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Riflessione sulla genealogia
Inviato: venerdì 13 settembre 2013, 20:35
da posilino
Ciao esperti e amanti di genealogia,
apro questa discussione per avere un parere.
Secondo voi quante persone sono appassionate di genealogia in Italia?
Chiaramente stimare un numero è impossibile, però si può dire quante sono in percentuale le persone dai 15 ai 75 anni (fascia di età in cui può avere questo interesse secondo me) che sono interessate a ricostruire la propria storia e/o la storia della propria città/parrocchia?
Secondariamente, quante sono le persone, sempre in percentuale e sempre in quella fascia di età, che possono avere interesse a poter acquisire facilmente le informazioni descritte al punto precedente, ovvero informazioni già preparate da ricerche di altre persone?
Qualsiasi opinione giustificata è ben accetta, sia una risposta stimolante, sia una risposta di rassegnazione
Inviato: venerdì 13 settembre 2013, 21:24
da alberello
Ciao, la domanda è interessante. Provo a rispondere.
Innanzitutto a mio parere il range di persone per età è molto più ridotto direi allora dai 25 ai 75! Non credo che, a parte sporadiche eccezioni, ci siano 15enni o 20enni interessati alla propria genealogia.
A guardare i mormoni, e pensare al lavoro che hanno fatto puFF! direi che il popolo dei genea..fili è vastissimo, sennò non si spiegherebbe quest'enorme progetto. Poi mi sembra che siamo in piena "moda" genealogica! Mi sembra palese come lo è in questo momento per ciò che concerne la cucina... Certo in modi e forme differenti!
Nella mia ricerca ho trovato e conosciuto bene due paesini, luoghi di residenza dei miei avi, e li, ho potuto conoscere due esperti della storia del proprio paese, magari ogni paese ne ha almeno uno e, di sicuro chi fa queste ricerche si affida anche a loro, che dotti e sapienti ci aiutano e ci "allegeriscono" la salita... Tante persone ogni volta uno di questi in particolare organizza una mostra fotografica ecco che tutto il paese viene ad identificare i vari personaggi: padri madri nonni... Percui possiamo dire che siamo tutti legati alle nostre radici? (Ps. non ho mai visto 15enni interessati in queste mostre...)
per molto tempo ho aiutato un amico a ricostruire la sua genealogia, purtroppo è venuto a mancare ed io, ho provato a finirla, ma mi sono accorto che per me sono importanti cose che per lui non lo erano, e viceversa per lui erano fondamentali cose che ogni volta che "incappavo"in queste, sbuffavo, come a dire: ma perchè si fermava per questo?? E, ben mi ricordo che molte di quelle cose che io trovavo "stuzzicanti", lui le reputava irritanti! Allora mi sono reso conto che una storia può essere raccontata in mille modi diversi, non esiste una storia genealogica già fatta ed anche se chi prima di te ha cominciato un percorso, probabilmente per te, sarà lavoro perso, inutile o utile solo a metà. Di sicuro vorrai metterci un po' della tua farina.
alberello
Inviato: venerdì 13 settembre 2013, 21:46
da Kaharot
alberello ha scritto:
A guardare i mormoni, e pensare al lavoro che hanno fatto puFF! direi che il popolo dei genea..fili è vastissimo, sennò non si spiegherebbe quest'enorme progetto.
Solo per specificare, come è già stato detto altrove, i Mormoni non lo fanno per scopi genealogici o per passione genealogica, ma per questioni di fede, perché credono che ricostruendo la loro genealogia possono "battezzare" alla fede mormona (non so come si dice) anche i loro antenati.
