nomi certificati battesimo
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nomi certificati battesimo
quando in un certificato di battesimo si trovano più nomi, abitualmente quale è il principale che lo ha contrassegnato per tutta la vita?
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Re: nomi certificati battesimo
Quello con cui lo chiamavano in casa, cioè "boh", non si può dire. Generalmente sarebbe il primo fra i nomi, ma non sempre è così, a volte i nomi di battesimo non corrispondono con i nomi rivelati all'anagrafe civile. Giuridicamente valgono solo i nomi rivelati all'anagrafe e nell'ordine presente sul registro anagrafico.giorgio51 ha scritto:quando in un certificato di battesimo si trovano più nomi, abitualmente quale è il principale che lo ha contrassegnato per tutta la vita?
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K.
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nello stato pontificio, marca di Ancona, la situazione era molto ordinata.
il nome primo era quello da usarsi.
i successivi richiamavano i santi o omaggiavano i parenti.
poteva esserci la necessità di iniziare a usare il secondo o terzo in caso di omonimia nella famiglia, ma in pratica non avveniva mai.
nessun padre chiamava il figlio come se stesso. questa poi è diventata una norma della legge italiana.
Anche i nomi da tramandare (quelli a cui si tiene che ci sia sempre uno in vita con quel nome) si davano solo quando il nonno era in prossimità di morte: il vecchio e il neonato omonime vivevano poco tempo in contemporanea.
Per le femmine che iniziano con Maria+X (es: Maria Francesca) invece sembra che fosse il secondo nome X, essendoci il religiosissimo auspicio che porta a imporre Maria su tutte. Nella mia esperienza ho collezionato davvero tanti casi di X che ho poi trovato battezzata come Maria+X
il nome primo era quello da usarsi.
i successivi richiamavano i santi o omaggiavano i parenti.
poteva esserci la necessità di iniziare a usare il secondo o terzo in caso di omonimia nella famiglia, ma in pratica non avveniva mai.
nessun padre chiamava il figlio come se stesso. questa poi è diventata una norma della legge italiana.
Anche i nomi da tramandare (quelli a cui si tiene che ci sia sempre uno in vita con quel nome) si davano solo quando il nonno era in prossimità di morte: il vecchio e il neonato omonime vivevano poco tempo in contemporanea.
Per le femmine che iniziano con Maria+X (es: Maria Francesca) invece sembra che fosse il secondo nome X, essendoci il religiosissimo auspicio che porta a imporre Maria su tutte. Nella mia esperienza ho collezionato davvero tanti casi di X che ho poi trovato battezzata come Maria+X
by Marcas
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Anch'io mi sono chiesto più volte come si chiamassero fra loro i miei antenati, proprio perché ho avuto esempi più recenti nel tempo di parenti registrati in un modo e chiamati in un altro.
Il caso più antico documentato è quello del mio trisnonno, sulla cui tomba si legge "Giovanni Battista", ma che ho scoperto avere Pietro come primo nome (e lui si firmava Battista).
Il caso più antico documentato è quello del mio trisnonno, sulla cui tomba si legge "Giovanni Battista", ma che ho scoperto avere Pietro come primo nome (e lui si firmava Battista).
Io 1975>Papà 1944>Nonno 1914>Giuseppe 1889>Pietro 1861>Antonio 1824>Lorenzo 1794>Antonio 1762>Giovanni 1720>Domenico 1679>Bartolomeo 1647>Domenico 1615>Bartolomeo 1583>Nicolò 1556>Bartolomeo 1495 ca>Nicolò 1470 ca>Polo 1440 ca>Nicolò 1410 ca
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Non scordiamo che fino a qualche decennio fa (perlomeno qua in sicilia) nessuno dei figli chiamava QUASI MAI per nome il proprio padre o la propria madre (era una forma di rispetto)Tegani ha scritto:Anch'io mi sono chiesto più volte come si chiamassero fra loro i miei antenati, proprio perché ho avuto esempi più recenti nel tempo di parenti registrati in un modo e chiamati in un altro.
