Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Postate qui le vostre richieste d’aiuto, chiarimenti o informazioni per le proprie ricerche genealogiche. Tutti sono invitati a dare il loro contributo.

Moderatori: Staff, Collaboratori

Rispondi
Avatar utente
Jfk105
Livello2
Livello2
Messaggi: 466
Iscritto il: sabato 9 settembre 2017, 0:00
Contatta:

Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da Jfk105 »

Ciao, è da quando mi sono messo a ricostruire l'albero familiare che spesso (credo come molti qui) cerco di immaginarmi come fossero i nostri antenati: intendo proprio fisicamente e come vestissero.
Se si è fortunati abbiamo foto della fine 800 - inizio 900 (almeno per me è così) e generalmente negli atti troviamo la professione, la scolarità e magari attraverso cartelle cliniche o ruoli matricolari qualche dato in più...
Ma comunque vada le foto rappresentano un istante "abbellito": intendo dire che a parte il ritocco, la colorazione fittizia o altro anche il modo di presentarsi (posa, acconciatura, i baffi lisciati e l'abbigliamento) nella foto non rappresenta la vita quotidiana dell'individuo ma la persona "al suo meglio".
Chiaramente andando a vedere come si vestivano i nobili (grazie a foto, ritratti o statue) o soltanto guardando sulle enciclopedie abbiamo un'idea precisa del vestire anche in secoli medievali / rinascimentali e successivi dei ricchi /nobili / classi abbienti o di personaggi potenti.
Io invece sto cercando di trovare come si vestissero i contadini / mugnai / ecc... "i poveri" diciamo... dal 17° secolo in poi. Se penso ai quei secoli a me viene sempre in mente Maria Antonietta :)

E' chiaro che si trovano online e sui libri foto ma spesso sono comunque i "vestiti della festa" mentre io vorrei un'idea dell'abbigliamento quotidiano della gente comune.
Tra le mie foto per esempio ne ho una bellissima di mia nonna (credo verso i 25-30 anni) in un gruppo di contadini nei campi e direi che è stato ben rappresentato quel mondo da film come "900" di Bertolucci o "L'albero degli zoccoli" di Olmi.
Ecco cerco qualcosa di simile ma soprattutto per quanto riguarda le campagne della pianura padana, del Polesine tra il 1600 e il 1900...
Avete qualche fonte a riguardo?
Grazie mille e scusate la banalità della richiesta.
Ecco qui la foto di cui scrivevo:
Immagine
Ps: tra l'altro spesso nelle foto c'era sempre uno che faceva le corna :)
Io (1968) – Ugo (1937) – Amleto Enrico (1907) – Ugo Luigi (1873) – Giuseppe Antonio (1832) – G.Battista (1796) – Adamo Cesare (1772) – Sante Cesare Melchiorre (1749) – G.Battista (1726) – Cesare (1669) – Giovanni (1630-1633) - Pietro (1600-1616)

cannella55
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 6176
Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da cannella55 »

Come hai detto tu, molti di noi cercano di immedesimarsi nelle vite dei predecessori.
Quello, che faccio io, ma sono molto indietro con questo aspetto della ricerca, è posizionare l'evento nel periodo storico locale.
Cosa non semplice se si tratta di paesucoli senza alcuna importanza.
Le foto che ho sono degli inizi del 1900 e se va bene, della fine del 1800, ma altro no, anche perchè, ovviamente, per periodi antecedenti, le foto non esistevano.
Ho alcuni ritratti a carboncino e a olio, ma sempre di quegli anni.
Piemonte e non la zona, che cerchi tu.
L'unica foto particolare è quella di un gruppo di allieve dell'Università di Pavia, che frequentavano il corso di ostetricia, tra cui c'era la mia bisnonna, irriconoscibile, almeno per me, ma è simpatico vedere queste giovinette in divisa(NIENTE CAMPI!)
Penso, che i nostri antenati non avessero molto tempo per pensare a tramandare ai posteri la loro vita quotidiana, infatti, le poche foto rimaste erano sempre "migliorate".
Resta il fatto, che la tua curiosità sia anche la mia, ma penso, che per quanto mi riguarda non troverò altro:ho già setacciato soffitte e cantine di famiglia e non ho più nessuno a cui chiedere, purtroppo..Sono già io un "pezzo da museo"!!
Buona caccia.