Inviato: venerdì 13 settembre 2013, 21:59
da LLUCIO
quante sono le persone, sempre in percentuale e sempre in quella fascia di età, che possono avere interesse a poter acquisire facilmente le informazioni descritte al punto precedente, ovvero informazioni già preparate da ricerche di altre persone
Io penso dipenda dalle motivazioni per le quali si sia intrapreso questa ricerca. Personalmente penso sia utile poter trovare qualche aiuto, qualche traccia di sentiero già percorso da altri; è anche bello perché sentire che qualcun altro ha cercato di percorrere la tua stessa strada è stimolante (ho ritrovato due parenti residenti all'estero che non conoscevo che hanno intrapreso anch'essi la loro ricerca sulla nostra famiglia).
Credo che la "facilità" nel ricavare tutte le informazioni già belle e pronte faccia scemare la bellezza che trovo nella ricerca, anche con le sue difficoltà e contraddizioni. Tutto penso si ridurrebbe ad una "mera" curiosità, magari nella speranza di trovare qualche antenato di alto lignaggio. E se non si trova, tutto si dimentica lì.
Trovare invece piano piano traccia delle migrazioni dei propri antenati, dei loro spostamenti di città o di paese se non di regione o nazione alla ricerca di un migliore futuro, la fortuna di una generazione piuttosto che la cattiva sorte di un'altra, trovare chi per amore ha lasciato tutti e tutto per sposare la donna amata... beh, per me è il senso della ricerca, è ritrovare da solo parte del mio (remotissimo) passato.
Ed è per questo che sono sempre più appassionato di genealogia e della mia ricerca !
Lucio
Re: Riflessione sulla genealogia
Inviato: venerdì 13 settembre 2013, 22:23
da viviesse
posilino ha scritto:
Chiaramente stimare un numero è impossibile, però si può dire quante sono in percentuale le persone dai 15 ai 75 anni (fascia di età in cui può avere questo interesse secondo me) che sono interessate a ricostruire la propria storia e/o la storia della propria città/parrocchia?
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Ciao Posilino.
In termini generali toglierei i limiti alla fascia d'età 15-75: senz'altro sarà la più frequentata, ma mi spiacerebbe uscire dalla statistica a 76 anni, quando sarà.
Come si fa a capire quanti amanti della genealogia ci sono in Italia?
Difficile rispondere, posso solo fare delle considerazioni legate alla mia esperienza.
-Il parroco della mia parrocchia (2000 anime) dice che non ha mai ricevuto, oltre che da me, richieste di consultazione dell'archivio.
In termini statistici vorrebbe dire 1/2000=0,5/1000;
Però capisco che il campione non puo' essere rappresentativo ed esaustivo: se domani si presentasse un altro ricercatore si passerebbe subito all'1/1000;
-Se parliamo dello Stato Civile del mio comune (12500 abitanti), gli addetti dicono che ci sono solo io che chiedo certificati storici o copie integrali di atti con regolarità. Qualche altro caso sporadico c'è, ma è marginale.
E qui la percentuale di ricercatori scende; 1/12500=0.08/1000
Se nel mio comune bazzicassero appassionati in genealogia in percentuale simile a quelli della mia parrocchia, saremmo circa in
6-12 persone. Devo dire però che non ne ho mai incrociato uno.
Poniamo pero' che ci siano dalle 6 alle 12 persone e trasferiamo l'ipotesi su una città di 100000 abitanti: dovrebbero essere intorno alle 50-100 persone. Mi sembrano tanti, troppi.
E in scala nazionale 60000000 di individui dovrebbero esprimere 30-60000 appassionati. Anche questi mi sembrano tanti.
Ma sono impressioni mie.
Secondariamente, quante sono le persone, sempre in percentuale e sempre in quella fascia di età, che possono avere interesse a poter acquisire facilmente le informazioni descritte al punto precedente, ovvero informazioni già preparate da ricerche di altre persone?
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Poi, per quanto riguarda quante persone vogliono trovare la pappa pronta, mi risulta che siano molte di più che non gli appassionati: infatti quando parli della tua ricerche a qualcuno,moltissimi si dicono entuasiasti della materia, ma l'impressione è che tutto resti nell'enunciato e che non muovano un dito in prima persona. Magari preferiscono rivolgersi a chi li dota di una bella pergamena con tanto di stemma del casato... si fa per dire.
