Grazie infinite.
aiuto per lettura atto notarile
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- MauroTrevisan
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aiuto per lettura atto notarile
Qualcuno sarebbe così gentile da interpretarmi questo documento? alcune righe sono anche riuscito a leggerle, ma frammentarie.

Grazie infinite.
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- bigtortolo
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Così non si apre, e comunque prima di inviare verifica con l'anteprima.
Rettifico, aperto.
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Ultima modifica di bigtortolo il sabato 19 novembre 2016, 17:02, modificato 1 volta in totale.
Vittore
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Martedì 3 Febbraio 1739.
Circa 2 anni fa morì Anzolo, figlio del fu Adamo Trevisan, della villa di Preganziolo, lasciando come unica superstite e erede la sorella Maria, nubile e in età minore, raccomandandola fiduciariamente a messer Santo Trevisan loro zio paterno, e pregandolo di tenerla sotto la sua tutela fino al matrimonio, e che, dopo la sua morte, fosse inviata ad Assisi una persona devota per ricevere l’indulto per l’anima sua, cosa che fu prontamente eseguita.
Dichiarò inoltre il fu Anzolo che Adamo suo padre gli impose di impiegare 50 ducati in tante messe (sacrifici) per la sua anima, il che Anzolo non fece, ma di cui raccomandò l’esecuzione allo zio Santo, ricorrendo alla vendita di suoi effetti, bastanti per l’esecuzione dei 2 legati.
Avendo ora Maria contratto sposalizio con Iseppo figlio di messer Antonio Bettiolo, della villa di Quinto, e dovendo tra pochi giorni contrarre matrimonio e desiderando disporre della sua eredità, lo zio Santo prontamente consegna gli effetti tramite messer Antonio Doro, come da inventario con stima stilato il 22 Febbraio passato, in modo che Maria possa conoscere il valore.
Pertanto Maria, volendo cautelare lo zio, costituitasi avanti il notaio, dichiara di aver ricevuto gli effetti in inventario, di essere soddissfatta e rinunciare ad ulteriori pretese.
Poichè restano da celebrare messe per 25 ducati, e volendo Maria soddisfare il legato, ella, dichiara di voler provvedere mediante la vendita di suoi animali, e di mostrare le fedi delle messe in suffragio redatte dai sacerdoti.
Avendo Santo provvisto Maria di alcuni mobili a lei necessari, con soldi propri per la somma di ducati 93, Maria acconsente che lo zio possa ripagarsi con la vendita di altri animali.
Atto in Treviso, in casa del notaio, testimoni Ser Andrea fu Domenico Andreeetta e messer Domenico dall’Acqua, tutti della giusrisdizione di Rovere Basso.
Circa 2 anni fa morì Anzolo, figlio del fu Adamo Trevisan, della villa di Preganziolo, lasciando come unica superstite e erede la sorella Maria, nubile e in età minore, raccomandandola fiduciariamente a messer Santo Trevisan loro zio paterno, e pregandolo di tenerla sotto la sua tutela fino al matrimonio, e che, dopo la sua morte, fosse inviata ad Assisi una persona devota per ricevere l’indulto per l’anima sua, cosa che fu prontamente eseguita.
Dichiarò inoltre il fu Anzolo che Adamo suo padre gli impose di impiegare 50 ducati in tante messe (sacrifici) per la sua anima, il che Anzolo non fece, ma di cui raccomandò l’esecuzione allo zio Santo, ricorrendo alla vendita di suoi effetti, bastanti per l’esecuzione dei 2 legati.
Avendo ora Maria contratto sposalizio con Iseppo figlio di messer Antonio Bettiolo, della villa di Quinto, e dovendo tra pochi giorni contrarre matrimonio e desiderando disporre della sua eredità, lo zio Santo prontamente consegna gli effetti tramite messer Antonio Doro, come da inventario con stima stilato il 22 Febbraio passato, in modo che Maria possa conoscere il valore.
