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Pubblicazione della ricerca genealogica su internet

Inviato: giovedì 27 febbraio 2014, 13:10
da giuliodugi
Buongiorno a tutti, spero di aver azzeccato il Forum e di non aver sbagliato spazio, nel qual caso mi scuso già.

Avrei intenzione di pubblicare su internet la mia ricerca genealogica per condividerla con eventuali "parenti" interessati, i quali magari potrebbero aiutarmi nella prosecuzione delle indagini. Ma dovendo pubblicare dati anagrafici di molte persone decedute e viventi mi chiedevo come mi debba comportare con la cosiddetta (maledetta) privacy. Il dubbio non riguarda le persone viventi, delle quali potrò pubblicare i dati solo acquisendo un loro consenso scritto, ma le persone decedute. Mi spiego posso pubblicare tutti i dati di tutte le persone decedute o deve passare un certo tempo? Quanto Tempo? Devo essere autorizzato da qualche erede? Tutti gli eredi o ne basta uno?

Qualcuno può darmi qualche spiegazione?

Inviato: giovedì 27 febbraio 2014, 13:47
da Kaharot
Ci sono leggi che indicano gli anni con precisione, io ti direi, comunque, di usare un metodo più sicuro, ossia pubblica soltanto ciò che hai reperito in Archivio di Stato (che è già di per sé pubblico) e quello che hai eventualmente trovato nelle parrocchie, nell'epoca pre-archivio di Stato, cioè precedenti alla metà del 1800, che sono già dati pubblici.

Inviato: venerdì 28 febbraio 2014, 9:16
da giuliodugi
Kaharot ha scritto:Ci sono leggi che indicano gli anni con precisione, io ti direi, comunque, di usare un metodo più sicuro, ossia pubblica soltanto ciò che hai reperito in Archivio di Stato (che è già di per sé pubblico) e quello che hai eventualmente trovato nelle parrocchie, nell'epoca pre-archivio di Stato, cioè precedenti alla metà del 1800, che sono già dati pubblici.
Ti ringrazio per la gentile risposta, il metodo che mi indichi è certamente ottimo e sicuro ma non mi permette una condivisione ampia della ricerca. Infatti esistono degli atti per i quali chiunque può richiedere una copia integrale allo stato civile, mi riferisco a quegli atti per i quali sono decorsi i 70 anni dalla loro formazione. Anche questi sono pubblici, dal momento che chiunque può chiederne una copia, e spesso possono riguardare sia persone decedute da poco tempo sia persone ancora vive. Per le persone viventi è previsto un consenso scritto degli interessati per il trattamento dei dati, ma per le persone decedute come mi devo comportare?

Inviato: venerdì 28 febbraio 2014, 10:12
da Kaharot
Io non penso sia come dici tu, perché tutto ciò che è consultabile senza il consenso dell'interessato (come l'atto di nascita di una persona nata nel 1940), è ormai pubblico, il problema reale è se il dato risalente a 74 anni fa contenga informazioni che hanno conseguenze nel presente (ad esempio un bambino trovatello adottato che non vuol farlo sapere).
Per le persone defunte il problema non si pone più, ma se vuoi stare proprio al sicuro mentre chiedi la liberatoria ai viventi, chiedi anche una liberatoria per i loro genitori defunti (perché più indietro si va e più inutile è avere una liberatoria). Se poi nelle tue ricerche hai trovato cose così scabrose da poter suscitare reazioni ponderose da parte dei discendenti, allora ti consiglio di parlarne prima con loro e vedere cosa ne pensano.
Per quanto riguarda, ad esempio, le notizie del prozio Tizio, i cui figli e nipoti vivono chissà dove e non hai come contattarli, limitati ad inserire nel sito la notizia, in modo simile a questo:
nel giorno x nacque Tizio figlio di X e Y (chi ha o desidera avere notizie su questa persona è pregato di contattare l'amministratore del sito).