termine possidente
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termine possidente
Buonasera a tutti e..buon anno in anticipo....
continuo a trovare sui registri il termine possidente e non il lavoro svolto
dalla persona...
Possidente era colui o colei che aveva anche solo un terreno od una casa
oppure a metà '800 era sottintesa una persona benestante in tutti i sensi?
Grazie
Cristiana
continuo a trovare sui registri il termine possidente e non il lavoro svolto
dalla persona...
Possidente era colui o colei che aveva anche solo un terreno od una casa
oppure a metà '800 era sottintesa una persona benestante in tutti i sensi?
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- viviesse
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Questo in teoria. Nella pratica spesso veniva indicato il benestante anche se non viveva esclusivamente di rendita. Nella mia famiglia, agli inizi dell'800, talvolta l'indicazione era possidente, talvolta benestante, altre volte "oste", che poi era l'attività esercitata prevalentemente dai miei antenati dell'epoca. Poichè nella mia zona nella stragrande maggioranza l'attività era di bracciante o di contadino, quando qualcuno aveva delle proprietà era quasi sempre qualificato come possidente, ma non era detto che potesse esimersi dal lavorare. Un po' come adesso un dirigente è visto da un operaio: non lavora manualmente, ma svolge un lavoro comunque.Kaharot ha scritto:Il termine indicava colui che oggi noi diremmo "vive di rendita", cioè chi possedeva terreni e case dati in fitto, da cui ricavava un profitto senza dover lavorare.
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Ai vivi si deve del rispetto: ai morti non si deve altro che la verità. (Voltaire)
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Giusto l'altro giorno ho letto per una mia parente acquisita: agricoltrice possidente.
Lei era vedova e anziana (per il tempo), io ipotizzo che il marito le avesse lasciato magari un paio di campi, che però lavoravano. Ora non so se alla sua età lei li lavorasse ancora, ma so che il figlio dovette chiedere il permesso di non fare la seconda pubblicazione di matrimonio per poter avere più velocemente la dote della sposa e pagare dei debiti a una ditta (lui era falegname), mi sono domandata come mai la madre possidente non lo aiuti con i debiti (e magari lo fa, non lo sappiamo), ma forse quel possidente era proprio solo qualcosa per distinguerli da coloro che lavoravano senza essere proprietari.
Lei era vedova e anziana (per il tempo), io ipotizzo che il marito le avesse lasciato magari un paio di campi, che però lavoravano. Ora non so se alla sua età lei li lavorasse ancora, ma so che il figlio dovette chiedere il permesso di non fare la seconda pubblicazione di matrimonio per poter avere più velocemente la dote della sposa e pagare dei debiti a una ditta (lui era falegname), mi sono domandata come mai la madre possidente non lo aiuti con i debiti (e magari lo fa, non lo sappiamo), ma forse quel possidente era proprio solo qualcosa per distinguerli da coloro che lavoravano senza essere proprietari.
~ Gloria ~
- dgionco
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In Veneto (ogni regione ha le sue usanze terminologiche) c'erano i "benestanti," che vivevano di rendita e i "villici" o "agricoltori" o "lavoratori di terra" che vivevano lavorando la terra.
Gli altri mestieri erano molto rari.
I "possidenti" potevano appartenere ad entrambe le categorie.
C'erano i possidenti che vivevano di rendita, ma anche i possidenti che vivevano lavorando la propria terra.
La maggior parte dei "villici", però, non possedeva la terra che lavorava, ma lavorava per i "benestanti", i quali fornivano loro anche la casa in cui vivere.
Quando il contratto (mezzadria o altro) di lavoro cessava, dovevano cercarsi un altro committente, un'altra casa da abitare, altra terra da lavorare.
Per quanto riguarda le nostre ricerche genealogiche, i benestanti e i possidenti erano famiglie che normalmente abitavano sempre nello stesso luogo, per cui i dati si trovano sui registri della stessa parrocchia per molte generazioni.
I villici, invece, cambiavano spesso luogo di residenza, il che rende le ricerche genealogiche molto più difficili, in quanto sui registri parrocchiali non si dice mai dove emigrò una famiglia né (tranne eccezioni) da dove proveniva.
Inoltre basta un parroco che non renda consultabili i registri per bloccare tutta la ricerca.
Gli altri mestieri erano molto rari.
I "possidenti" potevano appartenere ad entrambe le categorie.
C'erano i possidenti che vivevano di rendita, ma anche i possidenti che vivevano lavorando la propria terra.
La maggior parte dei "villici", però, non possedeva la terra che lavorava, ma lavorava per i "benestanti", i quali fornivano loro anche la casa in cui vivere.
Quando il contratto (mezzadria o altro) di lavoro cessava, dovevano cercarsi un altro committente, un'altra casa da abitare, altra terra da lavorare.
Per quanto riguarda le nostre ricerche genealogiche, i benestanti e i possidenti erano famiglie che normalmente abitavano sempre nello stesso luogo, per cui i dati si trovano sui registri della stessa parrocchia per molte generazioni.
I villici, invece, cambiavano spesso luogo di residenza, il che rende le ricerche genealogiche molto più difficili, in quanto sui registri parrocchiali non si dice mai dove emigrò una famiglia né (tranne eccezioni) da dove proveniva.
Inoltre basta un parroco che non renda consultabili i registri per bloccare tutta la ricerca.
- pietrosalpa
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Il mio quartavolo quando è deceduto (1846) risultava "bettolante" come mestiere/professione e "possidente" come condizione.
Nanni > Antonio > Giovanni > Simone > Giovanni > Simone 1654 > Giovanni Maria 1671 > Sinibaldo Innocentio Antonio 1696 > Francesco Andrea 1740 > Sinibaldo 1773 > Francesco Giuseppe 1827 > Angiolo Pietro Sinibaldo 1865 > Mario 1895 > Angiolo 1924 > Mario 1954
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Infatti possidente era una condizione e non un mestiere, ed era trasversale a diversi tipi di mestiere. In pratica, chi aveva proprietà e aveva una condizione diversa da quella prevalente di "miserabilità" era considerato possidente, sia che questa gli assicurasse una vita agiata, sia una vita un po' meno grama della media.mariocap ha scritto:Il mio quartavolo quando è deceduto (1846) risultava "bettolante" come mestiere/professione e "possidente" come condizione.
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- viviesse
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Si vede che il concetto era labile e sfumato e magari l'interpretazione dipendeva da chi aveva steso l'atto.wiwa ha scritto:però stesso comune atti di nascita dei figli: da parte bisnonno, pur avendo casa e terreni veniva indicato sempre il mestiere ( cuoco, contadino ecc.) da parte bisnonna casa e terreni si trova possidente o cameriere.
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