Pagina 1 di 1
termine possidente
Inviato: giovedì 31 dicembre 2015, 23:40
da Cris61
Buonasera a tutti e..buon anno in anticipo....
continuo a trovare sui registri il termine possidente e non il lavoro svolto
dalla persona...
Possidente era colui o colei che aveva anche solo un terreno od una casa
oppure a metà '800 era sottintesa una persona benestante in tutti i sensi?
Grazie
Cristiana
Inviato: venerdì 1 gennaio 2016, 1:50
da Kaharot
Il termine indicava colui che oggi noi diremmo "vive di rendita", cioè chi possedeva terreni e case dati in fitto, da cui ricavava un profitto senza dover lavorare.
Inviato: venerdì 1 gennaio 2016, 11:29
da viviesse
Kaharot ha scritto:Il termine indicava colui che oggi noi diremmo "vive di rendita", cioè chi possedeva terreni e case dati in fitto, da cui ricavava un profitto senza dover lavorare.
Questo in teoria. Nella pratica spesso veniva indicato il benestante anche se non viveva esclusivamente di rendita. Nella mia famiglia, agli inizi dell'800, talvolta l'indicazione era possidente, talvolta benestante, altre volte "oste", che poi era l'attività esercitata prevalentemente dai miei antenati dell'epoca. Poichè nella mia zona nella stragrande maggioranza l'attività era di bracciante o di contadino, quando qualcuno aveva delle proprietà era quasi sempre qualificato come possidente, ma non era detto che potesse esimersi dal lavorare. Un po' come adesso un dirigente è visto da un operaio: non lavora manualmente, ma svolge un lavoro comunque.
Inviato: venerdì 1 gennaio 2016, 22:34
da Cris61
Ringrazio Kaharot per la risposta anche se,per quanto mi riguarda,ritengo più probabile quella di viviesse.Le persone di cui parl o non potevano permettersi di non lavorare....avranno avuto sicuramente dei terreni....ed uno era pure lui oste... Grazie viviesse!
Inviato: venerdì 1 gennaio 2016, 23:41
da wiwa
Si. Anche il mio bis bis era indicato "possidente" in vari atti e in altri cameriere. Quindi svolgeva un lavoro normalissimo, ma possedeva una casetta costruita da lui e qualche campo e una stalla ereditate dal genitore.
Inviato: sabato 2 gennaio 2016, 9:38
da luorui
Giusto l'altro giorno ho letto per una mia parente acquisita: agricoltrice possidente.
Lei era vedova e anziana (per il tempo), io ipotizzo che il marito le avesse lasciato magari un paio di campi, che però lavoravano. Ora non so se alla sua età lei li lavorasse ancora, ma so che il figlio dovette chiedere il permesso di non fare la seconda pubblicazione di matrimonio per poter avere più velocemente la dote della sposa e pagare dei debiti a una ditta (lui era falegname), mi sono domandata come mai la madre possidente non lo aiuti con i debiti (e magari lo fa, non lo sappiamo), ma forse quel possidente era proprio solo qualcosa per distinguerli da coloro che lavoravano senza essere proprietari.
Inviato: sabato 2 gennaio 2016, 9:57
da dgionco
In Veneto (ogni regione ha le sue usanze terminologiche) c'erano i "benestanti," che vivevano di rendita e i "villici" o "agricoltori" o "lavoratori di terra" che vivevano lavorando la terra.
Gli altri mestieri erano molto rari.
I "possidenti" potevano appartenere ad entrambe le categorie.
C'erano i possidenti che vivevano di rendita, ma anche i possidenti che vivevano lavorando la propria terra.
La maggior parte dei "villici", però, non possedeva la terra che lavorava, ma lavorava per i "benestanti", i quali fornivano loro anche la casa in cui vivere.
Quando il contratto (mezzadria o altro) di lavoro cessava, dovevano cercarsi un altro committente, un'altra casa da abitare, altra terra da lavorare.
Per quanto riguarda le nostre ricerche genealogiche, i benestanti e i possidenti erano famiglie che normalmente abitavano sempre nello stesso luogo, per cui i dati si trovano sui registri della stessa parrocchia per molte generazioni.
I villici, invece, cambiavano spesso luogo di residenza, il che rende le ricerche genealogiche molto più difficili, in quanto sui registri parrocchiali non si dice mai dove emigrò una famiglia né (tranne eccezioni) da dove proveniva.
Inoltre basta un parroco che non renda consultabili i registri per bloccare tutta la ricerca.
Inviato: sabato 2 gennaio 2016, 20:58
da pietrosalpa
in pratica è la definizione di coltivatore diretto e indiretto?
sulla scheda anagrafica del mio bisnonno (eliminata nel 1912, quindi di cento e più anni fa) è scritto "proprietario coltivatore".
Certo che per i mezzadri era dura... potevano tenere solo un terzo dell'olio prodotto e metà del vino...
Inviato: sabato 2 gennaio 2016, 22:27
da mariocap
Il mio quartavolo quando è deceduto (1846) risultava "bettolante" come mestiere/professione e "possidente" come condizione.
Inviato: sabato 2 gennaio 2016, 22:39
da viviesse
mariocap ha scritto:Il mio quartavolo quando è deceduto (1846) risultava "bettolante" come mestiere/professione e "possidente" come condizione.
Infatti possidente era una condizione e non un mestiere, ed era trasversale a diversi tipi di mestiere. In pratica, chi aveva proprietà e aveva una condizione diversa da quella prevalente di "miserabilità" era considerato possidente, sia che questa gli assicurasse una vita agiata, sia una vita un po' meno grama della media.
Inviato: domenica 3 gennaio 2016, 13:59
da wiwa
però stesso comune atti di nascita dei figli: da parte bisnonno, pur avendo casa e terreni veniva indicato sempre il mestiere ( cuoco, contadino ecc.) da parte bisnonna casa e terreni si trova possidente o cameriere.
Inviato: domenica 3 gennaio 2016, 14:11
da viviesse
wiwa ha scritto:però stesso comune atti di nascita dei figli: da parte bisnonno, pur avendo casa e terreni veniva indicato sempre il mestiere ( cuoco, contadino ecc.) da parte bisnonna casa e terreni si trova possidente o cameriere.
Si vede che il concetto era labile e sfumato e magari l'interpretazione dipendeva da chi aveva steso l'atto.
Inviato: domenica 24 aprile 2016, 11:17
da montronensis
A volte il termine possidente equivaleva a quello di proprietario e stava ad indicare una classe di cittadini che corrisponde all'attuale borghesia