Pertanto Maria, volendo cautelare lo zio, costituitasi avanti il notaio, dichiara di aver ricevuto gli effetti in inventario, di essere soddissfatta e rinunciare ad ulteriori pretese.
Poichè restano da celebrare messe per 25 ducati, e volendo Maria soddisfare il legato, ella, dichiara di voler provvedere mediante la vendita di suoi animali, e di mostrare le fedi delle messe in suffragio redatte dai sacerdoti.
Avendo Santo provvisto Maria di alcuni mobili a lei necessari, con soldi propri per la somma di ducati 93, Maria acconsente che lo zio possa ripagarsi con la vendita di altri animali.
Atto in Treviso, in casa del notaio, testimoni Ser Andrea fu Domenico Andreeetta e messer Domenico dall’Acqua, tutti della giusrisdizione di Rovere Basso.
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Quello che riesco a leggere io è questo, anche grazie all'aiuto di bigtortolo:
Mancò di vita già anni due circa il quondam Anzolo, figlio del quondam Adamo Trevisan della villa di Preganziolo, rimanendo sola superstite et erede (...) Maria (...), et atteso che questa s'(...) nubile, et in età minore, raccomandò fiduciariamente la medesima a fu Santo Trevisan loro zio paterno, pregandolo di tenerla sotto la di lui tutela, e custodirgli tutti gl'effetti (...) stessa, fino al tempo (...) di lei matrimonio; et che seguita la di lui morte, (...) persona in Assisi a (...) l'indulto in suffragio dell'anima sua, come quanto fu prontamente (...) quello esseguito.
Mancò di vita già anni due circa il quondam Anzolo, figlio del quondam Adamo Trevisan della villa di Preganziolo, rimanendo sola superstite et erede (...) Maria (...), et atteso che questa s'(...) nubile, et in età minore, raccomandò fiduciariamente la medesima a fu Santo Trevisan loro zio paterno, pregandolo di tenerla sotto la di lui tutela, e custodirgli tutti gl'effetti (...) stessa, fino al tempo (...) di lei matrimonio; et che seguita la di lui morte, (...) persona in Assisi a (...) l'indulto in suffragio dell'anima sua, come quanto fu prontamente (...) quello esseguito.
Giuseppe 1881 < Paolo 1851 < Angelo 1817 < Guglielmo 1785 < Domenico 1751 < Antonio 1720c < Santo 1689 < Antonio 1652c < Agnol 1625c < Francesco 1606 < Bernardo < Francesco < Antonio
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Espose in (...) quondam Anzolo essergli stato imposto dal (...) quondam Adamo di lui padre, il (...) impiegare ducati cinquanta (...) 36 (...) in tanti sacrifizij per l'anima sua, né avendo esso quondam Anzolo adempito, che però raccomandò al medesimo (...) Santo di lui zio l'(...), con la vendita di tanti effetti di (...) quondam Anzolo, quanti fossero sufficienti per l'adempimento di (...) legati.
Ora avendo la suddetta Maria contratti li sponsali con (...) figlio di (...) Antonio Bettiolo della villa di Quinto, e dovendo fra pochi giorni seguire il matrimonio, (...) Santo, che (...) fatto la consegna de' medesimi con il (...) di lui (...), come (...) dall'inventario de' capi de gl'effetti per lui fatto sotto li 22 (...) mese di Genaro, con la stima di quelli, così (...) Maria per sapere il (...) di (...).
Ora avendo la suddetta Maria contratti li sponsali con (...) figlio di (...) Antonio Bettiolo della villa di Quinto, e dovendo fra pochi giorni seguire il matrimonio, (...) Santo, che (...) fatto la consegna de' medesimi con il (...) di lui (...), come (...) dall'inventario de' capi de gl'effetti per lui fatto sotto li 22 (...) mese di Genaro, con la stima di quelli, così (...) Maria per sapere il (...) di (...).
Giuseppe 1881 < Paolo 1851 < Angelo 1817 < Guglielmo 1785 < Domenico 1751 < Antonio 1720c < Santo 1689 < Antonio 1652c < Agnol 1625c < Francesco 1606 < Bernardo < Francesco < Antonio
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E (...) essa Maria rendere conto il suddetto (...) Santo suo zio; (...) constituita la stessa con (...) avanti di me nodaro e testimonij (...), fa: (...) come di sua raggione, (...) maggiore dalla giusticia, (...), registrato nel libro de' (...) in ufficio (...) di questa città (...) Gaetano Fabris nodaro ivi deputato, rimossa ogni (...), e fatte le debite (...) in (...); ha confessato, e confessa aver avuto, e (...) conseguito tutti gli effetti a sè aspettanti, che sono li descritti nel (...) inventario, e (...) s'è chiamata, e si chiama, per sè, (...), et (...) sodisfatta, facendo (...) stesso (...) Santo, (...), con promissione (...).
Giuseppe 1881 < Paolo 1851 < Angelo 1817 < Guglielmo 1785 < Domenico 1751 < Antonio 1720c < Santo 1689 < Antonio 1652c < Agnol 1625c < Francesco 1606 < Bernardo < Francesco < Antonio
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Ma poiché (...) sacrificij ordinati dal suddetto quondam Adamo rimangono di celebrarsi per summa de ducati vinticinque, e (...) essa (...), giust'(...) quondam Anzolo di lei fratello (...), che fossero fatti celebrare anco li restanti dallo stesso (...) Santo (...) la summa (...) ducati vinticinque, come sopra, come così ha promesso, promette, e s'obbliga d'esseguire, quando (...) il suo rimborso, che però essa (...) assente, e contenta, che possi pagarsi (...), senza alcuna contradicione; tenuto esso (...) Santo a (...) di mano de sacerdoti.
Come pure avendo detto (...) Santo con suoi (...) la stessa d'alcuni mobili a lei (...), così (...) di 393; (...) de quali sono descritti, con la stima nel suddetto inventario, assente, e contenta la stessa Maria, che (...) esso (...) Santo (...) con la vendita d'animali de di lei raggione, che con li suddetti (...), e ciò senza alcuna apposicione, che (...).
(...) Tarvisij, (...) infrascripti; presenti ad (...) Andrea, quondam (...) Andreeta, (...) quondam Antonio dall'Aqua, ambi abitanti nella giurisdizione di Rovere Basso (...).
(...) estratto.
Giovanni Egidio Casellati nodaro
Come pure avendo detto (...) Santo con suoi (...) la stessa d'alcuni mobili a lei (...), così (...) di 393; (...) de quali sono descritti, con la stima nel suddetto inventario, assente, e contenta la stessa Maria, che (...) esso (...) Santo (...) con la vendita d'animali de di lei raggione, che con li suddetti (...), e ciò senza alcuna apposicione, che (...).
(...) Tarvisij, (...) infrascripti; presenti ad (...) Andrea, quondam (...) Andreeta, (...) quondam Antonio dall'Aqua, ambi abitanti nella giurisdizione di Rovere Basso (...).
(...) estratto.
Giovanni Egidio Casellati nodaro
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Intanto:
Mancò di vita già anni due circa il quondam Anzolo, figlio del quondam Adamo Trevisan della villa di Preganziolo, rimanendo sola superstite et erede del medesimo Maria di quello sorella, et atteso che questa se trovava nubile, et in età minore, raccomandò fiduciariamente la medesima a fu(?) Santo Trevisan loro zio paterno, pregandolo di tenerla sotto la di lui tutela, e custodirgli tutti gl'effetti di ragione dela stessa, fino al tempo del di lei matrimonio; et che seguita la di lui morte, spedisse divota persona in Assisi a (...) l'indulto in suffragio dell'anima sua, come quanto fu prontamente da quello esseguito.
Espose inoltre detto quondam Anzolo essergli stato imposto dal predetto quondam Adamo di lui padre, il dover impiegare ducati cinquanta da 36(?) in tanti sacrifizij per l'anima sua, né avendo esso quondam Anzolo adempito, che però raccomandò al medesimo Messer(?) Santo di lui zio l'essecutione, con la vendita
di tanti effetti di detto quondam Anzolo, quanti fossero sufficienti per l'adempimento de' sopra nominati(?)due legati.
Ora avendo la suddetta Maria contratti li sponsali con Iseppo figlio di Messer(?) Antonio Bettiolo della villa di Quinto, e dovendo fra pochi giorni seguire il matrimonio, intendendo la stessa di conseguire tutti gl'effetti precitati, al che prontamente concorrendo esso messer(?) Santo, che perciò fu fatto la consegna de' medesimi con il mezzo di messer(?) Antonio Doro(?), come (...) dall'inventario de' capi de gl'effetti per lui fatto sotto li 22 del spirato mese di Genaro, con la stima di quelli, così ricevuta da detta Maria per sapere il valore di quelli.
E volendo essa Maria rendere conto il suddetto messer(?) Santo suo zio che però constituita la stessa con ............
Mancò di vita già anni due circa il quondam Anzolo, figlio del quondam Adamo Trevisan della villa di Preganziolo, rimanendo sola superstite et erede del medesimo Maria di quello sorella, et atteso che questa se trovava nubile, et in età minore, raccomandò fiduciariamente la medesima a fu(?) Santo Trevisan loro zio paterno, pregandolo di tenerla sotto la di lui tutela, e custodirgli tutti gl'effetti di ragione dela stessa, fino al tempo del di lei matrimonio; et che seguita la di lui morte, spedisse divota persona in Assisi a (...) l'indulto in suffragio dell'anima sua, come quanto fu prontamente da quello esseguito.
Espose inoltre detto quondam Anzolo essergli stato imposto dal predetto quondam Adamo di lui padre, il dover impiegare ducati cinquanta da 36(?) in tanti sacrifizij per l'anima sua, né avendo esso quondam Anzolo adempito, che però raccomandò al medesimo Messer(?) Santo di lui zio l'essecutione, con la vendita
di tanti effetti di detto quondam Anzolo, quanti fossero sufficienti per l'adempimento de' sopra nominati(?)due legati.
Ora avendo la suddetta Maria contratti li sponsali con Iseppo figlio di Messer(?) Antonio Bettiolo della villa di Quinto, e dovendo fra pochi giorni seguire il matrimonio, intendendo la stessa di conseguire tutti gl'effetti precitati, al che prontamente concorrendo esso messer(?) Santo, che perciò fu fatto la consegna de' medesimi con il mezzo di messer(?) Antonio Doro(?), come (...) dall'inventario de' capi de gl'effetti per lui fatto sotto li 22 del spirato mese di Genaro, con la stima di quelli, così ricevuta da detta Maria per sapere il valore di quelli.
E volendo essa Maria rendere conto il suddetto messer(?) Santo suo zio che però constituita la stessa con ............
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C'era tutto, in sintesi.
Ecco l'intero atto:
In Christi nomine Amen. Anno nativitatis eiusdem 1739; Indictione secunda, die Martis, tertia mensis Februarii.
Mancò di vita già anni due circa il quondam Anzolo, figlio del quondam Adamo Trevisan della villa di Preganziolo, rimanendo sola superstite et erede del medesimo Maria di quello sorella, et atteso che questa s’attrovava nubile, et in età minore, raccomandò fiduciariamente la medesima a Messer Santo Trevisan loro zio paterno, pregandolo di tenerla sotto la di lui tutella, e custodirgli tutti gl'effetti di ragione dela stessa, fino al tempo del di lei matrimonio; et che seguita la di lui morte, spedisse divota persona in Assisi a rcevere l'indulto in suffraggio dell'anima sua, come apunto fu prontamente in quello esseguito.
Espose in oltre detto quondam Anzolo essergli stato imposto dal predetto quondam Adamo di lui padre, il dover impiegare ducati cinquanta da Ʒ (simbolo di lira) 6 e (probabilmente soldi) 4 in tanti sacrificij per l'anima sua, né avendo esso quondam Anzolo adempito, che però raccomandò al medesimo Messer Santo di lui zio l'essecutione, con la vendita di tanti effetti di detto quondam Anzolo, quanti fossero sufficienti per l'adempimento de sopra enonciati due legati.
Ora avendo la suddetta Maria contratti li sponsali con Iseppo figlio di Messer Antonio Bettiolo della villa di Quinto, e dovendo fra pochi giorni seguire il matrimonio, intendendo la stessa di conseguire tutti gl'effetti precitati, al che prontamente concorrendo esso messer Santo, che perciò ha fatto la consegna de' medesimi con il mezzo di messer Antonio Doro, come spicca dall'inventario de capi de gl'effetti per lui fatto sotto li 22 del spirato mese di Genaro, con la stima di quelli, così ricevuta da detta Maria per sapere il valore di quelli.
E volendo essa Maria rendere cauto il suddetto messer Santo suo zio che però constituita la stessa con B. M. M. f.
Avanti di me nodaro, e testimonij infrascritti, facendo come di sua raggione, creata maggiore dalla giustizia, appar decreto del nobile signor Vicario V. G. P.° 19 Genaro prossimo passato, registrato nel libro de decreti in officio delle stridde di questa città per il signor Gaetano Fabris nodaro ivi deputato, rimossa ogni eccecione, e fatte le debite in forma &; ha confessato, e confessa aver avuto, e realmente conseguito tutti gl’effetti a se aspettanti, che sono li descritti nel presente inventario, e però s’è chiamata, e si chiama, per se, eredi & (e successori), paga, contenta, e intieramente sodisfatta, facendo allo stesso messer Santo, eredi & (e successori) fine perpetuo &, con promissione de ni(h)l aliunde & (di nulla chiedere per altra ragione)
Ma perchè delli sacrificij ordinati dal suddetto quondam Adamo rimangono da celebrarsi per summa de ducati 25, e volendo essa Maria, giust’alla raccomandacione del qiomdam Anzolo di lei fratello predetto, che fossero fatti clebrare anco li restanti dallo stesso messer Santo per la summa de ducati 25, come sopra, come così ha promesso, promette, e s’obbliga d’esseguire, quando sij cauto per il suo rimborso, che però essa Maria assente (consenziente)), e contenta, che possi pagarsi dal tratto della vendita d’animali de di lei raggione, senza alcuna contradicione; tenuto esso messer Santo a fargli vedere le fedi delle celebrationi di detti sacrificij di mano de sacerdoti
Altro foglio:
Come pure avendo detto messer Santo con suoi proprii dinari proveduta la stessa d’alcuni mobili a lei bisognosi, così pregato dalla medesima per valore di Ʒ 93, li capi de quali sono descritti, con la stima nel suddetto inventario, assente, e contenta la stessa Maria, che possi esso messer Santo pagarsi con la vendita d’animali de di lei raggione, che con li sudetti ducati 25 ascendono a ducati 400(?), e ciò senza alcuna oposicione, che così &, pregando &
Actum Tarvisij, domi mei notarij infrascripti; praesentibus ad antelata il signor Andrea quondam signor Domenico Andreetta, e messer Domenico quondam Antonio dall’Aqua, ambi abitanti nella giurisdicione di Rovere Basso testibus &
Autentico estratto Giovanni Egidio Casellati nodaro
Ecco l'intero atto:
In Christi nomine Amen. Anno nativitatis eiusdem 1739; Indictione secunda, die Martis, tertia mensis Februarii.
Mancò di vita già anni due circa il quondam Anzolo, figlio del quondam Adamo Trevisan della villa di Preganziolo, rimanendo sola superstite et erede del medesimo Maria di quello sorella, et atteso che questa s’attrovava nubile, et in età minore, raccomandò fiduciariamente la medesima a Messer Santo Trevisan loro zio paterno, pregandolo di tenerla sotto la di lui tutella, e custodirgli tutti gl'effetti di ragione dela stessa, fino al tempo del di lei matrimonio; et che seguita la di lui morte, spedisse divota persona in Assisi a rcevere l'indulto in suffraggio dell'anima sua, come apunto fu prontamente in quello esseguito.
Espose in oltre detto quondam Anzolo essergli stato imposto dal predetto quondam Adamo di lui padre, il dover impiegare ducati cinquanta da Ʒ (simbolo di lira) 6 e (probabilmente soldi) 4 in tanti sacrificij per l'anima sua, né avendo esso quondam Anzolo adempito, che però raccomandò al medesimo Messer Santo di lui zio l'essecutione, con la vendita di tanti effetti di detto quondam Anzolo, quanti fossero sufficienti per l'adempimento de sopra enonciati due legati.
Ora avendo la suddetta Maria contratti li sponsali con Iseppo figlio di Messer Antonio Bettiolo della villa di Quinto, e dovendo fra pochi giorni seguire il matrimonio, intendendo la stessa di conseguire tutti gl'effetti precitati, al che prontamente concorrendo esso messer Santo, che perciò ha fatto la consegna de' medesimi con il mezzo di messer Antonio Doro, come spicca dall'inventario de capi de gl'effetti per lui fatto sotto li 22 del spirato mese di Genaro, con la stima di quelli, così ricevuta da detta Maria per sapere il valore di quelli.
E volendo essa Maria rendere cauto il suddetto messer Santo suo zio che però constituita la stessa con B. M. M. f.
Avanti di me nodaro, e testimonij infrascritti, facendo come di sua raggione, creata maggiore dalla giustizia, appar decreto del nobile signor Vicario V. G. P.° 19 Genaro prossimo passato, registrato nel libro de decreti in officio delle stridde di questa città per il signor Gaetano Fabris nodaro ivi deputato, rimossa ogni eccecione, e fatte le debite in forma &; ha confessato, e confessa aver avuto, e realmente conseguito tutti gl’effetti a se aspettanti, che sono li descritti nel presente inventario, e però s’è chiamata, e si chiama, per se, eredi & (e successori), paga, contenta, e intieramente sodisfatta, facendo allo stesso messer Santo, eredi & (e successori) fine perpetuo &, con promissione de ni(h)l aliunde & (di nulla chiedere per altra ragione)
Ma perchè delli sacrificij ordinati dal suddetto quondam Adamo rimangono da celebrarsi per summa de ducati 25, e volendo essa Maria, giust’alla raccomandacione del qiomdam Anzolo di lei fratello predetto, che fossero fatti clebrare anco li restanti dallo stesso messer Santo per la summa de ducati 25, come sopra, come così ha promesso, promette, e s’obbliga d’esseguire, quando sij cauto per il suo rimborso, che però essa Maria assente (consenziente)), e contenta, che possi pagarsi dal tratto della vendita d’animali de di lei raggione, senza alcuna contradicione; tenuto esso messer Santo a fargli vedere le fedi delle celebrationi di detti sacrificij di mano de sacerdoti
Altro foglio:
Come pure avendo detto messer Santo con suoi proprii dinari proveduta la stessa d’alcuni mobili a lei bisognosi, così pregato dalla medesima per valore di Ʒ 93, li capi de quali sono descritti, con la stima nel suddetto inventario, assente, e contenta la stessa Maria, che possi esso messer Santo pagarsi con la vendita d’animali de di lei raggione, che con li sudetti ducati 25 ascendono a ducati 400(?), e ciò senza alcuna oposicione, che così &, pregando &
Actum Tarvisij, domi mei notarij infrascripti; praesentibus ad antelata il signor Andrea quondam signor Domenico Andreetta, e messer Domenico quondam Antonio dall’Aqua, ambi abitanti nella giurisdicione di Rovere Basso testibus &
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