Avatar utente
ziadani
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 14656
Iscritto il: martedì 9 agosto 2011, 20:01
Località: Torino

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da ziadani »

Nel gruppo FB TORINO PIEMONTE Group Antiche Immagini https://www.facebook.com/groups/205098576520465
di tanto in tanto qualcuno pubblica fotografie ritraenti la vita quotidiana dei nostri contadini. Alcune sono proprio antiche e preziose.

Avatar utente
Jfk105
Livello2
Livello2
Messaggi: 466
Iscritto il: sabato 9 settembre 2017, 0:00
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da Jfk105 »

Grazie mille ad entrambe, sto dando un'occhiata all'archivio storico ddei beni culturali e ci sono foto ma ovviamente recenti (dopo 1900)...
Grazie!
Ciao
J
Io (1968) – Ugo (1937) – Amleto Enrico (1907) – Ugo Luigi (1873) – Giuseppe Antonio (1832) – G.Battista (1796) – Adamo Cesare (1772) – Sante Cesare Melchiorre (1749) – G.Battista (1726) – Cesare (1669) – Giovanni (1630-1633) - Pietro (1600-1616)

cannella55
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 6176
Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da cannella55 »

Ho dato un'occhiata al gruppo, meno male, che si possono vedere le foto-cartoline, anche se non si è iscritti!
Anche quelle più recenti, per me, che sono "antica", hanno un sapore particolare.
Grazie

Avatar utente
Jfk105
Livello2
Livello2
Messaggi: 466
Iscritto il: sabato 9 settembre 2017, 0:00
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da Jfk105 »

Non ricordavo ma avevo trovato questo sito con molti libri scaricabili e c'era questo che sto iniziando a leggere, che pur essendo una sorta di riassunto tecnico, all'inizio racconta notizie storiche e d'uso nel mantovano. E' del 1879.
https://babel.hathitrust.org/cgi/ls?fie ... hls;lmt=ft
Ciao, grazie
J
Io (1968) – Ugo (1937) – Amleto Enrico (1907) – Ugo Luigi (1873) – Giuseppe Antonio (1832) – G.Battista (1796) – Adamo Cesare (1772) – Sante Cesare Melchiorre (1749) – G.Battista (1726) – Cesare (1669) – Giovanni (1630-1633) - Pietro (1600-1616)

filigio
Livello1
Livello1
Messaggi: 123
Iscritto il: domenica 26 marzo 2017, 19:33
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da filigio »

Ho avuto la fortuna di consultare, per pochissimo tempo, l'archivio completo di una parrocchia di campagna. Leggendo la corrispondenza fra parroco è vescovo sono emersi piccoli squarci di vita quotidiana per il periodo fine '700 e primo quarto del secolo successivo. In realtà le cose che si facevano non erano molto diverse da oggi, Si giocava alle carte, per esempio, ci si organizzava fra amici ora a casa dell'uno ora dell'altro. Capitava che fra vicini ci fossero liti per i confini dei campi, spesso anche violente, poi il parroco (sotto punizione divina) faceva firmare ad entrambi un foglio in cui dichiaravano di cessare le ostilità e chi lo infrangeva aveva una sanzione pecuniaria. Ci si radunava la sera per abbellire la chiesa prima delle processioni. Esistevano anche le truffe: era stato venduto un bosco, ma il venditore non ne era proprietario, oppure il marito della figlia più grande non onorava la dote delle cognate dopo la morte dei loro genitori, e lì si poteva arrivare anche al tribunale ecclesiastico. Non esistevano, in campagna bar o punti di ritrovo, ma nelle sere d'estate ci si incontrava nella casa di qualcuno (dalle mie parti si chiamava: "la vegghia")e si stava fino a tardi, poi magari qualcuno "alzava il gomito" (non so se questo modo di dire vale per tutta Italia, significa: beveva troppo) e si andava a lite. La domenica era obbligatoria la santa messa, tenete conto che io vivo in quello che era lo Stato Pontificio, e chi non andava si doveva giustificare. Per ora mi fermo qui.

cannella55
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 6176
Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da cannella55 »

Grazie, pur nelle diversità geografiche, le cose erano più o meno le stesse anche in altre parti d'Italia.
Da noi, si andava a "vegliare" (non so come si scriva in piemontese, ma è simile a quello, che hai scritto tu)nella stalla, dove il calore dei buoi riusciva a riscaldare anche nelle sere d'inverno.
Qualche osteria c'era, ma siamo verso l'inizio del 1800, anzi, più di una ed alzare il gomito era abbastanza comune.
Le veglie, d'estate, si facevano anche sull'aia, quando si sgranavano le pannocchie.
Nel periodo della vendemmia, si intonavano canti da una collina all'altra, mentre si raccoglieva l'uva nei filari.
Un mondo scomparso del tutto, ma durato sino a quando, ad esempio, mia mamma era una ragazzina, intorno al 1935.
Mi dispiace di non aver prestato molta attenzione ai suoi racconti o a quelli dei nonni perchè sicuramente, mi avrebbero descritto uno spaccato di vita contadina, che si perpetuava da anni...