Il caso più antico documentato è quello del mio trisnonno, sulla cui tomba si legge "Giovanni Battista", ma che ho scoperto avere Pietro come primo nome (e lui si firmava Battista).
Gli si dava semplicemente del voi (vossì in siciliano.
Certo il nome lo sapevano ci mancherebbe.. ma ho voluto specificare questo, che l'uso quotidiano dei nomi era molto raro...quindi in una famiglia ci si chiamava per nome solo tra fratelli e sorelle (e li magari scappava il nomignolo), ma rarissimamente (se non addirittura mai) tra figli e genitori
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Premessa: in un ambito nel quale la decisione poteva essere influenzata da mille fattori diversi (influenza dei costumi del luogo, pressioni familiari, rapporti personali con sacerdoti o signorie particolari, mode dell'epoca, libera scelta dei genitori....) pur restando di base il meccanismo che vedeva privilegiati i nomi dei nonni, dei fratelli premorti e dei padrini di battesimo, in considerazione del fatto che nel medesimo territorio ad epoca diversa possono corrispondere usi o caratteristiche diverse non è corretto considerare questo argomento sulla base di una regola fissa poichè in realtà gli ordini che pur rigidamente possono venire applicati sono spesso disattesi soprattutto in quegli ambiti familiari in cui non si riscontri la necessità di ingraziarsi un particolare personaggio.
L'uso di una o più regole, anche nell'ambito territoritoriale dello stato pontificio, che l'opinione comune potrebbe ritenere tout court territorio d'applicazione becera e retriva, in realtà può trovarsi disapplicato come in qualunque altra regione.
Un antenato nato alla fine dell'ottocento (dopo l'istituzione dello stato civile) registrato in comune e battezzato Giocondo Gregorio Eugenio è sempre stato chiamato solo Eugenio e si firmava anche negli atti ufficiali (matrimonio in chiesa, alcune vendite di terreni, testamento) come Gregorio Eugenio, fino alla lapide su cui è scritto solo Eugenio, mai usando il primo nome di Giocondo, che oltretutto non corrispondeva a nessun nonno, padrino, zio, parroco, amico o altri ma aveva avuto, nelle intenzione della madre, che lo aveva scelto liberamente come sempre testimoniato dai suoi fratelli, figli e nipoti, solo un ruolo apotropaico (avrebbe dovuto portargli fortuna allontanando tristezza e infelicità).
Così è per molti altri riscontrati nel lungo termine tra il XV e il XX secolo (anche dopo l'unità d'Italia si trovano parecchie discordanze).
In particolare: tra XV e XVI secolo sono molto diffusi anche nel territorio pontificio nomi non legati al Martirologio Romano (Primavera, Gioietta, Preziosa, Marchigiana, Riccabella, Generoso, Forte...) e del tutto svincolati dalla "regola" nonno-nipote; inoltre nella zona di Ancona è invalso e diffusissimo da secoli e ancora oggi l'uso di "sostituire" nella vita comune un nome fittizio, spesso neppure presente tra quelli registrati all'anagrafe o al momento del battesimo. Mio nonno, nato nel 1910, si chiamava Alberto ma è sempre stato chiamato Ughetto, mentre suo fratello Ugo era detto Baldo. Anche oggi spesso sui manifesti funebri è presente e segnalato il nome d'uso comune senza il quale nessuno potrebbe riconoscere l'amico o il parente. Un caro amico di mio nonno ha circa novantasette anni e tutti lo conoscono come Giorgio, nome con il quale è noto anche nella sua attività commerciale. Nessuno potrebbe immaginare che in realtà si chiami Euterpe. E' generalmente vera l'affermazione secondo la quale il nome Maria viene assegnato alle femmine quasi d'ufficio, ma con le dovute eccezioni. Restano di base le stesse regole generali sulla distribuzione dei nomi ai figli maschi e femmine in relazione ai nomi dei nonni e delle nonne, soprattutto al primo figlio maschio e alla primogenita femmina. Vera nel territorio anconitano, anche se non in tutti i casi, la pratica di non ripetere il nome del padre per il figlio, salvo l'eventuale nascita postuma di quest'ultimo.
