Innanzitutto grazie a tutti per tutte le osservazioni. Rispondo a ogni singolo post:
@Strategico8: hai perfettamente ragione sul fatto che non sappiamo che persona fosse, nel senso di difficoltà caratteriale, personalità, attriti con familiari etc.
Purtroppo non si hanno altri documenti. La zona è appena fuori Roma, e non esistono altri fondi ad esclusione dei registri sacramentali. Non che non ci fossero, ma purtroppo sono stati persi. Tutto era affidato ai parroci.
@Gianantonio: giustissima osservazione la tua sul fatto dei sacramenti! In questo atto non si menzionano. Sono andato allora a vedere se ci fosse stato un'altro atto dello stesso periodo fatto dal parroco. Posto questa nuova foto fortunatamente ritrovata: nel secondo si ripete il repentino morbo!
Aggiungo solo alcuni elementi sulla vicenda:
1) Basilio muore a settanta anni, età considerevole per il 1850.
2) il fatto che fosse stato trovato nella vigna significa che ancora lavorava, quindi in qualche modo era ancora abile.
3) in un periodo in cui non esisteva la pensione, il solo modo per sopravvivere era o lavorare o sperare nell'aiuto dei figli (essendo senza figli gli rimaneva solo di lavorare).
4) Gli era rimasto un solo fratello di 72 anni, con tre figli. Gli altri fratelli erano morti tutti.
5) Riscontro da un catasto che Basilio possedeva una vigna in comunione con il fratello: forse era la stessa.
6) la vigna si trovava a 4 km dal centro abitato, tragitto che (credo) facesse a piedi, o al massimo con mulo.
7) Il parroco non scrive il nome della vigna, lascia uno spazio bianco forse per aggiungerla in seguito. Mi da l'idea che venne trovato da terze persone e portato nel paese che comunicarono al parroco la modalità di rinvenimento, ma non il nome della zona.
Aspetto vostri suggerimenti o opinioni per poter riuscire a mettere, una croce definitiva sulla vicenda.
Grazie ancora!!