V.
Inviato: sabato 14 settembre 2013, 9:45
da erborista
ciao, il mio interesse per la genealogia ha avuto un primo spunto quando mio zio mi ha fatto vedere uno di quei documenti che rilasciano certi istituti araldici. Lì per lì ho pensato che si fosse lasciato abbindolare e non ho approfondito. Recentemente però mi sono capitate in mano delle foto di famiglia e lì ho cominciato a farmi domande. E' partita la ricerca sul cognome materno e paterno. Con internet sono usciti moltissimi individui anche a distanza di secoli, quindi qualcosa di vero nei discorsi di famiglia c'era.
Per rispondere alla domanda, in un Paese ricco di Storia come il nostro, sono molti gli appassionati di genealogia, ma sono moltissimi quelli appassionati alla storia della propria famiglia. Una parte di loro poi si appassiona anche alla genealogia in generale.
Inviato: sabato 14 settembre 2013, 18:25
da posilino
alberello ha scritto:
Innanzitutto a mio parere il range di persone per età è molto più ridotto direi allora dai 25 ai 75!
Volevo proprio scrivere 25-75, ma poi ho pensato di fare un torto a qualcuno di più giovane come potrei farlo a qualcuno più anziano. Alla fine non cambia nulla, potrei scrivere anche 0-100.
Comunque solo viviesse si è sbilanciato/a dando qualche numero
Inviato: sabato 14 settembre 2013, 23:28
da Giovanna Maria
Seguendo l'esemplificazione di Viviesse posso aggiungere che:
ad un corso di introduzione alla genealogia che lo scorso gennaio era stato pubblicizzato su un territorio di circa 100000 abitanti, hanno partecipato 35 persone, 0,00035%, tra i 50 e i 70 anni. Come percentuale può sembrare bassa ma escludendo i bambini e i ragazzi fino ai 30 anni, i malati, gli extracomunitari non interessati, gli anziani oltre gli 85 e soprattutto tutti coloro che a metà pomeriggio (l'orario dei due corsi era dalle 15 alle 16,30 e dalle 17 alle 18,30) ancora lavorano, direi che è un buon risultato.
A mio parere anche in questo caso va sottolineata la qualità a dispetto della quantità e l'interesse sincero che quelle persone hanno dimostrato per l'argomento.
Temo che la fascia 15-35 sia comunque poco interessata, soprattutto per problemi di studio/lavoro.
Inviato: domenica 15 settembre 2013, 0:23
da posilino
Giovanna Maria ha scritto:Seguendo l'esemplificazione di Viviesse posso aggiungere che:
ad un corso di introduzione alla genealogia che lo scorso gennaio era stato pubblicizzato su un territorio di circa 100000 abitanti, hanno partecipato 35 persone, 0,00035%, tra i 50 e i 70 anni.
0.035% che è valido secondo la tua considerazione, altrimenti sembra davvero che non interessi a nessuno.
Aggiungo che sono senz'altro interessanti tutte le valutazioni anche quelle non prettamente numeriche
Inviato: domenica 15 settembre 2013, 13:21
da paroni1569
Dopo aver letto la tua domanda, per prima cosa ho guardato quanti erano gli utenti registrati a questo forum (circa 10 mila) e, più che alla popolazione, ho pensato al numero di famiglie che risiedono in Italia (26 milioni di cui circa 2 milioni straniere). La percentuale che salta fuori, anche in questo caso, è intorno allo 0.04%.
Ho pensato alle famiglie perché il numero reale a cui fare riferimento è molto più basso del totale della popolazione o del numero di persone contenute in un range di età 15-75. La presenza di un "genealogista" in una famiglia è sufficiente allo scopo e nello stesso tempo "esclude" altri componenti che magari rientravano nella fascia di età indicata. Inoltre, della ricerca portata a termine da una persona ne usufruiscono più famiglie, da pochissime ad alcune decine.
Io l'ho interpretata così
