serie si perdono tempo e denaro dei contribuenti per dirimere false questioni. Un malcelato retro femminismo invoca eguaglianza "formale" ma si guarda bene dal porporre una reale eguaglianza "sostanziale".
Genealogicamente parlando se uno di questi "disegnini" di legge dovesse passare sarebbe il caos, ma se consideriamo che l'applicazione di una norma di questo genere non potrebbe comunque essere retroattiva non ci resta che lasciare la patata bollente ai nostri discendenti (sempre che si interessino di genealogia e non si accontentino invece di tutto il lavoro che abbiamo già fatto per loro...!)
Ciao Giovanna
Genealogicamente parlando se uno di questi "disegnini" di legge dovesse passare sarebbe il caos, ma se consideriamo che l'applicazione di una norma di questo genere non potrebbe comunque essere retroattiva non ci resta che lasciare la patata bollente ai nostri discendenti (sempre che si interessino di genealogia e non si accontentino invece di tutto il lavoro che abbiamo già fatto per loro...!)
Ciao Giovanna
Il gelso ombreggia ancora/il tuo ruscello/ed una bella lavandaia bruna,
che sulla pietra cancella/i segni del passato.
che sulla pietra cancella/i segni del passato.
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