Brasile-Italia, genealogie e cittadinanza

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Vincenzo50
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Messaggio da Vincenzo50 »

come volevi fare per quanto riguarda l' sms?

vincenzo

luorui
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Messaggio da luorui »

non sapevo dove inserirlo, ma interessante articolo oggi sul corriere:
Val di Zoldo, il paese con 3.000 abitanti (più 1.600 immigrati brasiliani)
Arrivano sostenendo di essere discendenti di italiani e in forza di una circolare del 2007 sullo «iure sanguinis», hanno diritto alla cittadinanza. I dubbi del sindaco: «Le carte che ci presentano sono sempre autentiche?»
http://www.corriere.it/cronache/18_febb ... 8c8b.shtml

che tristezza :(

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LeVit
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Messaggio da LeVit »

Sono nipoti e pronipoti di Italiani emigrati alla fine dell'800, che non hanno mai rinunciato alla cittadinanza italiana.
Una legge dello stato Italiano, (non certo una circolare del 2007!), gli permette di riottenere la cittadinanza.
Non capisco. Dove è lo scandalo? Che cosa pensiamo che ci stiano rubando?

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ziadani
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Messaggio da ziadani »

Lo scandalo è nei sistemi che usano, sia i richiedenti sia gli intermediari.
Per la maggior parte l'amor patrio sia chiama Schengen.

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LeVit
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Messaggio da LeVit »

E' molto probabile che l'amor patrio si chiami Schengen. Ma se il nipote di un mio compaesano si preoccupa di procurarsi legalmente un passaporto italiano, per poter mandare con più facilità i suoi figli a studiare o a cercar lavoro in Finlandia o a Cipro, o in Islanda, dove è il problema?
I documenti falsi (se è vero che ci sono) e gli intermediari che se ne approfittano, sono un'altra cosa.

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ziadani
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Messaggio da ziadani »

vlepore47 ha scritto:I documenti falsi (se è vero che ci sono) e gli intermediari che se ne approfittano, sono un'altra cosa.
beh, i falsi ci sono: ne parlano le cronache giudiziarie e gli intermediari truffaldini li abbiamo visti anche noi qui.

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LeVit
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Messaggio da LeVit »

Quanti saranno i discendenti degli oltre 1000 emigrati dal mio paese in Argentina e Brasile dal 1878 al 1900? Forse altrettanti degli attuali 10000 residenti. E se tutti facessero domanda di cittadinanza, nasce un problema per gli uffici anagrafe o per i consolati. Cercherò di vigilare per evitare truffe e approfittatori, ma di certo non mi metto a piangere!
Capisco che da un po' di tempo siamo ossessionati dagli "stranieri" e alla fine si può far fuoco con qualsiasi cosa. Ma non sull'antico diritto di cittadinanza "jure sanguinis"!.
L'art. 7 della legge n. 555 del 13 giugno 1912 dice:
« Salvo speciali disposizioni da stipulare con trattati internazionali il cittadino italiano nato e residente in uno stato estero, dal quale sia ritenuto proprio cittadino per nascita, conserva la cittadinanza italiana, ma divenuto maggiorenne o emancipato, può rinunziarvi. » Se non ha rinunciato, conserva la cittadinanza italiana! Non avrei mai pensato che su questo principio ci fosse di che discutere.

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ziadani
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Messaggio da ziadani »

Nessuno discute sui principi, forse si può discutere sui modi.
Credi che i 1600 residenti del paesino citato dall'articolo siano tutti discendenti di emigranti di quel luogo?

cannella55
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Re: Brasile-Italia, genealogie e cittadinanza

Messaggio da cannella55 »

Nella mia beata ingenuità, non ho mai pensato che il sito potesse essere sfruttato in modo non corretto e per non pagare il giusto a chi si interessa di cittadinanza o altro relativo al nostro Paese.
Succede continuamente anche negli Archivi diocesani, dove ormai i ricercatori ingaggiati e pagati, che si appoggiano agli archivisti, gratis, sono molteplici.
Sinceramente, non so che cosa penserei se fossi in Brasile o in Argentina.
Ho amici con la doppia cittadinanza ,che non sono venuti da noi per cambiare vita, ma che continuano la loro, nel posto, che reputano la loro Patria.
Per alcuni si tratta di un motivo sentimentale, del fatto di essere "sdoppiati"tra una realtà, che li identifica come brasiliani, argentini, cileni ecc ed un retaggio antico, che li connota come italiani, di origine.
Non so neppure come potrebbero sfruttare la cittadinanza italiana:per il lavoro? Non credo proprio.Per far studiare i figli? Ci vogliono un sacco di soldi in Italia, dove l'istruzione non è gratuita, in linea di massima e dove il mantenimento sarebbe improponibile.
Forse, è solo una ancora di salvezza, che non useranno mai.
Resta il fatto, che l'occhio lungo dello Staff e dell'Amministratore, avvezzi a scoprire impicci, avrà sicuramente notato delle anomalie, che, come tali, andavano e andranno stoppate.

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