Avatar utente
Jfk105
Livello2
Livello2
Messaggi: 466
Iscritto il: sabato 9 settembre 2017, 0:00
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da Jfk105 »

Io sono del 1968 (52 anni) e quando ero piccolo abitavo sul confine della Brianza con la Martesana, ad est di Milano, tanto per intenderci; diciamo intorno ai 7-8 anni (1975-76), si andava nei campi con gli amici, proprio a fianco delle nostre case a "spigolare". Cioè andavamo a raccogliere le pannocchie che le macchine raccoglitrici non coglievano correttamente e che poi lasciavamo semi-sepolte nel terreno.
Poi si andava da un mio amico che dietro casa, pur non essendo una cascina, aveva l'aia... e lì sgranavamo le pannocchie una a una stendendo i chicchi per farli asciugare al sole. Generalmente il mais poi lo si dava da mangiare alle galline :)
E sempre in quegli anni andavo a trovare mia zia Gianna nella sua "seconda casa" (si fa per dire) che era una vera cascina con mulino ad acqua in provincia di Pavia. Lì si pescava nei torrenti e nei canali di irrigazione e la sera si dormiva tra cugini proprio sopra il mulino, ricordo ancora lo scrosciare dell'acqua e le pale che giravano sotto di noi. Il gabinetto era una casupola in un prato con dentro una sedia bucata che scaricava sotto terra! (Un po' come quella che si vede nella "Casa della Prateria") :)
E la casa di mia nonna Gina fino al 2000 circa è stata quella sono cresciute mia mamma con le sorelle e mio zio. Era una vecchia casa di ringhiera alla periferia sud di Milano... Anche lì il bagno era comune per tutti gli abitanti di ogni piano alla fine del pianerottolo... (Scusate se ricordo i gabinetti!!!).
Purtroppo anch'io mi sono innamorato della ricerca genealogica solo negli ultimi anni e posso "spremere" qualche ricordo solo a mia mamma...
Se non altro dove abito adesso ogni anno (a parte questo, ovviamente) c'è la festa del Furmentun (il grano) in cui stendono in piazza i chicchi e ci sono in giro persone vestite come i contadini della fine del 1800 (ma, ritornando all'origine di questo post, molto - troppo - belli per essere verosimili...). Certo mettono anche in mostra attrezzi agricoli ed è per me davvero molto interessante...
Scusate la vena nostalgica, ciao
J
Io (1968) – Ugo (1937) – Amleto Enrico (1907) – Ugo Luigi (1873) – Giuseppe Antonio (1832) – G.Battista (1796) – Adamo Cesare (1772) – Sante Cesare Melchiorre (1749) – G.Battista (1726) – Cesare (1669) – Giovanni (1630-1633) - Pietro (1600-1616)

cannella55
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 6176
Iscritto il: martedì 18 settembre 2007, 12:04
Contatta:

Re: Curiosità su abbigliamento e vita quotidiana

Messaggio da cannella55 »

Stiamo prendendo una deriva nostalgica!!!
Spero, che non ci sgrideranno per aver deviato dalle ricerche genealogiche e da tutti gli annessi e connessi...
Io sono mooolto più anziana di te, ma i miei ricordi sono di una campagna non così campagnola o forse non me ne rendevo conto.
Non sono mai stata a "spigolare", nè a dormire in un mulino!!
Mi ricordo solo, che per me, cittadina, era folkloristico andare con il nonno a dar da mangiare ai conigli o alle mucche, in una stalla fuori paese.
Per vendemmiare usava un carro tirato dai buoi, con attaccata una bigoncia!
Ho fatto ancora in tempo a vedere un torchio antico, che usavano intorno agli anni '70.
Il gabinetto con il buco me lo ricordo e anche la carta del giornale per.....
Che cosa non darei per ascoltare ancora quei vecchi racconti, ma da bambina non sapevo quanto fossi fortunata a poter dimenticare per 4 mesi il rumore cittadino, lo smog, le auto ecc.
Ho anche la fortuna di avere ancora la vecchia casa dei miei antenati e lì rivivo, purtroppo solo con il pensiero, i tempi, che non ci sono più...
Amen!!

Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti