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Messa per pulire l'albero genealogico

Inviato: giovedì 14 marzo 2019, 3:17
da boyvi88
Ciao a tutti, volevo chiedervi, (forse è una cosa un po' bizzarra)
Per caso qualcuno di voi ha fatto dire una o più messe per la purificazione dell'albero genealogico, e per gli antenati defunti? Chi l'ha fatto mi può dire perpiacere come avviene, e come si fa? Grazie mille a tutti

Inviato: giovedì 14 marzo 2019, 9:58
da Kaharot
Per capire bene l'argomento è necessaria una differenziazione che alla fine è più linguistica che effettiva.
Da tempo immemorabile la Chiesa applica la santa Messa in suffragio delle anime che si trovano in Purgatorio, tale messa applicata ogni volta a tutti i defunti, nel cosidetto "memento dei morti", subito dopo la consacrazione, viene anche applicata singolarmente a uno o più defunti, per i quali il sacerdote celebrante (e tutta l'assemblea) prega in modo particolare.
Altrettanto antica è l'usanza di speciali preghiere di suffragio durante le messe che ricadono nei giorni dell'Ottavario dei defunti (2-9 novembre), in tale occasione in molti luoghi è tradizione far applicare la messa non tanto per un singolo defunto quanto piuttosto per "gruppi" come ad esempio "defunti della famiglia x".
Ripeto e sottolineo che tale suffragio viene applicato ai defunti che si trovano in Purgatorio, affinché le loro pene "purificatrici", per le preghiere dei vivi, vengano alleviate. Non vengono invece applicate a chi si trova in Paradiso (che non ha bisogno delle nostre preghiere ma può, invece, essere pregato) né tantomeno a chi si trova all'Inferno (condizione eterna dalla quale non si può più uscire).
La pratica del suffragio trova un fondamento biblico esplicito nel secondo libro dei Maccabei 12,38-46.
Invece la pratica di "purificazione dell'albero genealogico" è una recente proposta giunta dai movimenti carismatici, che ha come scopo la cancellazione delle colpe commesse dagli antenati, affinché i loro effetti non ricadano sui presenti e i futuri.
Essendo, tuttavia, gli antenati ormai defunti non è possibile cancellarne i peccati se non con il suffragio, per cui, fondamentalmente, si tratta comunque di messe di suffragio.
Tale pratica ha un fondamento, per così dire, scientifico, dato che gli studi confermano l'influenza buona o cattiva del comportamento di chi ci ha preceduto su di noi, come, ad esempio, un figlio di un diabetico ha alte probabilità di soffrire di diabete, così il figlio di una persona con dipendenza (dal gioco, dall'alcool etc...) ha più probabilità di sviluppare una dipendenza.
Tale situazione darebbe una giustificazione alla pratica di purificazione dell'albero genealogico, ammettendo che "le colpe dei padri ricadono sui figli". Tuttavia biblicamente non è così. In Esodo 20,5-6, infatti, Dio dice: "io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi".
Potrebbe tale frase sembrare ingiusta, perché Dio dovrebbe punire tre o quattro generazioni per la colpa di uno solo? Ma in realtà leggendo il prosieguo scopriamo che ciò non accade, perché Dio dice di punire tre o quattro generazioni per il male di uno ma di benedirne mille per il bene di uno, questo significa che, a meno che tutti i componenti di una famiglia nei secoli non siano delinquenti, nessuna famiglia viene in effetti punita da Dio, perché il bene del mio antenato vissuto nel 1300 ricade ancora oggi su di me come benedizione di Dio.
In conclusione, a mio avviso la pratica di purificazione dell'albero genealogico non ha motivo di esistere così come viene concepita da molti, è invece più raccomandabile ed efficace il suffragio applicato ai defunti nostri antenati, che si trovano in Purgatori. Io personalmente faccio celebrare ogni anno una messa singolare in suffragio dei defunti più vicini, nei giorni anniversari, e una messa "cumulativa" per tutti i defunti della famiglia durante l'Ottavario. Da cristiano lo considero un bel modo per ringraziarli e per sentirmi vicino a loro.

Inviato: giovedì 14 marzo 2019, 10:13
da Kaharot
Aggiungo che esiste un'ulteriore pratica, che teologicamente è infondata, che viene portata avanti dai Mormoni, si tratta del cosiddetto battesimo dell'albero genealogico, ed è il motivo per cui i Mormoni si prodigano così tanto per la genealogia.
Tale pratica vorrebbe fare in modo che tutti gli antenati del Mormone X vengano battezzati secondo il loro rito per diventare a loro volta Mormoni.
Questo, ovviamente, non è possibile perché i sacramenti possono essere amministrati soltanto ai vivi e perché se si potesse fare, ogni familiare appartenente a un qualsiasi credo potrebbe far battezzare tutti i suoi antenati di qua e di là.

Inviato: giovedì 14 marzo 2019, 10:50
da gianantonio_pisati
Le messe per la "purificazione" dell'albero genealogico sono, a mio parere, soltanto un altro modo per spillare offerte alle persone facilmente suggestionabili. In nessun caso delle messe potrebbero cancellare la presunta influenza "negativa" degli antenati. Ognuno ha la sua vita e ha il libero arbitrio. Quanto alle malattie ereditarie se si è fortunati non si prendono, altrimenti no. Ma di qualcosa si deve morire. Come si può pensare di poter cambiare il passato?

Comunque su Google ho trovato questa semplice ricerca e ce n'è per tutti i gusti: https://www.google.com/search?q=purific ... e&ie=UTF-8

Quanto al fatto di dire che la pratica dei mormoni è "teologicamente infondata" é un obbrobrio per la teologia in cui credono i Mormoni, perché loro hanno il loro credo e di conseguenza la loro teologia. Che poi uno dica che non la condivide perché appartiene alla chiesa cattolica apostolica e romana, questo è un altro discorso. Sono semplicemente punti di vista. Per loro è una cosa sacrosanta, per molti di noi no.

Inviato: giovedì 14 marzo 2019, 13:06
da Kaharot
Non ho semplicemente detto che la pratica del battesimo dell'albero genealogico è teologicamente infondata ma ho anche spiegato il motivo, tuttavia specificheró meglio.
I sacramenti sono stati istituiti da Cristo per rendere sensibilmente efficace la grazia divina nel mondo sensibile. Ne consegue che essi sono stati istituiti per chi vive nel mondo sensibile ossia per gli uomini viventi. Una volta morti non si possono più ricevere perché non si fa più parte del mondo sensibile ma si entra nell'aldilà che sì chiama così proprio perché è aldilà del mondo sensibile. Nell'eternità Dio agisce direttamente senza necessità di intermediari e di segni, per cui non necessitano sacramenti per chi si trova già nella condizione ultraterrena.
Questa non è dottrina esclusivamente cattolica, ma appartiene a tutte le Chiese Cristiane essendo un elemento fondamentale della sacramentaria sin dagli albori del cristianesimo.
È chiaro che queste argomentazioni non sono scientificamente provabili, ma proprio per questo bisogna affidarsi alla logica e al depositum fidei, ossia quella dottrina che ha dalla sua parte la qualità, la quantità e la continuità dei testimoni. Se poi un mormone riuscisse a spiegare il fondamento biblico-teologico di questa dottrina sarei lieto di ascoltarlo, perché le spiegazioni reperite online sono carenti da entrambi i punti di vista.