Giovanna
L'uso di una o più regole, anche nell'ambito territoritoriale dello stato pontificio, che l'opinione comune potrebbe ritenere tout court territorio d'applicazione becera e retriva, in realtà può trovarsi disapplicato come in qualunque altra regione.
Un antenato nato alla fine dell'ottocento (dopo l'istituzione dello stato civile) registrato in comune e battezzato Giocondo Gregorio Eugenio è sempre stato chiamato solo Eugenio e si firmava anche negli atti ufficiali (matrimonio in chiesa, alcune vendite di terreni, testamento) come Gregorio Eugenio, fino alla lapide su cui è scritto solo Eugenio, mai usando il primo nome di Giocondo, che oltretutto non corrispondeva a nessun nonno, padrino, zio, parroco, amico o altri ma aveva avuto, nelle intenzione della madre, che lo aveva scelto liberamente come sempre testimoniato dai suoi fratelli, figli e nipoti, solo un ruolo apotropaico (avrebbe dovuto portargli fortuna allontanando tristezza e infelicità).
Così è per molti altri riscontrati nel lungo termine tra il XV e il XX secolo (anche dopo l'unità d'Italia si trovano parecchie discordanze).
In particolare: tra XV e XVI secolo sono molto diffusi anche nel territorio pontificio nomi non legati al Martirologio Romano (Primavera, Gioietta, Preziosa, Marchigiana, Riccabella, Generoso, Forte...) e del tutto svincolati dalla "regola" nonno-nipote; inoltre nella zona di Ancona è invalso e diffusissimo da secoli e ancora oggi l'uso di "sostituire" nella vita comune un nome fittizio, spesso neppure presente tra quelli registrati all'anagrafe o al momento del battesimo. Mio nonno, nato nel 1910, si chiamava Alberto ma è sempre stato chiamato Ughetto, mentre suo fratello Ugo era detto Baldo. Anche oggi spesso sui manifesti funebri è presente e segnalato il nome d'uso comune senza il quale nessuno potrebbe riconoscere l'amico o il parente. Un caro amico di mio nonno ha circa novantasette anni e tutti lo conoscono come Giorgio, nome con il quale è noto anche nella sua attività commerciale. Nessuno potrebbe immaginare che in realtà si chiami Euterpe. E' generalmente vera l'affermazione secondo la quale il nome Maria viene assegnato alle femmine quasi d'ufficio, ma con le dovute eccezioni. Restano di base le stesse regole generali sulla distribuzione dei nomi ai figli maschi e femmine in relazione ai nomi dei nonni e delle nonne, soprattutto al primo figlio maschio e alla primogenita femmina. Vera nel territorio anconitano, anche se non in tutti i casi, la pratica di non ripetere il nome del padre per il figlio, salvo l'eventuale nascita postuma di quest'ultimo.
Giovanna
Il gelso ombreggia ancora/il tuo ruscello/ed una bella lavandaia bruna,
che sulla pietra cancella/i segni del passato.
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No, ma a volte ci vorrebbe proprio!Luca.p ha scritto:Ma qui non c'è il tastino "mi piace"?

giorgio51 ha scritto:quale è il principale che lo ha contrassegnato per tutta la vita?
In sostanza non lo sapremo mai...Tegani ha scritto:mi sono chiesto più volte come si chiamassero fra loro i miei antenati

La calma è la virtù dei forti, la pazienza dei genealogisti... - Gianluca
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Gianlu ha scritto:No, ma a volte ci vorrebbe proprio!Luca.p ha scritto:Ma qui non c'è il tastino "mi piace"?
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giorgio51 ha scritto:quale è il principale che lo ha contrassegnato per tutta la vita?In sostanza non lo sapremo mai...Tegani ha scritto:mi sono chiesto più volte come si chiamassero fra loro i miei antenati

Mi piace! Anzi...mi piacete!


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